È vero che i gatti non hanno paura del buio?

Il benessere di Miao è prioritario e comprendere i suoi timori, per aiutarlo a star meglio, fondamentale. I gatti hanno paura del buio o è un falso mito?

Il benessere psicofisico del nostro amico a quattro zampe è un obiettivo che perseguiamo tutti i giorni e per tutto il tempo che abbiamo la fortuna di trascorrere insieme a lui.

La vista dei gatti è molto sviluppata, quindi questo timore non è poi così frequente, al contrario di quanto può succedere ai bambini e agli umani in generale.

Molti si fanno questa domanda, e molti rispondono no; ma non è impossibile che accada ed è bene sapere cosa fare. I gatti hanno paura del buio? È vero o no? In parte sì. Vediamo da cosa può dipendere.

Uno sguardo di insieme

gatto in penombra

I gatti hanno paura del buio, o perlomeno può succedere. Come accade a noi esseri umani, molto dipende dal carattere della nostra piccola palla di pelo e dalle esperienze pregresse che ha subito. Se, per esempio, decidiamo di adottare un gatto traumatizzato, è più facile che non ami passare la notte da solo.

La visione notturna o un ambiente buio in generale tendono a spaventare, anche perché si pensa che non si riescano a vedere possibili pericoli e minacce. I felini pensano proprio questo, e alcuni tendono ad avere ansia quando non hanno la situazione sotto controllo. Ciò non toglie il fatto che di notte, però, i gatti vedano molto meglio dell’uomo.

La vista di Micio

gatto intimorito

Nonostante una componente irrazionale che caratterizza anche i nostri amici a quattro zampe, e non solo noi bipedi, la natura è una grande alleata di Miao e gli permette di avere una marcia in più.

Quello che noi umani non siamo in grado di scorgere se non c’è un’illuminazione sufficientemente potente le nostre amate palle di pelo riescono a distinguerlo. I loro sensi, infatti, sono particolarmente sviluppati e li fanno essere una sorta di supereroi.

Il silenzio

gatto nero

I gatti hanno paura del buio? Molti si chiedono questo, e molti rispondono in modo sbagliato. C’è chi pensa che tutti i nostri amici a quattro zampe non temano mai l’oscurità, ma questo non è proprio corretto: alle volte può succedere ed è bene conoscere il linguaggio dei gatti e sapere riconoscere i segnali inequivocabili che ce ne danno conferma. Solo così possiamo correre in suo aiuto e fare qualcosa perché si senta protetto e non abbia più timore. A tal proposito, può tornare utile sapere come parlare al gatto per farlo sentire al sicuro.

La nostra piccola palla di pelo ha paura di trovarsi in un luogo buio, di ricevere minacce, di essere in balia di pericoli soprattutto se nella sua vita ha conosciuto la cattiveria umana e, più in generale, ha vissuto delle esperienze negative, che lo hanno scosso e traumatizzato.

Tutto poi, di notte, può essere amplificato ed essere più spaventoso di quanto in realtà non sia nella maggior parte dei casi. Questo è dovuto al fatto che il silenzio fa emergere anche i minimi rumori. Infatti, non ci sono i suoni del giorno che mitigano eventuali dettagli. Niente traffico, voci e tutto quello che durante le ore diurne ‘si sveglia’. Ogni ambiente, ogni contesto sono più silenziosi, e qualsiasi rumore che si sente può essere facilmente ricollegato a una possibile minaccia che si avvicina.

I segnali

gatto che guarda in alto

I felini possono temere il buio, ma non tutti. Alcuni lo temono, ma altri no. Alcuni diventano addirittura molto ansiosi se devono attraversare una stanza di notte. Quindi, può aumentare la loro irrequietezza. Un segno inequivocabile che conviene conoscere è la salivazione eccessiva.

A volte il nostro amico a quattro zampe tende anche a lamentarsi e a mostrare la sua paura con soffiate e piagnucolii. Più sappiamo leggere correttamente i segnali che manda, prima possiamo correre in suo soccorso e fargli capire che non ha nulla da temere e che ci siamo noi a proteggerlo da qualsiasi pericolo, reale o presunto che sia.

I gatti possono avere paura del buio, ma è bene approfondire alcuni concetti già parzialmente accennati. Indispensabile infatti è capire come funziona la vista dei gatti. Come abbiamo detto, i gatti vedono al buio molto meglio di noi comuni mortali, ma questo non vuol dire che non possano essere a disagio durante le ore notturne. Molte persone credono erroneamente che i gatti abbiano paura dell’oscurità solo perché non vedono bene, questa è l’unica ragione che non può incidere, a meno che il nostro amico a quattro zampe non sia cieco: sono altre le motivazioni che lo intimoriscono.

La vista dei gatti, infatti, possiede delle caratteristiche differenti da quelle dell’uomo. Una tra queste è il tapetum lucidum, che fa lo riflettere quando si trova al buio. Ovviamente, però, va sottolineato che se il gatto si trova completamente immerso nell’oscurità, anche per lui ci saranno delle difficoltà a scorgere determinati oggetti. A tal proposito, ecco perché gli occhi dei gatti brillano al buio.

Soluzioni e rimedi

sguardo del gatto

Se il proprio amico a quattro zampe avesse molta paura di trovarsi al buio e non riuscisse nemmeno ad andare in zone poco illuminate o cominciasse a latrare di notte, allora si deve trovare una soluzione. Prima di tutto è altamente consigliabile fargli sentire tutta la nostra vicinanza e il nostro amore. Un gatto che avverte un senso di protezione può acquistare maggiore sicurezza in se stesso e più velocemente.

I gatti possono avere paura del buio e per fortuna la tecnologia può venirci in soccorso. Il collare per felini luminoso al led, per esempio, può essere una soluzione molto valida. Permette al nostro adorato Miao di sentirsi più sicuro, grazie a una maggiore visuale, e a noi di non perderlo di vista se decidiamo di farlo scorrazzare in giardino dopo il tramonto, a patto però che venga messo in sicurezza.

In altri casi, si può lasciare una luce della casa accesa, e socchiudere la porta in modo che nella stanza dove si trova il felino, rimanga almeno un po’ di penombra. Se poi il problema persiste è bene sentire nuovamente il veterinario di fiducia o un etologo esperto. Il primo può avere un quadro completo e individuare eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere, per il secondo il comportamento di Micio non ha segreti.

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