Gatto delle sabbie, cuccioli: come si comportano e cosa fare

I cuccioli di gatto delle sabbie sono meravigliosi, hanno uno sviluppo piuttosto rapido e da adulti sono pronti a una vita solitaria nel cuore del deserto

Il gatto delle sabbie è una creatura affascinante e misteriosa ed è davvero raro avvistarne i cuccioli. Dipende dal suo habitat (quello desertico), ma anche dal fatto che si tratta di un felino davvero molto raro.

Purtroppo fino a poco tempo fa si considerava il Felis margarita – questo il suo nome scientifico – una specie quasi estinta, ma una nuova cucciolata nata nel Sahara marocchino e filmata dal naturalista francese Gregory Breton nel 2017 ha lasciato ben sperare.

Scopriamo meglio tutto quello che si sa sui cuccioli di gatto delle sabbie e quali sono le caratteristiche degli esemplari di questa specie, sia da piccoli che da adulti.

Indice

Cosa sapere sui cuccioli di gatto delle sabbie

cuccioli nascosti tra l'erba

Il gatto delle sabbie non è certamente un felino d’allevamento. Vive un’esistenza solitaria e selvatica, lontano da tutto e da tutti (persino dai propri simili): un animale indipendente e forte, che abita nel deserto e lì sopravvive cacciando piccole prede e accoppiandosi ciclicamente. Il periodo della riproduzione è l’unico in cui gli esemplari di questa specie si riuniscono – il calore delle femmine dura circa 6 giorni – e dopo di ciò nascono le cucciolate.

Ogni femmina di gatto delle sabbie partorisce da 2 a 4 cuccioli dopo un periodo di gestazione che dura in media 60 giorni. Questi adorabili piccoli pesano tra 40 e 80 grammi alla nascita e sono già in tutto e per tutto simili agli esemplari adulti. Anzi, a dirla tutta quando il gatto delle sabbie cresce continua a mantenere delle dimensioni piccine e sembra quasi un cucciolo!

I cuccioli di Felis margarita hanno uno sviluppo piuttosto rapido e già nei primi 5 mesi di vita raggiungono circa tre quarti delle dimensioni degli adulti. Hanno un bellissimo mantello color giallo sabbia o rossastro con delle macchie più o meno sbiadite che poi, a sviluppo completo, si scoloriscono lasciando il posto alle tipiche striature presenti su muso, zampe e coda.

Caratteristiche del gatto delle sabbie

gattino selvatico

Avvistare dei cuccioli di gatto delle sabbie è un evento talmente raro che, quando avviene, esperti e appassionati gridano quasi al miracolo. Ciò è dovuto al fatto che questa specie vive in un habitat proibitivo per gli umani, ma anche all’indole solitaria degli esemplari e a uno stile di vita piuttosto particolare.

Il gatto delle sabbie durante il giorno se ne sta rintanato in posti quasi impossibili da scovare (tane profonde, spesso “rubate” ad altri animali), mentre di notte esce allo scoperto per cacciare e nutrirsi. È considerato un carnivoro occasionale, cioè un animale che mangia ciò che trova senza prediligere in particolare un solo tipo di preda, e riesce a sopravvivere per lunghi periodi senza bere neanche un goccio d’acqua. Il gatto delle sabbie è un vero prodigio dell’evoluzione!

Se vi sembra ancora così strano che sia difficilissimo scovare un gatto delle sabbie e ammirarlo in tutto il suo splendore, sappiate che c’è un’altra caratteristica che per lui rappresenta un vero vantaggio evolutivo. Gli esemplari adulti sviluppano una folta peluria tra le dita delle zampe e per tale ragione non solo riescono a camminare e correre nella sabbia rovente senza scottarsi, ma praticamente non lasciano alcuna impronta. In questo modo per i potenziali predatori (tra cui anche l’uomo) è quasi impossibile rintracciarli tra le dune.

Il gatto delle sabbie è un felino domestico?

gattini delle sabbie

Abbiamo già detto che il gatto delle sabbie non è un felino d’allevamento e quindi, di conseguenza, non è da considerarsi alla stregua di un animale domestico. Basti rileggere le caratteristiche che abbiamo appena elencato per comprenderlo: questo particolare gatto è fatto per vivere esclusivamente nel deserto, ha un temperamento che si discosta da quello dei comuni gatti domestici e peculiarità fisiche che in quell’habitat sono vincenti, ma in un ambiente diverso potrebbero metterlo a rischio.

Senza contare che, poi, il gatto delle sabbie rientra tra le specie vietate, almeno in Italia. È così anche in altri Paesi del mondo, ma sappiate che la legislazione del nostro Paese è molto chiara e vieta la proprietà e la detenzione di specie animali selvatiche ed esotiche, considerate in gran parte potenzialmente pericolose. Purtroppo a fronte di molti Paesi del mondo che hanno vietato il possesso e la caccia del gatto delle sabbie, ce ne sono alcuni che li ritengono ancora accettabili e – come se non bastasse – gli esemplari di questa specie sono vittima dei bracconieri e di un commercio illegale ancora largamente diffuso.

Gatto delle sabbie cuccioli, molte persone ci hanno chiesto anche:

gattino che cammina

Quando si può togliere un gattino alla mamma?

È buona norma che un gattino non venga allontanato dalla sua mamma prima dei 60 giorni di vita, fatto importante per garantirgli una sana crescita psico-emotiva oltre che fisica. Per tutti i gattini il cosiddetto svezzamento dovrebbe avvenire in modo naturale, mai precoce, rispettando i loro tempi di crescita.

Quando si possono toccare i cuccioli di gatto?

Avrete certamente sentito dire che è assolutamente vietato toccare con le mani dei cuccioli di gatto appena nati, perché altrimenti la mamma non li vorrà più e li lascerà morire. Per spiegarlo meglio, è vero che questa è una possibilità per una questione di “odore”, senso che i gatti utilizzano in modo molto diverso rispetto al nostro. L’olfatto è un modo per riconoscersi e comunicare e noi in questo caso saremmo solo un’interferenza sgradita tra mamma e gattini. Al netto di ciò, però, sappiate che generalmente i gattini si possono toccare verso i 10 giorni di vita, quando cominciano ad aprire gli occhi.

Perché la mamma gatta lecca i cuccioli?

Mamma gatta lecca i suoi piccoli perché sin da subito si preoccupa di ripulirli per bene dalla placenta e dai residui del parto, che inevitabilmente restano attaccati al pelo. Leccare è anche un modo per creare un legame, oltre che per eliminare dai corpicini tutti quegli odori che potrebbero attirare potenziali predatori.

Quanti gatti sopravvivono in una cucciolata?

Un gattino può non sopravvivere alla nascita per diverse ragioni, molte delle quali essenzialmente legate alla salute del piccolo stesso e della sua mamma. Le gatte in media partoriscono 3-5 gattini, ma non è da escludere che possano dare alla luce cucciolate più numerose.

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