5 spaventosi miti sui gatti che ti faranno venire i brividi

I gatti sono creature affascinanti e misteriose, protagoniste di miti che fanno davvero paura: eccone cinque a dir poco assurdi!

I gatti sono creature che da tempo immemore sono al centro di miti e leggende. Tutte le culture e le civiltà hanno tramandato di generazione in generazione storie incredibili, alcune delle quali sono arrivate fino ai giorni nostri.

Non possiamo negarlo, i gatti sono creature affascinanti e misteriose. Con quello sguardo luminoso e intrigante e le movenze sinuose, non potevano che accendere l’immaginazione!

Gatti portafortuna, gatti che proteggono le anime dei defunti come delle guide spirituali che hanno accesso al paradiso. Ma anche miti sui gatti che fanno veramente paura. Eccone cinque semplicemente da brivido!

Fanno diventare schizofrenici

gatto con le pupille dilatate

Tra i miti sui gatti più spaventosi e assurdi che ci siano questo merita sicuramente un posto d’onore. E fa ancor più paura il fatto che sia non solo recentissimo, ma addirittura dovuto agli studi di un uomo di scienza.

Negli anni Settanta lo psichiatra E. Fuller Torrey elaborò una teoria davvero assurda. Nel corso dei suoi studi notò che i pazienti schizofrenici spesso avevano livelli molto alti di anticorpi contro il toxoplasma rispetto alle persone che non avevano patologie psichiatriche. E ciò lo portò alla conclusione che le persone sviluppavano schizofrenia a causa del contatto con i gatti, perché in gran parte i suoi pazienti erano proprio proprietari di piccoli felini domestici.

Tutto questo ovviamente non era assolutamente vero. Quei pazienti avevano alti livelli di anticorpi contro il toxoplasma – responsabile della toxoplasmosi e presente nella cacca dei gatti – semplicemente perché li accudivano. E di certo non era colpa dei felini se diventavano schizofrenici!

Per fortuna un altro studio effettuato nel 2017 e pubblicato sulla rivista di settore Psychological Medicine ha sfatato definitivamente questo falso mito: non esiste un nesso l’avere un gatto e l’insorgere dei primi sintomi della malattia.

Possono causare un aborto

ragazza che tiene in braccio un gatto

Vi sarà sicuramente capitato di sentir parlare di storie riguardanti gatti e donne incinte. In verità ce ne sono davvero tante e non è così strano, considerato che la gran parte delle leggende sui gatti li descrivono come creature malefiche e demoniache che portano sventura. (Ovviamente sappiamo che non è così).

Tra i miti sui gatti che fanno paura se non terrore c’è quello che li designa come possibili responsabili degli aborti spontanei nelle donne. Naturalmente – neanche a dirlo – questo è un falso mito senza alcun fondamento ma un racconto ingigantito dalla preoccupazione (giusta) e dall’ignoranza.

Anche qui c’entra in parte la storia della toxoplasmosi. Come sappiamo si tratta di una malattia piuttosto comune nei piccoli felini domestici e anche in passato si conosceva la sua pericolosità. La toxoplasmosi si può trasmettere alle persone, perché il gatto infetta gli umani con il parassita (toxoplasma). E questo può portare effetti terribili sulla salute delle persone, tra cui anche causare aborti spontanei. Ma non è il gatto a provocarli, bensì il parassita. C’è una bella differenza!

Di certo ormai sappiamo che per evitare il contagio basta prendere alcune semplici precauzioni in gravidanza. Prima fra tutte evitare di pulire la lettiera del gatto quando si è incinte, evitare la carne cruda o poco cotta e indossare sempre i guanti quando si maneggiano gli accessori del micio.

Hanno nove vite

gatto in egitto

Che i gatti siano creature straordinarie, questo è certo. Basta guardarli per innamorarsene e rendersi conto di quanto siano speciali ed è per questo che persino nell’Antico Egitto sono nati dei miti sui piccoli felini domestici che ancora oggi conosciamo perfettamente.

Avrete di certo sentito dire che i gatti hanno nove vite (anche sette, dipende dai casi). Ebbene, questa leggenda (assolutamente infondata) risale ai tempi di Cleopatra. A quando, in sostanza, le persone osservavano i gatti, il loro modo di cadere sempre in piedi e di fare salti a dir poco acrobatici restando completamente illesi.

Ma c’è molto di più dietro questo mito sui gatti. Gli Antichi Egizi credevano che Ra, il dio del Sole, si trasformasse in gatto quando visitava gli inferi. E secondo la leggenda Ra aveva otto figli-divinità, ognuno dei quali rappresentava una parte della sua vita. Ecco perché si dice che i gatti hanno nove vite!

Rubano il respiro ai bambini

gatto con l'espressione cattiva

Se si parla di miti sui gatti che fanno paura, non possiamo che citare il più assurdo di tutti: che rubano il respiro dei bambini nella culla. Già, è dal Settecento che si è diffusa questa storia davvero incredibile e che per di più non ha davvero alcun tipo di fondamento!

Questa sorta di stramba leggenda risale in particolare a un fatto accaduto nel 1791, quando nell’Annual Register fu scritto che un bimbo di 18 mesi era stato trovato morto nella sua casa e che la causa era stata il gatto che lì viveva. Il medico legale scrisse proprio che il micio aveva risucchiato il suo respiro, fino a soffocarlo.

Allora non c’erano molte conoscenze scientifiche e di certo la medicina non era ai livelli che conosciamo oggi. Qualsiasi medico adesso direbbe che in un caso simile si potrebbe trattare di Sindrome della Morte in Culla (SIDS), purtroppo non prevedibile. Tuttavia ciò non esclude che sarebbe meglio evitare di far dormire il gatto nella stanza o addirittura nella culla del bimbo, quanto meno se non c’è un adulto a controllarli. I gatti amano rannicchiarsi al calduccio e con il peso potrebbero mettere il piccolo a rischio di soffocamento.

I gatti neri possono maledirti

gatto nero che miagola

E dulcis in fundo, arriviamo alla superstizione regina di tutte le superstizioni: quella sui gatti neri. Qui potremmo scrivere intere pagine dedicate a miti e leggende che fanno paura e che hanno per protagonisti questi gatti, nati con l’unica “colpa” di essere delle meravigliose creature oscure e affascinanti.

Oggi potete incontrare un sacco di persone che dicono di non attraversare la strada se vi è passato un gatto nero o addirittura di non prendere uno in casa perché porta male. Ma è chiaro che tutto questo è assolutamente falso, i gatti neri non portano sfortuna, non lanciano maledizioni e non sono streghe tramutate in animali pronte a rubarvi l’anima!

Come sempre, tuttavia, queste credenze popolari risalgono a periodi ben precisi della storia dell’umanità. Di gatti neri si parla perfino nella mitologia greca, in particolare in una storia che ha per protagonista Era, la moglie di Zeus. Si narra che la dea delle dee punì un servo trasformandolo in un gatto nero e che lui poi, colpito da questo affronto, decise di diventare assistente di Ecate. Che altri non era se non la dea della magia, della stregoneria e della morte.

Ed ecco spiegato perché ancora nel Medioevo si credeva che i gatti fossero amici delle streghe. Con l’aggiunta poi dell’influsso cristiano, che trasformò la tipica spiritualità dei gatti in pura malvagità.

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