Come e quando usare lo shampoo antiparassitario sul gatto?

Come facciamo a capire se il nostro gatto ha bisogno di uno shampoo antiparassitario e, soprattutto, come si usa? Scopriamolo insieme!

Non solo il cane, anche il gatto può aver bisogno dello shampoo antiparassitario perché, proprio come la sua controparte a quattro zampe, può subire una spiacevole infestazione da parte delle pulci e di altri parassiti.

E no, non importa se si tratta di un gatto domestico. Anche il Micio che vive esclusivamente dentro casa può incappare in questo problema, con conseguenze che potrebbero essere anche gravi sulla sua salute.

Ma quando si usa lo shampoo antiparassitario sul gatto e soprattutto qual è il modo giusto di utilizzarlo, per il benessere di Micio? Scopriamolo insieme!

Indice

Come si usa lo shampoo antiparassitario

fare lo shampoo al gatto

Esistono diversi tipi di shampoo per il gatto, alcuni dei quali appunto con effetto antiparassitario che si devono usare in situazioni specifiche, ovviamente sempre sotto consiglio del nostro veterinario di fiducia. Ma come si usano questi prodotti?

Partiamo dal presupposto che lo shampoo antiparassitario di base è un prodotto liquido che si utilizza come tutti gli altri shampoo e balsami vari specifici per gatti, vale a dire dopo aver bagnato accuratamente il pelo di Micio. L’operazione con un gatto potrebbe non essere proprio semplice, vista la particolare avversione di questi animali nei confronti dell’acqua – anche se alcune razze non ne hanno paura – e graffi e morsi sono dietro l’angolo!

Il problema si può risolvere facilmente alla radice, abituando cioè il Micio sin dalla più tenera età alla pratica del bagnetto. È pur vero che i gatti, salvo casi specifici come la necessità del bagno antiparassitario, non hanno bisogno di esser lavati frequentemente poiché provvedono da sé alla propria igiene quotidiana. Non è un caso che vengano considerati dei maniaci dell’igiene!

Tornando all’antiparassitario, lo shampoo va applicato sul pelo bagnato del gatto con molta delicatezza, massaggiandolo lungo tutta la lunghezza del corpicino e delle zampe (anche la coda) per formare la tipica schiumetta. Naturalmente è bene evitare le parti più delicate come occhi e orecchie e in generale le mucose, dove potrebbero insorgere delle irritazioni. Dopo averlo lasciato in posa per il tempo indicato nella confezione, basta risciacquare Micio con estrema cura eliminando ogni residuo di prodotto e poi asciugarlo.

Quando fare il trattamento antiparassitario al gatto

pipetta antiparassitaria per gatti

Come anticipato, tutti i gatti possono aver bisogno di un trattamento antiparassitario a prescindere dal luogo in cui vivono. È ovvio che gli animali che non hanno una casa e vivono tra strade, parchi e luoghi non proprio “controllati” abbiano una maggiore possibilità di incappare in un’infestazione parassitaria. Basti pensare al contatto con gatti randagi, che sono spesso portatori di malattie e infezioni.

A dispetto di quanto si creda, però, anche un gatto domestico può prendere i parassiti come pulci e zecche, pidocchi o vermi, ragion per cui potrebbe servire un trattamento specifico, a seconda delle indicazioni fornite dal veterinario. Questo aspetto è decisamente importante: prima di acquistare un prodotto bisogna consultare un esperto, perché gli antiparassitari non sono tutti uguali e neanche i parassiti!

Di base la gran parte dei gattari acquista regolarmente i classici antiparassitati spot-on (quelli in fialette o pipette) che sono progettati per proteggere il Micio da un ampio spettro di parassiti. Si usano di solito a ridosso dell’estate, che è la stagione in cui i nostri pelosi hanno maggiore probabilità di subire un “attacco”. Esistono anche antiparassitari in compresse (ma sappiamo quanto sia difficile dare una pillola al gatto), collari ad azione antiparassitaria (ma i gatti non hanno un ottimo rapporto con i collari) e, infine, altri venduti sotto forma di spray, questi ultimi però con qualche controindicazione.

Quando applichiamo il prodotto, dobbiamo badare bene che il gatto non abbia possibilità di leccarlo o ingerirlo, non solo perché se ne annulla di fatto l’efficacia ma anche perché potrebbe causare qualche problema di salute.

Quale miglior antiparassitario per gatti

gatto che viene visitato dal veterinario

Ma quindi qual è il migliore antiparassitario per gatti? Non possiamo fornirvi una risposta perché l’ultima parola spetta sempre e comunque al veterinario e nessuno (neanche noi) possiamo sostituirci ad esso! Se sospettate che il vostro Micio abbia le pulci o sia infestato da un altro parassita che gli provoca prurito o reazioni strane, contattate immediatamente il medico per fare una visita.

L’unico consiglio che possiamo darvi è di usare solo ed esclusivamente prodotti per gatti, mai prodotti per cani o altri animali!

Shampoo antiparassitario gatto, molte persone ci hanno chiesto anche:

gatto di razza siamese

Come eliminare le pulci con l’aceto?

Parlare di metodi naturali e “rimedi della nonna” in casi come questo, che riguardano da vicino la salute dei nostri amati pelosi, è qualcosa da affrontare sempre in modo un po’ distaccato. È vero che tali rimedi esistono, ma al contempo è altrettanto vero che non dovremmo mai servircene senza consultare prima un veterinario. Il fai da te non è contemplato quando si parla della salute di Micio!

Alla luce di ciò, possiamo prender nota di alcuni prodotti di uso comune, come l’aceto, che in effetti svolgono una naturale azione antiparassitaria, tanto che molte persone li utilizzano anche in casa su tessuti e superfici. L’aceto di solito si applica sul pelo del gatto, diluendolo prima nell’acqua e poi spruzzandolo con un vaporizzatore. Bisogna lasciarlo agire per qualche minuto e, infine, risciacquarlo.

Tra gli altri prodotti naturali possiamo menzionare gli oli essenziali come quello di limone, di cannella o di garofano che tendono appunto ad allontanare parassiti e insetti, o ancora l’olio di Neem e il tea tree oil, che sono un ottimo repellente per le pulci. Sono tutti utili per respingere gli ospiti indesiderati, ma non possono sostituire in toto un trattamento antiparassitario.

Come si fa a capire se il gatto ha le pulci?

Di solito quando un gatto ha le pulci comincia a grattarsi insistentemente – molto più del solito – al punto tale da graffiarsi e provocarsi delle ferite. Ma questo non è l’unico sintomo su cui fare affidamento, perché in realtà potrebbe indicare la presenza di disturbi o malattie di tipo diverso. La prova del nove è quella del pettinino a denti stretti che, una volta passato sul pelo del gatto, potrebbe raccogliere dei piccoli puntini scuri. Se questi rilasciano una macchiolina rossastra, vuol dire che si tratta di escrementi di pulci e il gatto è infestato!

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