Gatto sbava se lo accarezzo: perché lo fa e come bisogna comportarsi?

Ogni comportamento ha una spiegazione, anche quando il gatto sbava se lo accarezzo. Capire le ragioni e trovare le soluzioni diverta prioritario

Il gatto sbava se lo accarezzo? Sta rispondendo a uno stimolo ricevuto: lo fanno i felini, i cani, noi esseri umani e quasi tutti gli esseri viventi presenti in natura. La salivazione è un meccanismo del tutto naturale e non deve spaventarci, a meno che non si verifichi in quantità eccessive e fuori norma.

In questo ultimo caso è bene rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, per comprendere se c’è qualcosa che non va e come è bene intervenire. Come sempre, una anamnesi il più possibile dettagliata da parte nostra può fare la differenza nell’individuazione di un’ipotetica diagnosi.

Uno sguardo di insieme

carezza al gatto

Il gatto sbava se lo accarezzo? L’obiettivo è comprendere perché lo fa e rispondere a una domanda che spesso si pone chi ha un amico a quattro zampe che gira per casa.

Va subito precisato che in questo caso si tratta di un riflesso positivo e non c’è da preoccuparsi. Se qualcosa non ci convince, però, meglio una visita ‘a vuoto’ dallo specialista che sottovalutare un possibile problema.

Le possibili cause

Il detto “ho l’acquolina in bocca” davanti a un piatto particolarmente saporito nasce proprio da un contesto positivo o quando stiamo per vivere un momento che ci fa stare bene. Che sia una pappa succulenta o una sessione di coccole extra, la nostra piccola palla di pelo reagisce in un modo apparentemente strano, ma in realtà figlio dell’istinto.

La salivazione aumenta anche a noi, per esempio quando riposiamo. A chi non è capitato di svegliarsi con una macchia sul cuscino e di aver capito che si è dormito con la bocca aperta. Anche in questo caso, non c’è nulla di patologico, anzi: abbiamo riposato bene!

Come abbiamo già detto, infatti, tranne che in casi patologici circoscritti e accompagnati da una serie di sintomi preoccupanti, la bava è un riflesso positivo, una risposta agli stimoli e alle situazioni che piacciono o che sono fonte di relax. Lo stesso vale per i felini, quando sono esposti a uno stimolo piacevole, divertente o rilassante.

Miao fa le fusa

lingua del gatto

Il gatto sbava quando lo accarezzo e fa le fusa? Sta dicendo che sta bene ed è felice del trattamento ricevuto. Un altro segnale di conferma è il corpo che si struscia sul nostro o la spinta della testa su si esso.

Un altro contesto in cui tutto fila liscio se assistiamo a una salivazione eccessiva è quando il nostro amico a quattro zampe sta annusando qualcosa o passa nei pressi di una piantina di erba gatta. Lo stesso vale nel caso in cui in casa si dovesse diffondere l’odore del suo cibo preferito, ma non succede a meno che non gli diamo qualcosa di davvero gustoso.

Quando bisogna preoccuparsi

Il gatto sbava se lo accarezzo? Niente paura, è tutto normale. Ci sono dei contesti, però, in cui è bene approfondire la situazione e correre ai ripari. Ecco che diventa importante distinguere quando si tratta di ipersalivazione positiva o negativa.

Chiediamo un appuntamento al nostro veterinario di fiducia se vediamo la nostra piccola palla di pelo cominciare a sbavare all’improvviso, cerchiamo di capire inoltre se è successo qualcosa che potrebbe aver causato tale reazione. Un’anamnesi puntuale è molto utile allo specialista per mettere insieme tutti i pezzi del puzzle e avere un quadro completo della situazione.

Se il felino in questione sbava come non aveva mai fatto prima, è possibile che sia stato avvelenato, che sia vittima di una intossicazione oppure che sia affetto da una qualche patologia che – fra i sintomi – ha anche quello oggetto della nostra analisi.

Una risposta spontanea al piacere, infatti, è presente sin dall’infanzia, sottoforma di piccole gocce liquide e trasparenti che non fanno cattivo odore e non appiccicano. Se invece assistiamo a una reazione atipica, vale la pena approfondire e toglierci ogni dubbio. Esistono infatti delle malattie anche di una certa entità, nei confronti delle quali la tempestività può davvero fare la differenza.

Infine, facciamo attenzione e comunichiamolo al veterinario se notiamo dei mutamenti anche nel colore, nella consistenza e nell’odore della bava che produce la nostra piccola e indifesa palla di pelo.

Sintomo di ansia e stress?

gatto con salivazione eccessiva

Una causa della salivazione eccessiva che non va assolutamente tralasciata può essere l’accumulo di nervosismo e stress. Questi ultimi, infatti, possono aggravare lo stato di numerose patologie che intaccano il corretto funzionamento del sistema immunitario: l’armatura di Miao contro gli attacchi dei cattivi.

Un esemplare stressato può essere iperattivo o manifestare un’aggressività che sfocia in atteggiamenti compulsivi. Oltretutto, anche l’appetito e la digestione risentono dell’ambiente in cui si vive. Quindi è bene monitorare il comportamento del gatto anche mentre mangia e subito dopo. Se notiamo qualcosa di strano, la risposta può arrivare solo dal veterinario, che eventualmente potrebbe consigliarci di rivolgerci a un etologo esperto in comportamento felino.

L’importanza dell’igiene orale

Il gatto sbava se lo accarezzo? È quasi certo che non abbia niente che non vada. Ci sono però delle situazioni in cui può rivelarsi un campanello d’allarme da non ignorare.
Se notiamo anche l’alitosi, infatti, il nostro amico a quattro zampe potrebbe soffrire di qualche disturbo del cavo orale. Per prevenire ed eventualmente riconoscere delle patologie, l’igiene è prioritaria. Prima sappiamo riconoscere eventuali sintomi sospetti, prima lo specialista potrà arrivare a un’eventuale diagnosi e stabilire la cura più adeguata alla risoluzione del problema.

Indipendenza, ma sino a un certo punto

muso del gatto

Anche se i felini sono famosi perché pensano da soli alla pulizia del proprio corpo (bocca esclusa) e dimostrano un’ indipendenza che non appartiene certo ai cani – per esempio -, non dobbiamo mai dimenticare che si tratta comunque di un essere vivente che ha bisogno di essere monitorato, accudito e aiutato se dovesse star male.

La pulizia dei denti, con i meccanismi suggeriti dallo specialista, è fondamentale tanto quanto le visite di routine, i richiami dei vaccini, l’applicazione regolare dell’antiparassitario e un’alimentazione sana ed equilibrata (a prescindere che si opti per quella naturale o si preferisca l’industriale).

Conclusioni

Vale la pena ribadire e precisare che questi sono solo consigli e che nessun parere o articolo sul web (per quanto dettagliato e basato su fonti scientifiche sia) può sostituirsi al consulto veterinario.

Se notiamo qualcosa di anomalo, non temporeggiamo e portiamo subito il nostro adorato Miao dallo specialista per una visita di controllo generale. Sperando sempre che si tratti di un falso allarme, se così non dovesse rivelarsi, possiamo sempre pensare che abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per aiutare il gatto. Solo questo tipo di approccio farà sì che viva una vita lunga e in salute, o almeno questo è l’obiettivo che dobbiamo perseguire a tutti i costi.

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