Fistola oro-nasale nel gatto: cos’è, cause, sintomi, diagnosi e cure

La fistola oro-nasale nel gatto è un'apertura anomala tra la cavità della bocca e del naso. Ecco cosa sapere e come intervenire

La fistola oro-nasale nel gatto non è altro che un’apertura anomala che consente alla cavità orale e a quella nasale di comunicare tra loro. Si tratta di un problema piuttosto raro nei gatti ma che può essere causato da diversi fattori come traumi, infezioni e malattie dalla bocca e dei denti.

Esistono diversi tipi di fistola che si differenziano a seconda della parte del corpo colpita. Ad esempio la fistola artero-venosa fa entrare in comunicazione vene e arterie a ridosso degli organi, come fegato e polmoni, oppure nel midollo spinale e nel cervello.

La fistola oro-nasale può insorgere nel gatto ma anche nel cane e, in ogni caso, l’unico trattamento possibile è l’intervento chirurgico.

Lasciarla aperta provoca moltissimi danni all’animale perché cibo e acqua passano dalla bocca alla cavità nasale perciò il naso si irrita, si infiamma e si infetta e in molti casi l’infezione raggiunge i polmoni causando polmonite.

Fistola oro-nasale nel gatto: sintomi

gatto con la tosse

I sintomi che ci consentono di capire se c’è una fistola oro-nasale nel gatto non sono moltissimi e in gran parte possono essere associati anche ad altre patologie.

Queste aperture provocano un passaggio anomalo di cibo e di placca dalla bocca al naso del micio e ciò provoca sintomi come starnuti, scolo nasale e spesso anche sanguinamento dal naso.

Il problema di questo disturbo dipende principalmente dal fatto che l’epitelio della cavità nasale invade il canale della fistola e impedisce al tessuto molle del palato di cicatrizzarsi.

Perciò il micio non può guarire da solo e se non prendiamo le giuste precauzioni la situazione non fa altro che peggiorare.

Sintomi come starnuti o naso che cola sono troppo generici e nel gatto possono voler dire tante cose. Potrebbe trattarsi di un’allergia, di congiuntivite o anche della reazione a un corpo estraneo presente nel naso del micio.

Possibili cause di fistola oro-nasale

gatto con la testa fasciata

La fistola oro-nasale non compare dal nulla nel gatto e c’è sempre una causa sottostante che provoca questa apertura anomala tra la cavità orale e quella nasale.

Principalmente è la conseguenza di un trauma o di una ferita profonda, come quelle da morso, per cui i tessuti vengono letteralmente strappati e danneggiati.

In altri casi, però, questo tipo di fistola dipende dalla salute dei denti del micio, in particolare dai canini mandibolari e dai premolari della mascella superiore.

Curare l’igiene orale del nostro micio è estremamente importante soprattutto perché i gatti hanno denti molto più delicati di quanto si possa pensare ed è facile che si danneggino prendendo brutte infezioni.

Ma la fistola oro-nasale non è necessariamente legata a malattie o infezioni dei denti, può formarsi anche in seguito all’estrazione di un dente che ha effetti particolarmente traumatici sul micio.

Inoltre spesso è conseguenza di tumori alla bocca, in particolare il carcinoma squamoso che interessa gengive, lingua e palato e provoca ulcere che non riescono a guarire.

C’è un unico caso in cui la fistola oro-nasale nel gatto dipende da malformazioni congenite come la palatoschisi, piuttosto rara nei gatti ma molto comune in alcune razze di cani.

Diagnosi del veterinario

veterinario controlla i denti del gatto

Soltanto il veterinario può diagnosticare correttamente una fistola oro-nasale nel gatto. Noi, dal canto nostro, dobbiamo fornirgli tutte le informazioni sulla sintomatologia e su eventuali incidenti che potrebbero aver favorito l’insorgere del disturbo.

Se l’anamnesi è approfondita e dettagliata aumentano le possibilità di avere una diagnosi giusta nel più breve tempo possibile.

Oltre a prender nota di tutte le informazioni che gli abbiamo fornito, il veterinario poi procede con un esame fisico approfondito concentrandosi naturalmente sulla cavità orale del micio.

Per farlo si serve di alcuni strumenti particolari come la sonda parodontale, un piccolo aggeggio di metallo che di sicuro abbiamo visto almeno una volta dal dentista.

Grazie a questa piccola sonda millimetrata il veterinario verifica se è in corso un’infezione o un’altra malattia della bocca. Non fa altro che interporla delicatamente tra dente e gengiva e misura quanto è profondo l’attacco che sostiene il dente.

Oltre alla sonda parodontale, però, la diagnosi si completa di altri esami come il profilo ematico completo, il profilo chimico, l’analisi delle urine e il pannello elettrolitico.

Inoltre se è previsto l’intervento chirurgico (cosa più che probabile) il veterinario deve fare anche le analisi del sangue prima dell’anestesia.

Trattamento della fistola oro-nasale nel gatto

L’unico modo per chiudere una fistola oro-nasale nel gatto è mediante un intervento chirurgico: il veterinario prende dei lembi di pelle e li sutura a ridosso del buco in modo da coprirlo.

Purtroppo però i movimenti della bocca tengono questi lembi in continua tensione ed è frequente che la fistola si riapra nel giro di poco tempo.

Anche il passaggio dell’aria sia nella bocca che nel naso può riaprire la fistola, in molti casi ancora prima che i lembi di pelle impiantati dal veterinario si cicatrizzino del tutto.

Nei casi più gravi quando l’apertura tra cavità nasale e orale è molto grande il semplice intervento chirurgico non basta perché è difficile per il veterinario ricavare il tessuto necessario a chiuderla.

A questo punto l’unica soluzione è produrre delle vere e proprie protesi in resina da applicare alla fistola in modo permanente.

Conclusioni

pulire i denti al gatto

L’apertura di una fistola oro-nasale nel gatto è un caso estremo e non così frequente, tuttavia ci fa capire l’importanza dell’igiene orale per i nostri piccoli felini.

Spesso facciamo l’errore di considerarla una prerogativa umana ma anche i gatti ne hanno bisogno, soprattutto perché non possono provvedere a questa operazione da soli.

Esistono in commercio prodotti specifici per pulire i denti dei gatti, come piccoli spazzolini e dentifrici che prevengono la formazione di placca e tartaro sui denti.

Sappiamo però che non è molto semplice “maneggiare” un gatto e nella gran parte dei casi non si lasciano lavare i denti neanche per idea.

A tal proposito possiamo chiedere l’intervento del veterinario facendogli fare una pulizia completa dei denti e della bocca per prevenire gengiviti e altri problemi.

Dal canto nostro, invece, possiamo introdurre nella dieta del micio degli alimenti che ci aiutino a prevenire la formazione di placca e tartaro.

In particolare sono utili i croccantini che, attivando una masticazione più intensa, mantengono la bocca più pulita e le gengive sane.

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