Gatto Balinese e Gatto Siamese: tutte le differenze

Sguardi magnetici e pellicce ipnotiche: come non innamorarsi del Gatto Balinese e del Gatto Siamese? Prima di adottarne uno dei due o entrambi è importante conoscerne le differenze e scoprire se il nostro stile di vita è compatibile con le loro esigenze e viceversa.

Nonostante siano molto simili fisicamente, ci sono delle diversità fra le due razze. Anche dal punto di vista caratteriale. Visto che l’adozione non è un gioco, ma una scelta che condiziona per la vita, è bene decidere responsabilmente. Miao non è un peluche da mettere in un angolo quando ci si stufa: dipende in tutto e per tutto da noi per la vita.

Fra gli esemplari felini, questi poi non sono solo bellissimi: hanno un’indole davvero particolare, che li rende perfetti quasi per tutti i bipedi. Se non ci credete, continuate a leggere e ne avrete la conferma!

Indice

Gatto Balinese e Gatto Siamese, le differenze
Le differenze estetiche delle due razze
Gatto Balinese e Gatto Siamese, due caratteri a confronto
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Gatto Balinese e Gatto Siamese, le differenze caratteriali

gatto siamese che è diverso dal balinese

Non è raro che i due esemplari vengano confusi. Gatto Balinese e Gatto Siamese hanno tanti punti in comune che distinguerli è davvero difficile. Ma per questo ci sono gli esperti, che ci spiegano quali sono le peculiarità che non possono farci sbagliare più.

Partiamo dalle origini, nel vero senso della parola. Il primo nasce nel 1920, ma viene riconosciuto ufficialmente quarantuno anni dopo. È il risultato del lavoro di Helen Smith e Marion Dorsey, che avevano come obiettivo proprio quello di avvicinarsi il più possibile alle caratteristiche estetiche del Gatto Siamese, ma con il pelo lungo.

Ed ecco che danno vita ha una serie di incroci con la razza principale ed altre con il mantello folto (una fra tutte l’Angora). Nonostante il nome, si tratta di un esemplare del Nord America. La scelta aveva a che fare solo con il conferimento di un’aria più esotica alla razza.

Il Gatto Siamese, invece, viene dall’Asia. Si pensa che sia originario del Siam, quella che oggi conosciamo come Thailandia, e si tratta di una delle razze di gatti domestici più antiche in assoluto. La sua fama era tale da essere il felino dei reali e delle famiglie nobili, per questo difficilmente veniva donato agli estranei.

La sua diffusione in Europa risale al 1800 e ha inizio dalla Gran Bretagna. Tuttavia, all’inizio, gli inglesi non lo hanno apprezzato subito. I più lo definivano un “gatto innaturale, da incubo”. Dopo le prime rimostranze, però, prese piede (o forse sarebbe meglio dire zampa).

Le differenze estetiche delle due razze

gatto balinese in cima a un albero

Nonostante le origini delle razze possano sembrare delle semplici curiosità, in realtà spiegano e introducono quelle che sono le peculiarità a livello estetico (non sono poi così poche, come potrebbe sembrare a un occhio inesperto).
La prima riguarda, è abbastanza ovvio, il mantello. Il Gatto Balinese e il Gatto Siamese si differenziano proprio per questo.

Il primo ne possiede uno setoso, sottile ma abbondante: è molto morbido al tatto ed è un vero piacere accarezzarlo. È semi-lungo sul corpo e lungo all’altezza dello stomaco, sulle spalle e sulla coda. Il secondo lo ha molto corto, luci, sottile e liscio, compatto. l mantello del Balinese è morbido e piacevole da accarezzare. Il sottopelo non è abbondante. Anche il colore presenta delle peculiarità che rendono diverse queste due razze di felini. Fra quelli ammessi dallo standard del Balinese ci sono:

  • Il crema;
  • L’avorio;
  • Il tigrato.

Il mantello di questo amico a quattro zampe è caratterizzato da point su coda, orecchie e zampe. Le tonalità in abbinamento sono diverse. La particolarità cromatica del Siamese, invece, sta proprio nel fatto che non ha un colore in sé. Ha ‘semplicemente’ una tonalità più scura sul volto (la caratteristica mascherina), sulle zampe e la coda e sulle orecchie. Le varietà riconosciute dallo standard di razza sono:

  • Chocolate point (cioccolato al latte);
  • Blu point;
  • Red point;
  • Lilac point; Seal point;
  • Cream point.

Il resto del corpo presenta delle differenze fra Gatto Balinese e Gatto Siamese negli arti. Sono forti e lunghi nel primo, nel secondo invece sono più lunghi quelli posteriori. Il capo è triangolare nel Balinese e meno allungato nel Siamese. Infine, il primo ha un’aspettativa di vita più lunga (dai 15 ai 20 anni) e il secondo si ferma a una media di 14.

Gatto Balinese e Gatto Siamese, due caratteri a confronto

gatto siamese che gioca

Il Gatto Balinese e il Gatto Siamese sono molto simili esteriormente, ma non così tanto a livello di indole. Il primo è attivo e molto amabile, ma anche monto indipendente. Instaura una sorta di imprinting con un membro della famiglia e resta un po’ più schivo con gli altri componenti. A tal proposito, è vero che il gatto si affeziona a una persona sola?

È fra le razze di gatti adatte per i bambini e non disdegna di certo la compagnia di altri animali. Se segue una corretta socializzazione è davvero un amico a quattro zampe fuori dal comune. Il Siamese, invece, ha un’indole più schiva e non è molto socievole con i cuccioli di uomo. Visto il suo carattere più tranquillo, è consigliabile a proprietari più in là con gli anni. Non lega nemmeno con gli estranei e preferisce rimanere nella comfort zone di quella che considera la sua famiglia.

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gatto balinese che riposa

Posta l’attenzione sulle differenze fra il Gatto Balinese e il Gatto Siamese, al di là delle evidenti somiglianze fisiche, molti si sono chiesti cosa accomuni davvero queste due razze di felini.

Quali sono le somiglianze fisiche?

La prima riguarda peso e taglia: entrambi si aggirano attorno ai 3,6 e i 5,4 chili e sono alti circa 30 centimetri (da adulti). Gli occhi sono di grandezza media, hanno la forma a mandorla e obbliqui in direzione del naso. Il colore è magnetico: un blu profondo che rapisce. Le orecchie appaiono grandi e a punta, hanno un’attaccatura bassa. Il tartufo è lungo e dritto, il collo sottile e affusolato, la cosa è appuntita e non di certo corta.

E quelle caratteriali

Entrambe le razze adorano essere coccolate e ricevere molte attenzioni. Quando le devono attirare, invece, vocalizzano, ma non sono per nulla fastidiosi: emettono un suono dolce e delicato. Il loro modo di porsi, e anche il linguaggio di questi gatti, è simile a quello dei cani. Anche la fedeltà che dimostrano al papà e alla mamma umani li ricorda.

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