Gatto Burmilla, cure e consigli utili per farlo stare sempre bene

Il Burmilla non è un gatto che richiede particolari cure, basta far proprie delle semplici abitudini per renderlo sano e felice

Oltre a essere un gatto socievole e affabile, il Burmilla non richiede una particolare manutenzione e bastano poche semplici cure per renderlo felice.

Dalla toelettatura del suo splendido mantello al continuo monitoraggio della sua salute, ecco qualche consiglio utile per il nostro amato micio.

Burmilla e alimentazione

Un’alimentazione sana è il primo passo per dare al nostri gatto una vita sana e felice e il discorso ha ancora più valore con un Burmilla.

gatto che tende a ingrassare

Il morbido gattone in questione è un micio particolarmente goloso e ha anche una predisposizione a ingrassare e metter su peso facilmente.

Quindi per mantenerlo in salute una delle cure essenziali è scegliere attentamente i cibi e gli alimenti del Burmilla con il consiglio del veterinario.

L’alimentazione ideale di un Burmilla dovrebbe essere a base di proteine (della carne e del pesce) accompagnate sempre da verdure e frutta fresche.

Con la dieta casalinga non c’è da scherzare e non dobbiamo mai affidarci al fai da te, consultare sempre il veterinario e seguire attentamente le sue indicazioni.

Esistono degli alimenti che fanno male ai gatti e che vanno assolutamente evitati, perciò è importante conoscerli.

gatto che dorme sempre

Se optiamo per un’alimentazione industriale, vale a dire a base di croccantini e scatolette di umido, scegliamo sempre quelle di ottima qualità.

Mai badare a spese quando si tratta del cibo del nostro Burmilla. Del resto se scegliamo di adottare un gatto dobbiamo mettere in conto che le cure essenziali hanno il loro costo.

Per evitare che il goloso Burmilla ingrassi oltre a dargli cibi sani dovremmo evitare di lasciargli la ciotola piena di cibo sempre a disposizione e limitare i pasti a due al giorno.

Da evitare anche gli snack, specialmente quelli industriali che in genere contengono conservanti e additivi e sono realizzati con gli scarti, non con materie prime di qualità.

Burmilla e cure del veterinario

I gatti di questa razza felina generalmente sono sani e non sviluppano particolari problemi, anche per via di una struttura fisica solida e resistente.

sguardo dolce del gatto

Tuttavia il Burmilla ha bisogno di cure e attenzioni costanti da parte del veterinario perché potrebbe sviluppare alcune particolari patologie.

Prima di tutto è essenziale che il veterinario visiti regolarmente il gatto per le vaccinazioni e gli eventuali richiami, oltre che per i controlli di routine.

Come se non bastasse, poi, è l’unico modo che abbiamo per fermare sul nascere eventuali patologie che possono insorgere con il passare degli anni.

Il Burmilla ad esempio tende a sviluppare allergie alimentari e non è raro vedere tra il mantello eruzioni cutanee o lesioni dovute ai parassiti.

Oltre ai segni evidenti sulla pelle se notiamo difficoltà respiratorie o reazioni quali vomito, portiamolo immediatamente dal veterinario.

Il Burmilla è geneticamente predisposto a sviluppare anche il cosiddetto rene policistico, una brutta malattia che causa il malfunzionamento dei reni.

Burmilla: toelettatura e cure di bellezza

Gli esemplari di Burmilla in genere sono a pelo corto e questo tipo di mantello non richiede particolari cure.

cucciolo di burmilla

Ma possono essere anche a pelo lungo, ragion per cui tali esemplari hanno bisogno di una toelettatura più frequente.

In ogni caso i Burmilla andrebbero spazzolati almeno una volta al giorno per assicurarci di eliminare il pelo in eccesso e controllare l’eventuale presenza di parassiti.

Puliamo regolarmente le orecchie servendoci anche solo di un batuffolo di cotone o di una garza imbevuti di acqua tiepida.

L’importante è non andare mai troppo a fondo e mantenerci sulla superficie del padiglione auricolare senza far troppa pressione.

Nella toelettatura del nostro Burmilla le cure devono concentrarsi anche sulle zampine e in particolare le unghie, che dobbiamo sempre controllare.

Se sono troppo lunghe e il gatto vive principalmente in casa potrebbe essere utile tagliarle con un piccolo tagliaunghie per evitare di incarnirle o che possano causare lesioni al micio.

Stesso discorso vale anche se il gatto è abituato a gironzolare all’esterno della casa, che sia in giardino o altrove.

In questo caso dobbiamo far attenzione che non rimangano residui o detriti pericolosi tra i cuscinetti che possano causare tagli e lesioni, ma anche infezioni.

Articoli correlati