Gatto delle sabbie domestico, esiste davvero?

Le sue dimensioni sono quelle di un comune felino domestico, ma il gatto delle sabbie è tutt'altro che un animale da compagnia da tenere in casa

Il gatto delle sabbie è un animale meraviglioso ma non è possibile possederne uno perché non è domestico. Nonostante abbia le dimensioni dei “normali” gatti a cui siamo abituati, il suo habitat non è certamente la casa.

Questo particolare felino vive nelle aree desertiche, come si evince dal suo nome, e anche per tale ragione sono molto rari i suoi avvistamenti. La sua è una vita solitaria e no, non cerca affatto il contatto con le persone.

Ma scopriamo di più sul gatto delle sabbie, un animale selvatico e non domestico che ha rischiato di scomparire per via dell’attività umana.

Indice

Il gatto delle sabbie non è un animale domestico

gatto delle sabbie

Sebbene abbia le dimensioni di un comune felino domestico, il gatto delle sabbie è un animale selvatico che vive in habitat aridi e davvero molto difficili. Un vero e proprio survivor, in grado di resistere per lunghi periodi senza bere acqua e che conduce una vita solitaria, lontano persino dai propri simili.

In Europa e in quasi tutto il mondo è illegale possedere un esemplare di Felis Margarita – questo il suo nome scientifico -, fatta eccezione per Texas, Florida, Nevada e North Carolina che sono gli unici luoghi del mondo in cui è possibile averne uno in casa. Il gatto delle sabbie è una specie particolare e anche molto affascinante ed è per tale ragione che, purtroppo, è tra le principali vittime del bracconaggio. Attualmente non siamo in grado di definire il numero esatto di esemplari esistenti ma, stando alle informazioni disponibili, la IUCN – Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha inserito la specie tra quelle minacciate di estinzione.

Dove si trova il gatto delle sabbie

gatto che cammina nel deserto

Il gatto delle sabbie vive negli habitat desertici di Africa settentrionale (Sahara), penisola arabica e in alcune aree asiatiche. Il primo esemplare è stato osservato e descritto dallo scienziato Victor Loche nel 1858 e da quel momento ne sono state identificate sei sottospecie: Felis margarita Loche (Nordafrica), Felis margarita airensis Pocock (Niger), Felis margarita harrisoni Hemmer, Grubb e Groves (penisola arabica), Felis margarita meinertzhageni Pocock (Sahara), Felis margarita scheffeli Hemmer, (Pakistan) e Felis margarita thinobia Ognev (Mar Caspio, Iran, Turkmenistan).

Un gatto selvatico e solitario

gatto che si nasconde

Non è difficile comprendere perché il gatto delle sabbie non può essere un felino domestico. Innanzitutto dobbiamo comprendere il suo habitat tipico, per il quale si è evoluto nel tempo diventando l’incredibile survivor che oggi conosciamo. Vivendo nelle aree desertiche, dove acqua e vegetazione si trovano in quantità estremamente ridotte, il gatto delle sabbie si è adattato per sopravvivere a condizioni ambientali e climatiche a dir poco proibitive.

Il suo mantello è il primo segnale di tutto questo: folto e fitto, color giallo-sabbia e con striature che variano dal nero al rossastro. Il suo corpo piccolo e agile ma anche muscoloso con questa “protezione” di pelo è perfetto per vivere nel deserto: il gatto delle sabbie riesce a resistere senza problemi ai grandi sbalzi di temperatura di questo habitat, dove di giorno si raggiungono mediamente i 50°C e la notte si scende sotto lo zero.

In più il pelo cresce fitto anche tra le dita e i cuscinetti, caratteristica che gli consente non solo di non lasciare impronte sulla sabbia – diventando così irrintracciabile per i predatori – ma anche di non bruciarsi e di mantenere integri i suoi arti. Come abbiamo già detto, il gatto delle sabbie è capace di resistere per molti giorni senza bere acqua, nutrendosi delle piccole prede che riesce a trovare – per questo è definito carnivoro occasionale – e vive essenzialmente passando da una tana all’altra. Tutto questo rigorosamente da solo: gli esemplari di questa specie si incontrano durante la stagione dell’accoppiamento, per poi proseguire la propria vita in solitaria.

Gatto delle sabbie domestico, molte persone ci hanno chiesto anche:

gatto color giallo sabbia

Che animale è il Caracal?

Il Caracal è uno dei felini selvatici africani più belli e affascinanti, nonché il più grande e pesante. Vive negli habitat desertici proprio come il gatto delle sabbie e un esemplare maschio può arrivare a un peso di ben 20 kg. In effetti ha molto in comune con il piccolo Felis margarita: vive essenzialmente da solo e incontra i suoi simili soltanto per l’accoppiamento, possiede un udito super sviluppato ed è un abilissimo cacciatore.

Le sue prede, però, non si limitano a serpenti, lucertole o roditori come nel caso del gatto delle sabbie. Questo grande felino dalle orecchie a ciuffi scuri – chiamato anche “lince africana” – caccia anche antilopi e persino scimmie.

Quali sono i benefici di avere un gatto in casa?

Chiunque accudisca un gatto potrebbe elencarvi una lunghissima serie di benefici e vantaggi, a cominciare dal fatto che un Micio in casa è una fonte inesauribile di gioia e amore. Non è vero che i gatti sono animali incapaci di provare emozioni o affetto, anzi si legano moltissimo alle persone che si prendono cura di loro e diventano molto protettivi, specialmente nei confronti dei bambini o di coloro che considerano più vulnerabili.

È vero che un gatto è tendenzialmente indipendente e non sempre ama l’eccesso di smancerie o coccole, ma è semplicemente una questione di temperamento. Può piacere o meno, ma nulla hanno da invidiare a cani o altri animali domestici. La scienza si è interessata parecchio alla convivenza uomo-gatto e agli effetti della stessa e ha confermato che la presenza di un piccolo felino domestico riesce ad alleviare tensioni e stress come poche altre cose al mondo.

Se dobbiamo concentrarci su qualcosa di più “pratico”, senza dubbio avere un gatto è un vantaggio perché si occupa da sé della gran parte delle proprie esigenze: si pulisce da solo e regolarmente (anche se è bene spazzolarlo, specialmente se è a pelo lungo), non ha bisogno della passeggiata per fare i bisognini e basta una lettiera a lui adatta e tendenzialmente è un animale più resistente, anche dal punto di vista della salute.

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