Perché i gatti perdono la bava? È un problema di salute?

Non tutto quello che succede al nostro amico a quattro zampe è immediatamente comprensibile. Perché i gatti perdono la bava? Scopriamolo insieme

Perché i gatti perdono la bava? Con il termine ptialismo ci si riferisce alla salivazione eccessiva. Conosciuto anche con il nome di scialorrea, si può verificare nei felini e in altri mammiferi.

Se Miao ha sempre sbavato, non c’è nulla di cui preoccuparsi (salvo avere accertato il tutto con il veterinario di fiducia), diverso è se comincia a farlo improvvisamente e senza una motivazione apparente.

Il quadro d’insieme

gatto sbava eccessivamente

Chi conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, con il supporto di una anamnesi il più possibile dettagliata e puntuale, saprà dirci perché i gatti perdono la bava e – nella fattispecie – perché a farlo è proprio il nostro amico a quattro zampe.

Le motivazioni possono essere di varia natura e gravità: una patologia, un’ingestione di qualcosa che non avrebbero dovuto assumere. Se invece si tratta di una reazione positiva (anche se un po’ disgustosa) alle coccole, possiamo essere fieri di come ci stiamo prendendo cura del nostro piccolo peloso.

Quando si tratta di avvelenamento

Non tutte le ragioni sono dolci e innocue come quella appena descritta. Se notiamo determinati sintomi, potrebbe trattarsi di avvelenamento o intossicazione. In base alla gravità della situazione, allora, è necessario intervenire il prima possibile. La tempestività può fare la differenza e salvare la vita al nostro amato Miao.

Perché i gatti perdono la bava? Si tratta di uno dei segni più frequenti che sopraggiungono in caso di avvelenamento. I felini maggiormente soggetti a un rischio tale sono i randagi o quelli liberi di andare in giro durante il giorno, per poi magari rientrare la sera. Questo succede perché cercano cibo tra i rifiuti dei cassonetti o perché mangiano la carne contaminata di un animale morto.

Purtroppo, però, può anche capitare che Miao venga avvelenato con intenzione da qualcuno: in circolazione ci sono persone senza scrupoli, per nulla amanti degli animali e che pensano solo al modo più sbrigativo per non averli più fra i piedi.

Non si deve mai abbassare la guardia

gatto che sbadiglia

Anche se proteggiamo nel migliore dei modi il nostro amico a quattro zampe, senza mai farlo uscire da casa, i pericoli sono anche all’interno delle mura domestiche. I prodotti per la pulizia e l’igiene dei pavimenti, dei sanitari o di qualsiasi altra superficie, infatti, è meglio che vengano custoditi lontano dalla portata dei… gatti.

Lo stesso vale per le pipette dei trattamenti antiparassitari che bisogna somministrare con regolarità al nostro peloso pieno di pulci e zecche, magari raccolte durante l’ultima gita fuori porta esplorativa: le sue preferite.

Se ci accorgiamo di una produzione di saliva abbondante e densa, a volte anche sotto forma di schiuma, dobbiamo correre il prima possibile dal veterinario (meglio se con il residuo della sostanza ingerita). In questo modo gli permetteremo di intervenire prima possibile e di individuare la causa dell’avvelenamento con estrema precisione.

Se pensiamo che Miao sia stato vittima di un avvelenamento, facciamo di tutto perché non vomiti (se non siamo sicuri di cosa abbia ingerito e dei possibili effetti). La candeggina, per esempio, può provocare bruciature interne se viene eliminata nel modo sbagliato.

Possibili patologie correlate

Perché i gatti perdono la bava? Perché tra i sintomi della malattia di cui sono affetti ci sono anche nausea e vomito. Entrambe le condizioni, infatti, provocano un aumento della salivazione.

Se questa condizione si presenta spesso o per diversi giorni di seguito e per diverse volte al giorno, è segno che è necessario un intervento di urgenza. Se invece lo fanno come conseguenza dell’espulsione delle palle di pelo, possiamo dormire sonni tranquilli. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sulla alimentazione migliore in caso di palle di pelo.

Ansia e stress

gatto che perde saliva

Se il motivo del nervosismo del nostro amico a quattro zampe è riconducibile a una serie di situazionicome un trasloco e una visita improvvisa in ambulatorio – le conseguenze possono essere varie.

Tra i possibili segnali, per l’appunto, possiamo registrare la salivazione eccessiva. Questa è causata il più delle volte da un forte spavento o da stress. Il sistema nervoso, infatti, invia una serie di ordini come risposta e difesa nei confronti della situazione che non è in grado di controllare. Il risultato? Sbava come se non ci fosse un domani.

Controindicazioni da farmaco

Non a caso l’etimologia della parola “farmaco” deriva dal greco “farmacon”, veleno. Non è raro che una medicina, soprattutto se somministrata sotto forma di sciroppo, provochi una salivazione eccessiva e/o il vomito.

In genere, altro non è che una risposta normale che svanisce dopo poco tempo, dovuta alla sensazione di disgusto nei confronti di una sostanza che il più delle volte ha un sapore davvero difficile da sopportare. Anche il fatto che a Miao venga imposta l’ingestione, potrebbe provocare i sintomi oggetto della nostra analisi. Se il disturbo persiste, però, è bene chiedere un consulto al veterinario: meglio una visita ‘a vuoto’ che la sottovalutazione del problema.

Problemi ai denti e al cavo orale

gatto e pillole

Perché i gatti perdono la bava? Perché mamma e/o papà umani non si prendono cura dell’igiene orale nel modo migliore. Carie, gengiviti, infezioni alla lingua, ulcere e ferite, traumi alla mandibola o tumori possono essere la causa di una salivazione fuori dal comune. Questi sintomi sono accompagnati anche da un alitosi e colorazioni non usuali.

Oltretutto è possibile che abbia qualcosa incastrato tra i denti, un corpo estraneo in bocca. Tra gli effetti collaterali della caccia, poi, come se non ne avesse già abbastanza, c’è proprio la salivazione eccessiva. Potrebbe essere causata anche dalle ossa di pollo o le spine del pesce che rimangono incastrati.

Mamma, papà, vi voglio bene!

La ragione che tutti si augurano di fronte ai sintomi sinora descritti è legata al rapporto bipede-quadrupede: non solo profondo e simbiotico, ma anche un poco disgustoso. Ricevere carezze e grattini lascia talmente rilassare il nostro amico a quattro zampe da non permettergli il pieno controllo del proprio corpo. In questo caso non c’è nulla di cui preoccuparsi, soprattutto se non è la prima volta che succede.

Altri motivo sono l’ingestione dell’erba gatta o del catnip. Anche in prossimità dei pasti può succedere: il detto “ho l’acquolina in bocca” non è mai stato così azzeccato.

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