Gatto mangia le alghe in spiaggia: che cosa fare?

Quando il gatto mangia le alghe può incorrere in un'intossicazione molto grave. Vediamo quali sono i rischi per Micio e cosa fare

I gatti sono animali molto curiosi, amano esplorare e per conoscere usano spesso il senso del gusto. Un po’ come fanno i bambini. Ecco perché è importante tenerli d’occhio se li portiamo con noi in posti che per loro sono nuovi, soprattutto se si possono verificare delle situazioni che mettono a rischio la sua salute. È il caso, ad esempio, del gatto in spiaggia.

Con l’avvicinarsi della stagione estiva, è probabile che molti di voi scelgano di trascorrere qualche giorno al mare o semplicemente fare una passeggiata in riva in compagnia del proprio gatto. In questo caso bisogna fare molta attenzione perché Micio potrebbe esplorare il luogo incorrendo in pericoli come quando il gatto mangia le alghe o, allo stesso modo, quando mangia la sabbia in spiaggia. Vediamo insieme come comportarsi se Micio ingerisce alghe e quali rischi corre.

Che cosa sono le alghe blu-verdi e perché sono pericolose?

Quando di va in spiaggia, è facile imbattersi nella presenza di alghe. Alcune sono innocue, sia per gli animali che per gli esseri umani, altre invece sono urticanti. In nessun caso noi penseremmo di mangiarle, quindi è bene fare attenzione quando il gatto mangia le alghe.

Di recente sono emersi casi di intossicazioni di animali domestici causate dalle alghe blu-verdi. Le fioriture di queste piante contengono cianobatteri. Si tratta di tossine capaci di causare gravi malattie negli animali domestici, fino ad arrivare alla morte.

Le alghe di questo colore si trovano in quasi tutti i Paesi, spesso nelle acque dei laghi dolci, dei ruscelli e degli stagni e sono tossiche per i nostri pelosetti. Prosperano ancora di più quando il clima è caldo e soleggiato. Ecco perché in estate è più facile che si verificano intossicazioni da alghe. Le condizioni meteorologiche infatti favoriscono la crescita di cianobatteri.

È anche possibile che queste sostanze nocive siano disciolte nell’acqua che poi viene bevuta o utilizzata per l’irrigazione, quindi bisogna prestare molta attenzione. Tenete presente che l’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha messo in evidenza i rischi, sia per l’uomo che per gli animali, delle cianotossine prodotte dai cianobatteri.

Potete facilmente rendervi conto della presenza di queste alghe. L’acqua, infatti, si presenta come se fosse un manto di vernice verde, come se ci fosse della melma in superficie. Inoltre, se ci sono determinate condizioni di vento, è molto probabile che la “scia verde” si formi lungo la costa, cioè nella parte in cui è possibile che gli animali bevano o nuotino.

Sintomi di intossicazione da alghe nel gatto

Come abbiamo già detto, se il gatto mangia le alghe o anche semplicemente nuota in fonti d’acqua contaminate, può incorrere in un’intossicazione. I danni sono talmente gravi che possono colpire anche a livello neurologico o epatico.

Le tossine presenti nelle alghe possono intaccare il fegato, causando danni o un’insufficienza. Il livello di enzimi epatici cresce, mentre scende quello di zuccheri nel sangue e di proteine. In alcuni casi si possono verificare anche delle coagulazioni anomale. Se questo succede, è opportuno intervenire tempestivamente per salvare la vita del micio.

Le anatossine invece – altre sostante nocive presenti nelle alghe – provocano una serie di sintomi che sono correlati a danni al sistema nervoso. Tra le principali conseguenze c’è la paralisi respiratoria, che può portare alla morte nel giro di pochi minuti o poche ore.

Tra i segni più comuni di un’intossicazione da alghe ci sono: convulsioni, difficoltà respiratorie, salivazione eccessiva, diarrea, disorientamento, vomito, insufficienza epatica.

Anche l’uomo è soggetto ad alcuni rischi se entra in contatto con alghe tossiche. I sintomi generalmente sono eruzioni cutanee, orticaria, naso che cola, irritazione agli occhi, nausea, vomito, diarrea, mal di testa e dolori muscolari.

Le alghe “buone” per il gatto

Finora abbiamo parlato dei danni che le alghe possono causare per i nostri amici a quattro zampe. Non bisogna però generalizzare, ci sono infatti anche delle alghe che sono “buone” per il gatto. Non solo non sono tossiche, ma anzi sono un valido aiuto per la salute di Micio e di Fido.

Esistono degli integratori per cane e gatto che aiutano questi animali a ritrovare la giusta energia e tutto ciò che serve per rispondere positivamente ad attacchi di virus, malattia e traumi che possono causare gravi danni all’organismo. I più comuni sono a base di alghe e sono un valido aiuto per rafforzare il sistema immunitario.

Non tutte le alghe sono tossiche per i nostri amici animali. Questi primordiali organismi unicellulari possono anche avere tante proprietà benefiche. Gli integratori alimentari per cani e gatti più conosciuti sono estratti dalle alghe d’acqua dolce: la spirulina, la klamath e la clorella.

In commercio ci sono integratori sotto varie forme. Spesso i gatti sono restii ad ingerirli. Sappiamo che hanno un palato molto raffinato ed esigente e le alghe hanno un retrogusto erbaceo che potrebbero non gradire.

Tra i maggiori benefici degli oligoelementi, delle vitamine e della clorofilla, oltre al rafforzamento del sistema immunitario, c’è anche un miglioramento della salute del pelo che diventa più folto e più lucido.

Prima di decidere di somministrarli ai vostri pelosetti, però, chiedere il parere del veterinario. Vi aiuterà a scegliere quello più opportuno oppure potrebbe consigliarvi di evitare di utilizzarli in base allo stato di salute del vostro animale.

Cosa fare se il gatto mangia le alghe

La prima cosa da fare per scongiurare un’intossicazione se il gatto mangia le alghe è proprio evitare che lo faccia. La prevenzione prima di tutto. Abbiamo già detto come riconoscere dell’acqua in cui sicuramente sono presenti le tossine delle alghe, se vi rendete conto che c’è il rischio che il gatto la beva o che se ne bagni, allontanatelo prima che sia troppo tardi.

È anche possibile infatti che le alghe o le sostanze tossiche che le compongono si attacchino al pelo del gatto e che Micio le ingerisca quando si pulisce leccandosi. Se il vostro gatto ha fatto un tuffo in acqua, anche se non sembra ci siano alghe, assicuratevi di sciacquarlo per bene con acqua fresca e pulita quando esce.

Fate attenzione ai sintomi che abbiamo descritto sopra e se sospettate che il vostro gatto abbia ingerito qualcosa di potenzialmente tossico, chiamate immediatamente il veterinario. La prima cosa che farà il medico sarà probabilmente indurre il vomito. Ricordate che nei casi più gravi, anche un solo minuto può salvare la vita del vostro micio.

Potrebbe anche essere necessario il ricovero in ospedale per dei trattamenti speciali come fluidi endovenosi (IV), farmaci per controllare convulsioni o vomito, ossigenoterapia e trasfusioni di sangue. Prevenire l’esposizione del vostro gatto alle alghe è fondamentale perché attualmente non esiste un antidoto capace di annullare la tossicità delle sostanze nocive e anche se siete intervenuti tempestivamente per salvare il vostro micio non è certo che ci riuscirete.

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