Gatto con la lingua di fuori: cosa può significare?

Il gatto con la lingua di fuori può stare bene come male: saper riconoscere i segnali è fondamentale per intervenire in caso di necessità

Adottare un amico a quattro zampe vuol dire imparare a conoscerlo e a soddisfare i suoi bisogni. Con il corpo Micio dice tanto e un gatto con la lingua di fuori può stare sia bene che male. A dirlo sono i dettagli, i segnali collaterali e il contesto in cui ci si trova.

I motivi sono prevalentemente quattro, alcuni facili da intuire anche da chi non possiede un amico a quattro zampe e altri invece meno prevedibili e che possono sfuggire più facilmente. Inoltre è importante non commettere l’errore di pensare che il comportamento dell’uomo e quello del felino siano identici.

Indice

Gatto con la lingua di fuori per la felicità
Il gatto si gode il relax e il riposo
Gatto con la lingua di fuori per regolare la temperatura
Il gatto con la lingua di fuori ha fame
La sindrome della lingua pendente
Molte persone ci hanno chiesto anche

Gatto con la lingua di fuori per la felicità

gatto maine coon

Un gatto con la lingua di fuori potrebbe esprimere felicità, e fino a qui nulla di cui preoccuparsi. Uno dei principali motivi, infatti, è questo. Tirare fuori la lingua e respirare a pieni polmoni in situazioni dove le emozioni sono a mille corrisponde appunto ad una dimostrazione di felicità da parte del nostro amico a quattro zampe.

Per rendere più chiaro il concetto, basti pensare a quello che succede a noi bipedi quando incontriamo la persona di cui siamo innamorati: il cuore batte forte e a felicità è incontenibile. Ecco, nei felini avviene la stessa cosa e questo dimostra come non siano affatto distaccati e insensibili: si tratta di uno dei falsi miti sui gatti da sfatare una volta per tutte. Sono animali perfettamente in grado di affezionarsi e di dimostrarlo.

Il gatto si gode il relax e il riposo

gatto si lecca il muso

Un gatto con la lingua di fuori potrebbe trovarsi in una fase di profondo relax, succede quando si accuccia e si abbandona la riposo. Tutte le parti del corpo automaticamente si rilassano e lo fa anche la lingua. Il fatto che esca di fuori la lingua, per esempio, mentre dorme fa intuire che il quattro zampe è perfettamente a suo agio e si sta rilassando.

Gatto con la lingua di fuori per regolare la temperatura

gatto con occhi chiusi

I gatti usano la loro lingua come strumento termoregolatore e la tirano fuori in molte occasioni semplicemente per regolare la propria temperatura corporea. È qualcosa di assolutamente normale perché non sudano come facciamo noi esseri umani attraverso i pori della pelle e si servono delle ghiandole poste sotto i cuscinetti delle zampe e della lingua, appunto.

Grazie a questo meccanismo di termoregolazione il nostro amico a quattro zampe raggiunge spesso temperature molto alte rischiando di arrivare a livelli problematici. Tirando fuori la lingua non fa altro che disperdere questo calore all’esterno e al contempo inalare aria fresca, abbassando quindi la propria temperatura.

Questa è la motivazione più facilmente intuibile di tutte. Forse però non sai che respirare in questo modo (ansimare, per la precisione) serve anche a rinfrescare il felino, oltre che a farlo respirare. Mentre noi sudiamo per abbassare la temperatura corporea quando fa molto caldo, i gatti invece ansimano. Il meccanismo, perciò, è lo stesso ma prevede un metodo diverso!

Il gatto con la lingua di fuori ha fame

gatto bianco e miele

Proprio per questo motivo stanno con la lingua di fuori soprattutto in estate o dopo aver fatto attività fisica, ma non è solo una questione di temperatura: potrebbe trattarsi di un modo per esprimere la famosa acquolina in bocca quando ha fame.

Il gatto sbava quando vede il cibo o ne sente anche solo il profumino perché il suo corpo si prepara istintivamente ad accoglierlo nella bocca e, poi, a digerirlo. Esattamente come succede a noi umani corpo e mente si predispongono a godere di uno dei momenti più attesi della giornata.

La sindrome della lingua pendente

gatto che soffia

Tra le razze di gatti con il muso schiacciato, anche cononosciuti come brachicefali, è la conformazione fisica che non permette loro di respirare bene, si può sviluppare questa patologia che cerca di compensae i problemi delle vie aeree. È una condizione che si trova anche nei felini ormai in là con gli anni e la si riconosce perché possono anche arrivare a russare e a respirare con l’affanno.

Molte persone ci hanno chiesto anche

gatto con muso schiacciato

Chi decide di adottare un felino, non lo deve fare solo per ricevere coccole e compagnia. Si tratta di assumersi una responsabilità che dura per tutta la vita. I pet, infatti, dipendono in tutto e per tutto dall’accudimento umano. Un proprietario responsabile, quindi, deve prepararsi e sapere di cosa ha bisogno colui che considera un membro della famiglia a tutti gli effetti. Ecco allora che sorgono dubbi e incertezze. Inoltre, più si conoscono i felini, più si scoprono affascinanti e più aumenta il desiderio di saperne di più sul loro mondo.

Cosa si deve fare se il gatto respira male?

Se il gatto con la lingua di fuori ha problemi di respirazione è di fondamentale importanza che intervenga il veterinario di fiducia, l’unico che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza e che può avere un quadro clinico completo. Qualora le difficoltà fossero importanti, la tempestività potrebbe fare la differenza fra la vita e la morte e, spesso, correre nella clinica veterinaria più vicina è la strategia migliore.

Se respira male si può essere di fronte a un avvelenamento del gatto. In altri casi il gatto soffoca a causa dell’ingestione involontaria di un corpo estraneo oppure ha problemi respiratori. In tutti i casi è fondamentale non ricorrere al fai da te o al sentito dire, ma trovare l’assistenza migliore nel più breve tempo possibile.

Nei casi più gravi, e dopo l’individuazione di una diagnosi certa e corretta, è altamente probabile che lo specialista affianchi una terapia di supporto con corticosterodi ad azione antinfiammatoria, broncodilatatori e ossigeno per aiutare il nostro amico a quattro zampe a riprendersi prima e meglio.

Non va sottovalutato nemmeno l’aspetto psicologico: un gatto che respira male si spaventa, non sa come chiedere aiuto e teme di non farcela. Saper leggere il linguaggio dei gatti e contattare il veterinario quando si pensa che non stiano bene è una precisa responsabilità di un proprietario che prende l’adozione per quella che è: non solo coccole e carezze, ma anche accudimento a 360 gradi.

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