Gatto nervoso, come fare ad accarezzarlo senza che reagisca male

Accarezzare un gatto nervoso può essere controproducente e innescare una brutta reazione; ecco cosa fare per toccare il micio in sicurezza

Quando si ha a che fare con un felino, è necessario prestare particolare attenzione, soprattutto se ancora il gatto non si conosce e vi state quindi cimentando al primo approccio. Accarezzare un gatto nervoso è un gesto davvero molto semplice da fare, ma se il gatto non è predisposto è possibile incorrere in un problema.

Per questo è necessario comprendere cosa è importante fare per evitare di cadere in errori che possono anche compromettere il rapporto con il gatto.

Perché il gatto non si lascia accarezzare?

Accarezzare un gatto nervoso può non essere un gesto semplice perché questi felini tendenzialmente tendono a nascondersi; spesso e volentieri il nervosismo è dettato dalla paura, sentimento che spiegherebbe perché il gatto tende a nascondersi. Pertanto, risulta necessario riconoscere e comprendere quali sono i segnali di un gatto che manifesta un sentimento di paura.

Quando si è in presenza di un gatto adulto pauroso risulta necessario fare una distinzione tra quello che è un gatto randagio e un gatto d’appartamento. Il gatto randagio, in quanto tale tende a mostrare più frequentemente i segnali della paura. Un gatto randagio, per essere addomesticato necessita di essere adottato entro le sette settimane di vita; superato questo periodo il gatto tenderà ad avere paura dell’uomo e scapperà ogni qualvolta qualcuno cercherà di prenderlo. Per quanto concerne invece i gatti d’appartamento le ragioni per cui si è in presenza di un gatto pauroso possono essere molteplici.

Atteggiamenti di paura che manifesta un gatto nervoso

Una volta appurato che esiste una differenza sostanziale tra gatto randagio e gatto d’appartamento, risulta importante comprendere i motivi; ecco quindi quali sono i motivi per cui un gatto d’appartamento mostra segnali di paura e non si lascia accarezzare. Tra le motivazioni principali risulta possibile elencare:

  • Mancanza di socializzazione o errata socializzazione durante le primissime settimane di vita; risulta quindi indispensabile fare in modo che il cucciolo di gatto sia correttamente educato a condividere la propria vita con gli uomini e con altri animali. Fare conoscere al cucciolo altri animali o altri gatti permetterà al piccolo di imparare a conoscere il mondo e a non avere timore; ogni qualvolta si presentano nuove persone o nuovi animali il piccolo tenderà ad essere sereno e a non avere paura
  • Genetica, questa influenza moltissimo il carattere e i comportamenti del gatto; questa genetica può anche dipendere dalla madre. Questa infatti può essere a sua volta randagia o avere un carattere molto duro con i cuccioli; questo atteggiamento della madre influenza moltissimo il carattere e gli atteggiamenti dei piccoli
  • Nuovo ambiente; spesso un trasferimento o un cambiamento di vita repentino possono provocare frustrazione e ansia nel gatto che tenderà quindi ad aver paura
  • Brutto ricordo o perfino traumatico; la paura in questo caso colpisce spesso i gatti che sono stati maltrattati o che hanno subito abusi. Generalmente i traumi subiti avvengono in tenera età, nello specifico, durante i primi mesi di vita. Quando invece l’episodio traumatico avviene in fase adulta il gatto non solo tenderà ad avere paura, ma anche ad assumere atteggiamenti aggressivi

Riuscire quindi a comprendere la causa che spinge un gatto ad avere paura è fondamentale per cercare di intervenire in maniera specifica. Atteggiamenti di paura devono essere necessariamente etichettati all’interno di un trauma specifico; solo così infatti sarà possibile intervenire in maniera efficace.

Cosa è possibile fare per tranquillizzare il gatto

Una volta appurato quali sono i motivi per cui risulta difficile accarezzare un gatto nervoso, è importante adesso comprendere cosa è possibile fare. Per riuscire a tranquillizzare un gatto, sarà necessario cercare di dare più spazio possibile al felino; se il gatto quindi si nasconde, innanzitutto, è consigliabile non obbligare il gatto ad uscire fuori.

Obbligarlo a fare qualcosa che non vuole, sortisce l’effetto contrario; il gatto infatti si sentirà frustrato e non riuscirà a comprendere da cosa è dettata tutta questa insistenza. Fate in modo quindi di concedergli uno spazio privato, nel quale il gatto può nascondersi ogni qualvolta ne sentirà il bisogno; inoltre, in aggiunta, concedete al gatto la possibilità di avere un altro spazio, dove mettere i suoi giochi e la sua lettiera.

In questo altro spazio, qualora fosse possibile, è consigliabile posizionare un tiragraffi e altri giochi; i giochi educativi sono in grado infatti di stimolare il gatto sia fisicamente che psicologicamente e mentalmente. Il felino tenderà a tranquillizzarsi e si farà accarezzare con più facilità.

Segnali di un gatto spaventato o nervoso

Appurato che accarezzare un gatto nervoso non è una cosa molto semplice, è importante comprendere quali sono i segnali che manifesta un gatto psicologicamente provato. Tra i segnali a cui bisogna prestare particolarmente attenzione, è possibile elencare:

  • Occhi molto aperti o spalancati
  • Il gatto tende a soffiare
  • Pelo dritto del collo
  • Orecchie appiattite e tendenti quindi verso il basso
  • Il gatto tende a nascondersi e a stare da solo
  • Pupille dilatate
  • Il gatto tende a stare tutto il tempo accovacciato

Fare il modo che sia il gatto ad avvicinarsi

Per riuscire ad accarezzare un gatto nervoso senza il rischio di farsi male o senza il rischio di innervosirlo, è importante comprendere una cosa; non è l’uomo che deve avvicinarsi verso il gatto, ma è il gatto che deve avvicinarsi all’uomo. Ciò significa che bisogna fare tutto ciò che è necessario per fare in modo di attirare l’attenzione del peloso.

Sedetevi quindi in una poltrona, magari dove si trova anche il gatto e cercate di attirare l’attenzione con un giocattolo o con del cibo. Sicuramente non sarà semplice e il gatto non verrà immediatamente verso di voi, ma nel giro di qualche giorno sarà possibile vedere la differenza. Il gatto, vedendovi tranquilli e con un oggetto in mano di suo interesse, si avvicinerà lentamente. Probabilmente ogni giorno si avvicinerà sempre di più, fino ad ottenere il risultato sperato.

Come accarezzare il gatto correttamente

Se avere finalmente capito che è possibile accarezzare un gatto nervoso e che quello stesso gatto vi sta dando l’opportunità di accarezzarlo, adesso risulta indispensabile capire come. Riuscire ad accarezzare un gatto nervoso nel modo giusto, fa sicuramente la differenza. Una volta quindi che il gatto si è avvicinato a voi, cercate di evitare di compiere movimenti bruschi; accarezzate quindi il gatto sotto il mento e sulla schiena.

Accarezzate in modo molto delicato e in direzione del pelo; risulta assolutamente vietato e controproducente accarezzare il gatto sulla pancia. La pancia, insieme alle zampe, è considerata una zona assolutamente vietata da accarezzare, soprattutto se si è in presenza di un gatto nervoso. Spesso si tende a credere che accarezzare la pancia sia piacevole per i gatti; ciò però non è così, soprattutto se il felino è un tipo che si accende subito. Interpreterà le vostre carezze come un chiaro segnale di volontà della sua sottomissione; ciò potrebbe quindi innescare una reazione esagerata e che potrebbe perfino causare infortuni.

Per qualsiasi altra informazione in merito o per eventuali dubbi è consigliabile che ci si rivolga al parere di un esperto; in questo caso sia il veterinario che il comportamentista possono fare la differenza e possono aiutarvi nella gestione del problema. Accarezzare un gatto nervoso non è semplice, ma sicuramente non impossibile; l’importante è riuscire a comportarsi in modo corretto ed evitare di attuare atteggiamenti che possono innervosire il felino.

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