Cosa fare se trovi sangue nelle feci del gatto?

Sangue nelle feci del gatto: cosa fare, passo per passo in modo da agire in modo rapido e mirato per il benessere del felino di casa.

La salute del felino passa anche attraverso il benessere intestinale, infatti la presenza di eventuali anomalie potrebbe suggerire la presenza di una problematica fisica anche di natura impattante. Una dei segnali più evidenti è il sangue nelle feci del gatto, una presenza importante da non sottovalutare.

Una condizione particolare con origini differenti e tutte da valutare con il supporto del veterinario di fiducia. Il sangue potrebbe suggerire la presenza di un’irritazione o anche di problematiche di naturale alimentare, senza dimenticare i parassiti.

Passando per condizioni mediche più impattanti che il veterinario dovrà valutare accuratamente, effettuando svariate visite ed esami mirati. Per questo è importante captare ogni singola anomalia comportamentale, ogni segnale utile a segnalare un problema di salute in atto.

Annotando il tutto così da sottoporre ogni sintomo al vaglio del veterinario, che così potrà valutare la situazione e scoprire la motivazione della presenza del sangue nelle feci del gatto. Suggerendo la cura più adatta per garantirgli una vita serena, in salute e più longeva possibile.

Come individuare il sangue nelle feci

gatto triste

La presenza di sangue nelle feci del gatto non è ovviamente normale, le stesse di norma non devono contenere tracce ematiche o apparire di formato e consistenza anomalo. Il sangue è una sorta di campanello di allarme, segnala la presenza di una problematica di natura fisica da affrontare rapidamente.

Il sistema digestivo probabilmente è in una condizione di disagio e sofferenza, il sangue o il muco nelle feci non vanno minimizzati o tralasciati. Probabilmente il felino sta subendo una condizione impattante, sta soffrendo e necessita di un intervento mirato e molto rapido.

Anche se la presenza di sangue nelle feci non sempre è riconducibile a una problematica di salute grave e letale, il primo passo da effettuare riguarda l’osservazione e valutazione del sangue presente. Comunicando subito al medico se è:

  • Sangue rosso: ovvero una forma ematica non digerita e per questo proveniente dalla parte inferiore del tratto digestivo, come ad esempio dall’intestino tenue, dall’intestino crasso o dal retto. Il sangue potrebbe fuoriuscire anche mentre il gatto sta rilasciando le feci.
  • Sangue scuro: in questo caso il sangue risulta digerito e per questo proveniente dalla parte superiore come ad esempio bocca, faringe, laringe, esofago e stomaco. In alcuni casi anche dal naso, trachea e polmoni, per questo motivo è meno facile da localizzare. Il colore appare più scuro simile al catrame, proprio perché via della fase digestiva.

Il rilascio può risultare improvviso in qualità di emorragia acuta, oppure lento noto come emorragia cronica, palesandosi in concomitanza con altri sintomi quali diarrea, costipazione. Ma anche febbre, vomito, apatia, anoressia, disturbi respiratori, forte depressione, cambiamenti comportamentali, abbattimento e molto altro.

Cause principali

gatto sul prato

Sono tante le ragioni che possono condurre alla presenza del sangue nelle feci del gatto, tra queste possiamo segnalare:

  • problematiche alimentari: uno squilibrio dal punto di vista alimentare può incidere sul benessere dell’apparato digerente del felino, un esempio sono l’eccesso di cibo oppure le intolleranze. Eventi che possono infiammare l’intestino favorendo la produzione di feci con sangue, spesso corredate da diarrea, vomito e disturbi del comportamento;
  • parassiti: una condizione molto diffusa che può alterare il benessere del felino, favorendo una vera e propria infestazione gastrointestinale. Con sintomi evidenti che possono colpire i felini più giovani, ad esempio anemia, anoressia, debolezza diffusa, apatia, perdita di peso e vomito;
  • infiammazioni intestinali: molto presenti e diffusi, colpiscono in prevalenza il colon ma possono intaccare anche il benessere dello stomaco, molto spesso sono causati dalla presenza di batteri;
  • urti e traumi: un salto improvvisato e maldestro, una caduta rovinosa, uno scontro o anche un incidente, ecco alcune delle cause principali che possono favorire i traumi addominali. Vere e proprie emorragie interne con sintomi spesso blandi o inesistenti, in alcuni casi silenti ma identificabili grazie alla presenza di sangue nelle feci del gatto;
  • medicinali: un esempio sono gli antinfiammatori che possono favorire questa tipologia di reazione, in alcuni casi anche una sorta di intossicazione con formazione di ulcere sanguinanti;
  • mucosa rettale: gli effetti di una dieta sbilanciata con carenza di fibre, oppure di un’alimentazione poco vitaminica, possono impattare sulla salute dal gatto e in particolare della zona rettale. Il felino potrebbe risultare particolarmente stitico e faticare a rilasciare le feci, condizione che inciderebbe sulla mucosa rettale che potrebbe sanguinare;
  • forme tumorali: malattie e tumori possono proliferare all’interno dell’apparato digerente, palesando la loro presenza attraverso il sangue fecale. La condizione andrà sottoposta al veterinario che come sempre potrà stabilire una diagnosi accurata e suggerire la cura più indicata per la salute del felino di casa.

Cosa bisogna fare

gatto abbattuto

La tempestività è fondamentale, ai primi sintomi e segnali è necessario condurre il gatto dal veterinario consegnandoli un campione di feci, seguendo le indicazione dello stesso medico. Corredando il tutto da informazioni riguardanti lo stile di vita del felino, gli eventuali cambiamenti e le relative tempistiche. Ad esempio la prima comparsa dei sintomi e del sangue nelle feci, la presenza di comportamenti anomali, informandolo anche sulle abitudini alimentari.

Il medico potrà suggerire una serie di esami e di test da effettuare, in modo da poter intervenire nel modo giusto. Non solo il classico esame del sangue ma anche alcune verifiche per intercettare la presenza di parassiti, oppure malattie feline quali FeLV e Fiv.

Passando anche attraverso esami maggiormente specifici quali radiografie, ecografie, endoscopie, biopsie che potrebbero offrire un quadro più preciso. In questo modo il medico potrà consigliare il trattamento e la cura migliori, oppure sottoporre il gatto a un intervento chirurgico ove necessario.

Come sempre il fai da te medico è del tutto sconsigliato, per il benessere del felino è necessario consultare il veterinario conducendo il gatto presso la clinica di fiducia. In questi casi la tempestività è importante, il felino necessita di una visita rapida utile a escludere le problematiche più impattanti e anche quelle più gravi.

In modo da individuare la causa del disagio che incide tanto da favorire la formazione di feci con sangue. Vista la natura del felino è importante osservare ogni minima variazione comportamentale, anche la più trascurabile perché potrebbe suggerire la presenza di un malessere anche latente.

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