Vi siete mai chiesti se i gatti possono essere animali di servizio? Adesso abbiamo la risposta

Il vostro gatto può essere un animale da servizio? Ecco le risposte alla domanda che tutti si sono fatti almeno una volta

Quando si parla di animali, in un certo senso, “utili” all’essere umano, di certo il primo riferimento che viene da fare non è ai gatti. Sono i cani, generalmente, ad essere d’aiuto all’uomo in moltissime situazioni. Possiamo solo ricordare qualche ruolo importantissimo ricoperto dai cani: cani addestrati per fiutare bombe, sostanze stupefacenti oppure, tutte le volte che i cani sono stati una vera bussola per aiutare i soccorritori a trovare delle persone che erano finite sotto le macerie di un terremoto o erano in difficoltà a causa di qualche altro evento tragico.

Gatto con l’umana

Ma siamo sicuri che, proprio in nessun modo, anche i gatti non possano essere utili all’uomo? A tale proposito, Catster, in un interessantissimo articolo, ha fatto un’analisi davvero interessante. In primis, infatti, dobbiamo distinguere le diverse attività che possono compiere i quattrozampe.

Partiamo col dire che sembra davvero molto difficile pensare ai gatti come animali di servizio, intesi, secondo l’Americans with Disabilities Act, come quegli animali che sono stati addestrati per svolgere compiti per individui con disabilità durante crisi mediche o in situazioni derivanti dalle condizioni mediche dei loro proprietari. Questi animali, infatti, hanno un addestramento specifico e la legge non riconosce i gatti come animali che potrebbero fornire questo tipo di servizio in quanto sono meno addestrabili.

Tuttavia, i gatti possono avere un ruolo come animali di supporto emotivo. Infatti, anche loro, proprio come i cani, sono perfettamente in grado di stabilire una forte connessione emotiva con gli esseri umani e in questo potrebbero rivelarsi davvero utili.

Donna col gatto

Ovviamente, prima di far sì che il vostro gatto diventi un supporto emotivo, dovreste parlarne con il vostro terapista. Potrebbe essere lui la persona più idonea a indicarvi il percorso da seguire in tal senso e potrebbe indirizzarvi anche sul come “usare” al meglio e a vostro vantaggio la connessione emotiva che si crea con il vostro quattrozampe.

E voi? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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