Gatto fa un agguato improvviso a cane, gioco o lotta? (VIDEO)
Un gatto fa un agguato improvviso a un cane e non si capisce se sia gioco o litigio. Qual è la linea sottile fra divertimento e lotta? Scopriamolo!
In un primo momento sono comodamente accoccolati sul letto, uno accanto all’altro, nella pace degli angeli. Questa è quella che si chiama “la quiete prima della tempesta”, e si è verificata con un gatto che fa un agguato improvviso a un cane. Un’escalation da godersi sino alla fine, perché nulla è come appare.
In un secondo momento, improvvisamente, infatti, un pacifico Miao scatta e attacca Fido. All’inizio sembra una lotta all’ultimo sangue e pare che quello più grosso dei due non abbia scampo rispetto alle tattiche belliche del più piccolo. Poi però accade qualcosa.
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In verità il gatto che fa un agguato improvviso al cane sta condividendo uno dei momenti di gioco che caratterizzano le giornate insieme. Sembra un litigio, ma non lo è: è un modo di interagire e di divertirsi insieme.
Perché fra pet di specie diverse è questione di fiducia, se questa viene conquistata è amore per la vita e il rapporto è fra i più stabili e duraturi mai visti. Perché loro non fanno caso alle differenze, ma si concentrano sui punti in comune che li uniscono.
E quello che unisce questi amici a quattro zampe è un legame sincero, in cui si possono permettere di non trattenersi ed essere quello che sono: senza sovrastrutture o paure.
La spontaneità degli animali dovrebbe essere presa a esempio da noi esseri umani, che spesso non ci concediamo la possibilità di ricevere e donare affetto per ostacoli non così importanti o sostanziali.
Questa paura i pet non ce l’hanno. Si mostrano restii soltanto quando hanno paura, qualcosa si dimostra una minaccia. Succede quando, attraverso odori e avvicinamenti mirati, pensano che non ci si possa fidare.
Tuttavia, in caso contrario, sono pronti a donarsi completamente a dimostrare amore e riconoscenza incondizionati. Ad aiutare, giocare, condividere e soffrire insieme. Sono un sostegno non solo per chi li adotta, ma per tutti i membri della famiglia, quadrupedi compresi.
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