Cosa mangiano i gattini?

L’alimentazione da fornire al gattino è un argomento da non sottovalutare, un percorso importante per la crescita personale del piccolo da curare sin dalle prime settimane di vita. Sin dai primissimi giorni il piccolo devono poter accedere al latte, meglio se materno ricco di elementi nutritivi utili per il suo benessere. Ma in assenza della madre è indispensabile assicurargli le poppate quotidiane attraverso una gatta-balia oppure con il latte sostituivo acquistabile su suggerimento veterinario, in particolare se il piccolo è orfano oppure è stato adottato precocemente. Ma cosa può assumere dopo le prime settimane di vita? Quali sono gli alimenti utili per un corretto svezzamento? Scopriamolo insieme.

L’importanza del latte materno

Gattini

Durante le prime settimane di vita il gattino appena nato si nutre esclusivamente di latte materno che, durante i primi giorni si presenta sotto forma di colostro ovvero un liquido denso ricco di proteine, grassi e minerali. Un alimento utile a rinforzare il sistema immunitario con la giusta dose di anticorpi e, che assolta questa procedura, si trasformerà in latte dopo pochi giorni. Le poppate durano circa 20 minuti e avvengono ogni 30 minuti, per un periodo massimo di 60 giorni, un’alimentazione del tutto completa e necessaria che la madre fornisce alla cucciolata. La qualità del latte dipende dalla tipologia di cibo assunto dalla madre stessa. Ma in assenza della figura materna o di una balia, il cucciolo dovrà poter accedere ai pasti quotidiani assumendo un latte sostitutivo presente in commercio e prescritto dal veterinario; un alimento adatto al suo benessere, nutriente e ricco di proprietà utili per la crescita, sconsigliato invece il latte vaccino non in linea con le sue esigenze.

La fase dello svezzamento

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Alla fine del periodo tecnico dell’allattamento il gattino potrà entrare nella fase dello svezzamento, un percorso graduale da affrontare con la giusta tempistica per permettergli di conoscere il cibo morbido e solido abbandonando lentamente il latte. Il pasto dovrà risultare morbido e offerto in piccole porzione ma con una certa frequenza, così da attingere a più pasti durante tutto l’arco della giornata. Meglio offrire prodotti di qualità, facilmente masticabili, ricchi di elementi nutritivi utili per il suo benessere quali minerali, proteine, grassi, vitamine e taurina. Pasti completi, equilibrati e vari così da testare le preferenze del piccolo, in particolare se adottato e quindi già avviato ad una prima fase di svezzamento casalingo. Anche le crocchette sono un’ottima variante alimentare ma è bene ammorbidirle durante il primo periodo, così da renderle facilmente assimilabili e masticabili.

Nutrimento e tipologia di cibo

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Il gattino crescerà durante tutto l’arco del primo anno di vita, un periodo molto importante per lo sviluppo fisico e che lo vedrà fare affidamento sugli elementi nutritivi più importanti quali grassi e proteine animali. Con una percentuale maggiore di carne ricca di taurina ed utile per lo sviluppo fisico, preferendo pasti completi dal punto di vista dietetico e su indicazione veterinaria. Il piccolo potrà assumere sia cibo umido che secco, meglio se composto da crocchette di dimensioni ridotte ed ammorbidite con acqua o brodo utili per la masticazione e per l’idratazione personale. I quantitativi di cibo ed il numero dei pasti varia in base all’età del piccolo, senza eccedere con le dosi per non aumentare il grasso corporeo e preferendo prodotti privi di additivi e conservanti per non agevolare intolleranze e allergie. Durante i primi 12 mesi di vita il veterinario svolgerà un importante ruolo di supporto, suggerendo dosi, quantitativi e prodotti in linea con il fabbisogno del cucciolo. Meglio evitare il fai da te casalingo, se non adeguatamente bilanciato, quindi pasti costituiti da cibi crudi che potrebbero rivelarsi dannosi per il piccolo.

Acqua e idratazione

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I gatti non amano particolarmente l’acqua ma questa è fondamentale per la loro idratazione quindi non dovrà mai mancare accanto al cibo, meglio se fresca e cambiata con frequenza, oppure aggiunta al pasto secco in piccole dosi per ammorbidirlo e permettere al gatto di assumerla mangiando. Il cibo umido è un’ottima alternativa perché contiene molti liquidi ma non può sostituire l’acqua che dovrà risultare sempre accessibile e mai troppo fredda o troppo calda.

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