Il gatto può mangiare la torta pasqualina?

Quando organizziamo pranzi e cene ci chiediamo se il gatto può mangiare determinati pietanze, in questo caso si parla della torta pasqualina

Il gatto può mangiare la torta pasqualina? Ogni occasione è buona per festeggiare e stare in compagnia dei nostri affetti più cari, bipedi e quadrupedi che siano. Questo è un periodo di festa e, in quanto tale, è inevitabile che le famiglie si riuniscano per seguire le tradizioni, ma soprattutto per stare in allegria.
A Pasqua si consumano piatti tipici, ma cosa succede se il nostro amico a quattro zampe agguanta qualche dolce? Partendo dal presupposto che dovrebbe vivere con delle sane e radicate abitudini, e una di queste riguarda proprio l’alimentazione, dovrebbe mangiare solo ed esclusivamente quello che trova nella ciotola.
Succede che voglia assaggiare un pezzetto dal nostro piatto e non c’è niente di male, ma facciamo sempre attenzione agli ingredienti contenuti nelle pietanze. Pet e umani reagiscono in modo diverso a determinati alimenti. La torta pasqualina per quanto gustosa non è l’ideale per Miao. Ecco perché.

Indice

Il mio gatto ha mangiato un dolce, cosa succede
Il gatto ha mangiato la torta pasqualina, cosa fare
Qual è l’alimentazione ideale per il gatto
Molte persone ci hanno chiesto anche

Il mio gatto ha mangiato la torta pasqualina, cosa succede

come preparare la torta pasqualina al gatto

Il gatto può mangiare la torta pasqualina? Chiariamo che si tratta di un piatto tipico della tradizione italiana, originario della Liguria ma ormai diffuso in tutto lo Stivale. Non sono tutti a conoscere questa succulenta torta salata (dolce in alcune varianti), ma a Pasqua per molte famiglie è immancabile sulle tavole imbandite. Si prepara con la pasta brisée e un ripieno di ricotta, bietole e uova.

Inebriato dai profumini che aleggiano in casa, Micio potrebbe chiedercene un pezzettino guardandoci con quegli occhioni a cui non riusciamo proprio a dire di “no”. Ma è giusto dargliela? Sì e no.
Tecnicamente ogni amico a quattro zampe non dovrebbe mangiare abitualmente i nostri scarti o piatti pensati per gli umani che spesso sono troppo conditi, salati (o dolci) e contenenti sostanze che potrebbero fargli male.

Nel caso della torta pasqualina, il gatto ne può mangiare un piccolissimo pezzo, ma è importante che non diventi un’abitudine. Sebbene la ricetta sia piuttosto semplice, parliamo di un piatto che prevede l’utilizzo di ingredienti come la cipolla e l’aglio, che sono fra gli alimenti tossici per i gatti. O ancora il burro, che è molto grasso. Inoltre il lievito contenuto nella pasta brisée che non è esattamente indicato per i nostri amici a quattro zampe, visto che può provocare gonfiore e flatulenza.

Questo piatto prevede anche l’utilizzo del sale e del pepe, che non sono necessari nell’alimentazione di un pet. Ricotta e bietole, invece, non rappresenterebbero un problema, almeno in teoria, così come le uova: L’importante è che siano ben cotte.

Il gatto ha mangiato la torta pasqualina, cosa fare

gatta sta male

Tenere i nostri amici a quattro zampe lontani dalla tavola imbandita o dalla cucina piena di pentole e piatti pronti per l’arrivo degli ospiti non è facile. Attirati dai profumi, non riescono a fare a meno di avvicinarsi alla nostra sedia per implorarci di fargli assaggiare un bocconcino delle nostre prelibatezze.

Da proprietari responsabili, però, non dovremmo cedere a priori a queste richieste. La salute di Miao deve sempre avere la priorità su tutto e negargli un pezzettino di qualcosa che è potenzialmente dannosa, in realtà, talvolta non è una crudeltà ma un vero e proprio atto di affetto e di attenzione.

Premesso che il gatto non può mangiare la torta pasqualina e altri cibi tipicamente pasquali come la colomba, cosa dobbiamo fare se ce ne “ruba” un pezzetto da sotto al naso? Ovviamente non è il caso di andare nel panico e bisogna cercare piuttosto di monitorare la situazione nelle ore successive all’ingestione.

Facciamo attenzione a ogni minimo cambiamento nel suo comportamento ed eventualmente all‘insorgere di sintomi che prima non c’erano. Se notiamo diarrea nel gatto o episodi di vomito, se il felino è debole e letargico, inappetente potrebbe avere una reazione allergica. In casi del genere con molta probabilità quel che ha mangiato gli ha fatto male

Può sembrare eccessivo parlare di avvelenamento del gatto ma con alcuni tipi di ingredienti in realtà emergono sintomi che sono affini a questa parola. Ricordiamo che i felini hanno un organismo diverso dal nostro, non digeriscono tutti i cibi indistintamente come la gran parte di noi umani e alcune sostanze possono fare loro del male. Se abbiamo dubbi e incertezze, prima di concedere al cane qualunque tipo di assaggino consultiamo il nostro veterinario di fiducia e chiediamogli il nulla osta.

Qual è l’alimentazione ideale per il gatto

gatto che salta

Quando si parla di dieta ci sono delle regole base da seguire, indipendentemente dal fatto che si opti per un’alimentazione naturale del gatto o una industriale. Indispensabile è che Miao assuma tutti i nutrienti di cui ha bisogno: in primis proteine, seguite da minerali, vitamine e fibre. Il tutto deve essere sano e bilanciato.

La dieta varia in base all’età del pet, allo stile di vita e alle condizioni di salute. Soprattutto se siamo alla prima esperienza, è bene non ricorrere al fai da te o al sentito dire, ma affidarsi alle indicazioni dello specialista in nutrizione. Anche qualsiasi cambiamento e nuova introduzione vanno concordati con lui.

Molte persone ci hanno chiesto anche

gatto beve latte

Chi decide di adottare un gatto, non lo deve fare solo per ricevere coccole e compagnia. Si tratta di assumersi una responsabilità che dura “finché morte non ci separi”. I pet, infatti, dipendono in tutto e per tutto dall’accudimento umano. Un proprietario responsabile, quindi, deve prepararsi e sapere di cosa ha bisogno colui che considera un membro della famiglia a tutti gli effetti. Ecco allora che sorgono dubbi e incertezze. Inoltre, più si conoscono i felini, più si scoprono affascinanti e più aumenta il desiderio di saperne di più sul loro mondo.

Come posso cucinare una torta pasqualina per il cane

Come abbiamo detto in precedenza, il gatto può mangiare o meno la torta pasqualina, e qualsiasi altro alimento, a seconda di quello che contiene. Ecco allora che, se abbiamo il benestare del veterinario, possiamo preparare un piatto pasquale ad hoc per Micio. Prima di tutto vanno scelti con cura gli ingredienti:

  • Un rotolo di pasta brisée senza sale;
  • 200 di ricotta magra;
  • 200 g di bietole cotte;
  • Due uova;
  • 50 di parmigiano grattugiato;
  • Un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.

Una volta reperito tutto il necessario, iniziamo preriscaldando il forno a 180°. Intanto sbollentiamo le bietole per circa cinque minuti, scoliamole e priviamole dell’acqua in eccesso. Dopodiché, in una ciotola mescoliamo la ricotta, le bietole, le uova sode, il parmigiano e l’olio.

Foderiamo una teglia con la pasta brisée e bucherelliamola con una forchetta per farla ‘drenare”. Versiamo il composto di ricotta e ripieghiamo i bordi all’interno. Mettiamo la torta in forno per circa mezz’ora o fino a quando non la vediamo dorata. Prima di farla mangiare a Micio, aspettiamo che sia fredda.

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