Il gattino spaventato sembrava spacciato, invece sta imparando come essere felice

Il suo attaccamento alla vita è d'ispirazione!

La prima volta in cui il gattino è stato trovato dal soccorritore sembrava non avere nessuna speranza. Costretto ad arrangiarsi per strada, il suo non era il ritratto della salute e il buon samaritano lo ha capito al volo. Avendo esperienza con gli animali, si è presto reso conto che per dargli qualche chance di sopravvivere doveva prenderlo con sé. Dunque, lo ha fatto salire in auto e portato dritto in uno studio veterinario.

Trasformazione gatto

Sottoposto alla visita di controllo, dei professionisti lo avrebbero stabilito l’esatto quadro clinico e definito un piano di recupero. Del resto, una cosa era certa: nessuno dei due aveva intenzione di arrendersi, né il micio né il volontario. Che, toccato dall’espressione persa e spaventata del miciom desiderava contribuire a riscriverne la storia. Portato nella propria abitazione, ha notato del forte turbamento nel micetto. Andatosi a rifugiare subito nella casetta, manteneva uno sguardo spento ed era talmente esitante che i suoi movimenti apparivano robotici.

Bel gatto nero

Prima occorreva trattare una situazione molto delicata: una zampa era parecchio malandata e recuperarla avrebbe richiesto un mezzo miracolo. I medici lo hanno subito spiegato, tuttavia pure loro riponevano delle speranze. Non sarebbe stata la prima volta dove la forza e la determinazione di un dolce paziente avrebbero permesso una guarigione altrimenti impensabile. Con il soccorritore sono stati chiari fin dal principio: la strada sarebbe stata in salita, con poche probabilità di scongiurare l’amputazione.

Gli hanno chiesto se se la sentisse di andare fino in fondo, alla luce delle informazioni date. Il salvatore non ha esitato un singolo istante e, una volta deciso di sobbarcarsi l’intensa procedura di guarigione, scoprendo di avere ragione.

A settimane di distanza, la zampa ha dato dei netti segnali di progresso, finché non è stato dimesso dagli operatori sanitari. Allora il salvatore è andato a prenderlo per riportarlo a casa, riscontrando subito una maggiore apertura agli stimoli esterni. La paura degli inizi era svanita, lasciando spazio al carattere esuberante. Da lì ha cominciato a giocare con il suo coinquilino, grato dell’aiuto ricevuto. Ah, quasi dimenticavamo: alla fine si è scoperto che il gattino era una lei ed è stata ed è stata così chiamata Bella… di nome e di fatto!

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