Clamidia nei gattini

La clamidia è una brutta malattia respiratoria che affligge i gatti e in particolar modo i gattini. Ecco cosa c'è da sapere.

La clamidiosi è un’infezione respiratoria causata da un batterio intracellulare (Chlamydophila felis) che nei gatti causa la congiuntivite. È particolarmente diffusa e piuttosto pericolosa per i gattini, perché può causare loro l’insorgere della polmonite. Vediamo allora tutto quello che c’è da sapere sulla clamidia nei gattini.

gattino malato

Sintomi

Il periodo di incubazione della clamidia nei gattini e nei gatti varia tra 3 e 10 giorni. La congiuntivite è il segno clinico principale e si presenta come una secrezione eccessiva dall’occhio dovuta a infiammazione della congiuntiva, la membrana che ricopre l’interno della palpebra. Gli occhi lacrimano copiosamente; man mano che l’infezione si sviluppa, la congiuntiva si arrossa e si gonfia e la secrezione si fa più densa. Potrebbe cominciare da un solo occhio ma si diffonde rapidamente anche all’altro.

Altri sintomi come febbre, inappetenza, problemi respiratori, secrezioni nasali e starnuti possono manifestarsi parallelamente alla congiuntivite. Alcuni gatti sono asintomatici, ma possono comunque infettare altri animali.

gattino con congiuntivite

Trasmissione

La trasmissione della clamidia nei gattini è prevalentemente diretta, tramite contatto con secrezioni nasali e oculari di un gatto infetto. I gattini possono anche contrarre l’infezione alla nascita.

La trasmissione indiretta è improbabile, poiché il Chlamydophila felis non sopravvive bene nell’ambiente, ma comunque possibile tramite contatto con ciotole di cibo, lettini, lettiere e anche le mani del proprietario del gatto. È sempre il caso di fare attenzione a lavarsi e disinfettarsi le mani quando ci si sta prendendo cura di un gatto infetto da clamidia, perché il rischio di contagio ad altri animali è molto alto.

I gattini tra i 5 e i 9 mesi sono particolarmente a rischio, specie se esposti ad ambienti sovraffollati e stressanti come quello di un gattile.

gattino malato

Diagnosi e trattamento

La sola osservazione dei sintomi produce solo una diagnosi approssimativa di clamidia nei gattini: per una più precisa sono necessari test approfonditi (come un tamponamento congiuntivale) perché diversi agenti patogeni possono rendersi responsabili degli stessi segni clinici.

La somministrazione di antibiotici tramite collirio (generalmente tetraciclina o doxiciclina) o per via orale rappresentano il trattamento più efficace e comune per combattere la clamidiosi. Parallelamente alla terapia farmacologica è necessario isolare il gattino malato dagli altri animali di casa e accudirlo assicurandosi che rimanga idratato e segua una dieta adeguata; fate attenzione anche a rimuovergli le secrezioni dagli occhi con un panno caldo e umido. Come già detto, il C. felis non rimane attivo a lungo nell’ambiente, ma è il caso di disinfettare accuratamente la casa per evitare il rischio di contagio.

Per prevenire l’insorgere dell’infezione è disponibile un vaccino contro la clamidia. Assicuratevi di far vaccinare il vostro gatto se si reca spesso all’esterno.

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