Gatti che giocano o litigano: come distinguere le due cose

La convivenza tra felini non è sempre semplice e riconoscere due gatti che giocano o litigano neppure. La guida per districarsi

Corse, improvvise, zampate, abbracci forzati. Chi ha almeno due felini sa di cosa stiamo parlando. Non tutti però sanno la differenza fra gatti che giocano o litigano. Capirla fa un’enorme differenza, perché ci permette di decidere quando è il caso di intervenire per evitare spiacevoli incidenti o quando invece è giusto lasciare spazio di divertimento a due ‘fratellini’.

La ragione per cui spesso gioco e lotta si confondono è da ricercare nelle origini ataviche di questa specie tanto splendida quanto misteriosa e, alle volte davvero difficile da decifrare. Quando adottiamo uno o più gattti, infatti, non va mai dimenticato che nascono cacciatori e combattenti. Questo vale, ed emerge, a prescindere dal grado di addomesticamento. Una componente selvatica sarà sempre presente in Micio e Miao.

Indice

Come giocano i gatti fra loro
Gatti che giocano alla lotta
Perché i gatti si mordono fra loro
Molte persone hanno chiesto anche

Come giocano i gatti fra loro

gattino nella cesta riceve visite

A un occhio poco esperto, ecco perché se non si hanno esperienze pregresse è sempre bene chiedere il parere del veterinario o di un etologo esperto in comportamento felino, due gatti che giocano o litigano hanno dei modi di fare molto simili.

Sapere riconoscere le sfumature di alcuni gesti diventa determinante. Il gatto in posizione di attacco ha lo sguardo fisso verso il proprio ‘nemico’, quello che gioca no. Un altro segnale tipico è il pelo rizzato e la schiena incurvata verso l’alto. A tal proposito, può tornare utile sapere perché il gatto maschio attacca il gattino.

Inoltre, il linguaggio vocale del gatto è molto specifico quando si tratta di un litigio. Se notiamo miagolii lunghi, particolarmente forti e che somigliano a delle urla, forse è il caso di intervenire. Una volta finito il momento critico, un altro segnale inequivocabile è quello che li vede prendere le distanze ed evitarsi. Succede perché che ha avuto la peggio ha paura o perché ne hanno avuto abbastanza.

I gatti che giocano invece sembrano dei mimi o un gatto che si guarda allo specchio. Uno ripete i movimenti dell’altro e viceversa. In questi casi i miagolii e la tipica soffiata felina sono brevi. Una volta finito, non è raro che si cerchino. E, prova del nome, non ci sono particolari lesioni (o, meglio, volontarie e profonde).

Gatti che giocano alla lotta

gatti che si azzuffano

Per distinguere due momenti apparentemente simili, ma con intenzioni diametralmente opposte, ci si deve concentrare sui dettagli che riguardano l’avvicinamento fra due gatti che litigano o giocano. Nel primo caso ci sono segnali di aggressività possessiva del gatto, che non lasciano spazio al gatto offeso di mettersi sulla difensiva. Il ritmo non è armonioso e a specchio, ma c’è uno felino che prevale sull’altro (che alla prima occasione scapperà).

L’avvicinamento giocoso avviene amichevolmente e senza sorprese. Ci vuole il tempo di capire se il proprio interlocutore abbia o meno la stessa voglia di vivere un momento ludico. Quando due amici a quattro zampe stanno giocando, la loro interazione è simbiotica in ogni tipo di gesto e fase.

Perché i gatti si mordono fra loro

gatti che stanno insieme

Perché il gatto morde? Le ragioni possono essere molteplici, diverse fra loro e non distinguibili a uno sguardo superficiale. I gatti che si amano e hanno un buon rapporto si cercano, dormono insieme, stanno vicini.

Al contrario, due (o più) esemplari che non vanno d’accordo mantengono le distanze, schivano eventuali tentativi di avvicinamento e non condividono le proprie cose.

Molte persone ci hanno chiesto anche

gatti nella scatola

Quando si vuole bene ai propri amici a quattro zampe e si notano dei problemi di convivenza dispiace. Ci si chiede se si sia fatto abbastanza o meno, oppure se addirittura si siano commessi degli errori che hanno danneggiato l’equilibrio psicofisico di Miao e Micio.

Come posso separare due gatti che litigano?

Una volta stabilito se siamo di fronte a due gatti che giocano o litigano, qualora fosse il secondo caso e i toni fossero particolarmente alti, sarebbe il caso di intervenire. Questo però va fanno senza rischiare di farsi male e/o fare male ai quadrupedi fumantini.

L’ideale è arrivare al punto di dover curare un gatto ferito. Le conseguenze in termini di salute, infatti, possono essere anche di una certa entità. Fra le malattie da evitare c’è l’uveite nel gatto. Innanzitutto non bisogna mai alzare la voce, si ottengono solo altro timore e nervosismo in più. A tal proposito, invece, ecco come parlare al gatto per farlo sentire bene.

Meglio, piuttosto, distrarli producendo un rumore forte ma non troppo. Si tratta comunque di un rimedio da utilizzare quando la situazione è critica: spaventare non è mai la soluzione ideale. Nei casi più gravi, potrebbe essere importante l’intervento dell’etologo.

Come posso evitare un litigio fra gatti?

Il territorio del gatto è un oggetto del contendere molto ambito. Se si tratta solo di una fase iniziale è bene gestire le presentazioni in maniera graduale e in sicurezza fino a quando non si è certi che non ci siano pericoli all’orizzonte. Gatto adulto e gattino, per esempio, hanno bisogno di tempo per socializzare senza che nessuno si senta minacciato o in pericolo.

Inoltre, non ci sono obblighi o imposizioni. Sono i nostri amici a quattro zampe a stabilire il grado di interazione. Noi dobbiamo intervenire solo quando c’è un reale rischio per l’incolumità di uno o di entrambi i protagonisti dell’azzuffata.

Come presentare un gatto nuovo al vecchio?

Anche fra gatti c’è una sorta di gerarchia dovuta all’anzianità, non necessariamente anagrafica ma che riguarda la permanenza in casa. Fondamentale è preparare prima l’ambiente, con stanze separate che garantiscano la sicurezza. Il veterano non deve pensare che i suoi spazi possano essere invasi e la new entry deve sentirsi protetto. A tal proposito, ecco come abituare il gatto al trasportino.

Lasciamo che si odorino e si ascoltino da dietro la porta, poi con la protezione di una barriera o di un kennel. Quando non notiamo segnali di insofferenza, possiamo provare un avvicinamento reale, ma rimando sempre pronti a intervenire in caso di necessità. Fondamentale è trasformare la casa in un ambiente a misura due quadrupedi:

  • Quattro ciotole (due per la pappa e due per l’acqua);
  • Tre o almeno due lettiere;
  • Due o più cucce;
  • Giochi sufficienti per entrambi;
  • Attenzioni equamente suddivise.

Se la fase di socializzazione avviene senza intoppi, se i gatti giocano o litigano non sarà un dubbio. Avremo la certezza che si vogliono bene e si rispettano. Quale migliore soddisfazione?

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