Mantova, il gatto viene prima adottato e poi abbandonato, scoppia la polemica
La donna accusata dell'abbandono si difende reputando il tutto "una nuova soluzione abitativa", le associazioni protestano
Come può un essere umano essere tanto insensibile? Trovare scuse su scuse, nomi su nomi pur di non ammettere di aver commesso un abbandono, perché di questo si tratta. La vicenda che ha luogo a Mantova ha dell’assurdo, se non del grottesco. Un gatto nato in cattività conosce la felicità circa 3 anni fa, quando trova finalmente casa. Quella gioia apparente rimane tale, perché ad oggi, una casa il micio non ce l’ha più.
Parleremo volentieri di abbandono, ma le parole utilizzate per tale azione sono ben altre: “una nuova soluzione abitativa”; per il piccolo gatto che conosciamo col nome di Leo non sembra esserci giustizia. Un’associazione in particolare che si occupa proprio di difesa ed adozioni dei gatti locali, è intenzionata a portare avanti la battaglia per diritti di Leo. Un giudice è stato chiamato a giudicare i fatti e le controversie.
Tuttavia ciò non porta a conclusioni positive, visto che il giurato stesso ha dato ragione alla donna autrice del terribile gesto, definito semplicemente “una nuova soluzione abitativa” per il gatto. Leo vive in uno spazio verde, con altri simili, esposto alle intemperie e alla solitudine. Una creatura che per la maggior parte della sua vita ha vissuto in casa, circondato da un presunto amore e dalle attenzioni della proprietaria.
I paradossi e gli aspetti bizzarri della vicenda non sono finiti qui. Oltre al danno non abbiamo una singola beffa, ma una duplice; la donna accusata dell’abbandono è in realtà una ex volontaria dell’associazione prima citata; ecco, in quanto tale la donna ha ancora le chiavi dell’edificio e volendo avrebbe potuto lasciare l’indesiderato Leo proprio lì, invece che “parcheggiarlo” in un luogo qualsiasi nella città di Mantova.
Le parole del giudice sono definitive e il caso è in archiviazione ma l’associazione animalista non si arrende e intende portare avanti questa battaglia. Ovviamente la speranza in un futuro migliore per Leo è tanta, ma ancora una volta assistiamo ad una giustizia/non giustizia disarmante, che colpisce e ferisce noi quanto i nostri amici a 4 zampe.
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