Gatto giù di morale: come sapere se è triste e come tirarlo su

Gli sbalzi d'umore, le giornate storte possono averli anche i nostri amici a quattro zampe. Un gatto giù di morale va compreso e aiutato. I dettagli

La convivenza sempre più simbiotica con il nostro amico a quatto zampe ci ha fatto notare tantissime similitudini con noi bipedi. Il gatto giù di morale può esserlo esattamente come gli esseri umani. Certamente le sue priorità sono leggermente diverse dalle nostre, il più delle volte, ma il suo equilibrio psicofisico è importante tanto quanto il nostro.

Quando adottiamo un felino dobbiamo creare un ambiente che lo contempli. Dobbiamo sapere cosa lo rende felice, lo infastidisce: di cosa ha bisogno per vivere appieno una vita lunga e in salute. Se sapremo ascoltarlo, il rapporto bipede-quadrupede sarà talmente straordinario da sorprenderci ogni giorno di più.

Come capire se un gatto è triste

gatto alla finestra

Il gatto giù di morale va capito. Qualsiasi sia il suo stato d’animo, se non sappiamo leggerlo passerà in secondo piano e Miao non potrà stare meglio grazie al nostro intervento. Il linguaggio dei gatti è certamente diverso dal nostro, si basa molto più sul non verbale che sul verbale, ma secoli a strettissimo contatto con lui ci hanno regalato informazioni preziose.

Una prima distinzione è d’obbligo. Il gatto e il cane domestici sono estremamente diversi fra loro. Micio non è un animale da branco, predilige la solitudine. Quello che più spaventa Fido è la solitudine, il nemico dei felini è la noia.

Ecco allora che ritorna l’importanza di una casa a misura di quadrupede, non solo con cuccia, lettiera e ciotole, ma anche con giochi stimolanti, tiragraffi per gatti, percorsi a parete e qualsiasi altra soluzione che possa rappresentare un modo sano di incanalare le energie. Anche un luogo dove si possa sentire al sicuro è importante. Ecco allora che abituare il gatto al trasportino può tornare utile non solo per portarlo dal veterinario, ma anche perché lo veda come un alleato, una zona di comfort insomma.

Gatto triste

gatto in auto

Come possiamo sapere se il gatto è triste e quali sono le cause scatenanti? Parlando con lo specialista di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, affidandoci a un etologo esperto in comportamento felino e imparando a osservare i segnali che manda. Le ragioni per le quali il nostro adorato Miao non è detto non abbia il morale al massimo sono:

  • Un ambiente poco stimolante;
  • Un trasferimento improvviso in una casa nuova e meno grande;
  • Una new entry, come potrebbe esserlo un bambino, un ospite o un altro gatto;
  • Uno svezzamento prima del tempo;
  • Un maltrattamento o un incidente con conseguente trauma fisico e/o psicologico;
  • Una condizione di stress cronico (a tal proposito potrebbe tornare utile saperne di più sull’attacco di panico nel gatto).

Sono tutti elementi che fanno andare in confusione il nostro amico a quattro zampe. Non dimentichiamo, infatti, che siamo di fronte a un animale estremamente abitudinario. Ama l’avventure ed è curioso, ma non gestisce sempre bene le novità e gli imprevisti.

Gatto e trasloco, come già accennato, non vanno d’accordo. Se è inevitabile il cambiamento, dobbiamo prepararlo gradualmente e fare in modo che non viva nessuna esperienza come traumatica. A tal proposito, ecco che cosa vuol dire adottare un gatto traumatizzato e come possiamo aiutarlo a ritrovare la serenità persa.

Sintomi del gatto depresso

gatto in giardino

Il gatto giù di morale manifesta il proprio stato d’animo in maniera chiara e ben leggibile, se abbiamo gli strumenti opportuni. La nostra piccola palla di pelo è depressa se si mostra apatica, non ha voglia di muoversi, appare assonnata e letargica. Un chiaro segnale, per esempio, è la tendenza a nascondersi e a non ricercare i momenti fi gioco in precedenza tanto amati.

Anche se Micio non gradisce le nostre coccole e non ci aspetta davanti alla porta d’ingresso al ritorno dal lavoro potrebbe non essere al massimo della propria forma. La frustrazione potrebbe portarlo a piangere e a non mangiare. Tutti campanelli d’allarme che dobbiamo saper cogliere per intervenire prima possibile.

Gatto, cura per la depressione

gatto pensieroso

Saper curare l’ansia del gatto e qualsiasi altro malessere psicofisico può darci degli strumenti in più. Vale la pena precisare che non bisogna affidarsi al fai da te o al sentito dire degli amici, ma al parere qualificato di un esperto in materia.

Oltre al proprio veterinario di fiducia, possiamo valutare l’ipotesi di contattare un comportamentista: una sorta di psicologo per gatti che sa perfettamente come studiare gli atteggiamenti della nostra piccola palla di pelo. L’approccio è domiciliare, perché l’osservazione è importante che venga fatta nel luogo dove Miao si sente a casa o dove comunque passa la maggior parte del proprio tempo.

Prima di fare tutto questo, però, è bene essere certi che il luogo in cui vive il nostro amico a quattro zampe risponde a tutte le sue esigenze. Le novità destabilizzanti, la mancanza di stimoli sono le ragioni principali di uno stato depressivo. Installiamo un percorso a muro che richiami i rami di un albero, facciamo in modo che si faccia le unghie su un tiragraffi e cerchiamo di riprodurre il più fedelmente possibile l’ambiente in cui è nato e dove si sente veramente a casa. Un toccasana sono terrazzi e giardini, a patto però che siano messi in sicurezza. A tal proposito, può tornare utile sapere perché i gatti amano le altezze.

Se inserito rispettando spazi e tempi di entrambi gli attori in gioco, anche la presenza di un altro felino potrebbe favorire la ripresa. Un compagno di giochi che ci comprenda come nessun altro è l’ideale. Se è possibile farlo, informiamoci sulle abitudini pregresse, così da utilizzare gli stessi giochi, cuccia, lettiera, cibo e qualsiasi altra cosa che facesse parte della sua routine.

La prevenzione è la migliore delle cure, se non ne avrà ragioni, non vedremo mai il gatto giù di morale. Qualsiasi cambiamento, poi, va accettato per gradi senza che venga forzata la mano. Cerchiamo di rappresentare un alleato per la nostra piccola palla di pelo. Inoltre, se il veterinario è d’accordo, avvaliamoci del potere calmante dei feromoni per gatti.

Importante è ribadire come nulla debba essere improvvisato o lasciato al caso, non preoccupiamoci di fare una telefonata in più al veterinario di fiducia per chiedergli delucidazioni su cosa è meglio per il nostro adorato Miao.

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