Papà gatto non dà cenni di vita ma il gattino continua a fare la pasta, cercando di rianimarlo – Video
Il micino non accettava l'idea di aver appena perso la sua famiglia
Prendete i fazzoletti perché, se avete un cuore sensibile, le immagini vi turberanno. Ritraggono un micino accovacciato accanto al corpo del papà gatto, privo di vita da tre giorni. Il piccolo piange e lo leccava in maniera forsennata. Fa la pasta nella speranza di rianimarlo, purtroppo invano. I soccorritori pensano sia stato la sua famiglia e non riesca ad accettarne la scomparsa.
Magro e forse molto malato, il micio suscita un’enorme tristezza. Quando capita di leggere o sentire che i felini siano animali egoisti e privi di sentimenti, non dategli retta, anche se probabilmente è superfluo dirvelo, qualora ne abbiate o ne abbiate avuti. A loro modo sono capaci di provare dei sentimenti anche forti, sia tra di loro sia nei confronti dei genitori umani.
![Gatto spera di salvare il suo papà](https://www.ilmiogattoeleggenda.it/wp-content/uploads/2024/05/Papa-gatto-non-da-cenni-di-vita-ma-il-gattino-continua-a-fare-la-pasta-cercando-di-rianimarlo-Video-1.jpg)
Siccome le condizioni del quadrupede, scottato dalla perdita del papà gatto, fanno temere il peggio, i volontari portano di corsa il “batuffolo di pelo” in una clinica veterinaria. Un parere competente da personale specializzato, dotato degli strumenti, dell’esperienza e delle competenze, permette di ottenere una diagnosi accurata e approfondita.
Purtroppo, i medici danno un esito nefasto: tumore al fegato, ai polmoni e una grave insufficienza renale. Messo all’interno di una gabbia, viene subito scacciato dal “compagno di cella”. Non ha la benché minima intenzione di condividere gli spazi, attento a difendere il proprio fortino.
![Primo piano gatto](https://www.ilmiogattoeleggenda.it/wp-content/uploads/2024/05/Papa-gatto-non-da-cenni-di-vita-ma-il-gattino-continua-a-fare-la-pasta-cercando-di-rianimarlo-Video-2.jpg)
Col tempo avranno magari l’opportunità di stringere una bellissima amicizia, non appena impareranno a conoscersi e a volersi bene. In situazioni del genere, la pazienza è l’ingrediente principale. Non sempre l’impatto iniziale è dei migliori, anzi. Il rischio di un’accoglienza infelice è concreto.
Accertate le intenzioni positive del nuovo compagno di avventure, la situazione è destinata a cambiare. Il personale sanitario cura giorno e notte il tenero baffuto e la svolta arriva. Senza lasciarsi travolgere dallo sconforto, mostra dei progressi.
Recuperare le perfette condizioni di salute non sarà facile, ma i presupposti appaiono promettenti. Oltre a curare il malessere fisico, andranno ricucite le ferite dell’anima per l’addio al papà gatto.