Educare il gatto: tutte le cose da non fare per evitare comportamenti sbagliati

Quando si decide di prendere un felino è importante come educare il gatto; cose da non fare e cose da fare possono fare la differenza

Quando si decide di prendere un felino, risulta indispensabile educare il gatto; cose da non fare sono all’ordine del giorno e spesso non ci si rende nemmeno conto degli errori che si commettono, durante la fase di insegnamento.

Prendere un cucciolo richiedere parecchia responsabilità e parecchia pazienza, soprattutto perché i cuccioli sono parecchio irrequieti. Avere la compagnia di un peloso è una di quelle cose che donano parecchie gioie, ma solo se si impartisce una buona educazione. In caso contrario le gioie sono seguite a loro volta da diverse problematicità che possono compromettere la buona convivenza.

Dove si sbaglia durante la fase di addestramento?

Quando si decide di prendere un animale da compagnia, bisogna prima pensare a come educare il gatto; cose da non fare e cose da fare sono alla base dell’insegnamento e della gestione del gatto. Spesso però si tende a sbagliare, pur restando convinti di fare la cosa più giusta. Un esempio banale ma funzionale potrebbe far comprendere quali sono gli errori più comuni durante la fase educativa.

Spesso sicuramente ci si è ritrovati a rimproverare il gatto che sale sul tavolo o sul davanzale di una finestra aperta; questo tipo di rimprovero non risulta per nulla funzionale. Il gatto infatti si sentirà comunque gratificato perché il padrone ha concentrato le sue attenzioni su di lui; il rimprovero quindi non viene visto dal gatto come un effettivo rimprovero, ma come una forma di attenzione nei suoi riguardi. La cosa migliore da fare con i gatti è quella quindi di ignorare ogni forma di comportamento errato e premiare invece i comportamenti corretti.

Atteggiamento positivo, chiave per una buona educazione

Appurato che non risulta facile educare il gatto; cose da non fare e cose da fare sono quindi leggermente difficili da comprendere. I gatti infatti sono totalmente opposti rispetto ai cani; mentre un determinato atteggiamento può essere funzionale per il cane, lo stesso atteggiamento può essere controproducente per il gatto. Mantenere un atteggiamento positivo è fondamentale per riuscire ad educare un gatto correttamente.

Cercate in ogni caso di evitare di essere eccessivamente pressanti o eccessivamente vicini al felino; per farvi ascoltare è preferibile che chiamate il gatto mantenendo una discreta distanza. Attirate quindi l’attenzione del gatto e non appena si avvicina a voi, somministrategli uno snack. Ripetete questo esercizio più volte, aumentando sempre di più la distanza; somministrate quindi il rinforzo positivo ogni volta che il gatto si comporta correttamente.

Questo è solo l’inizio per impartire una buona educazione; da adesso in poi sarà possibile impartire diversi insegnamenti, anche più difficili. Ad esempio, risulterà più semplice riuscire a tagliare le unghie del gatto senza che questi mostri segni di aggressività o irritazione. Date quindi al peloso una ricompensa ogni qualvolta questo vi porge la zampa per farsi tagliare le unghie. È importante che per ricompensare il peloso, si utilizzano dei cibi che piacciono particolarmente al gatto, in modo tale da attirare sempre la sua attenzione.

Prepararsi all’arrivo del gatto in casa

Quando si decide di adottare un amico a quattro zampe, come già accennato, si deve anche pensare a come educare il gatto; cose da non fare e cose da fare sono quindi indispensabili per capire dove si sta sbagliando e dove invece ci si sta comportando correttamente. È bene però sottolineare che una corretta educazione dipenda anche da come ci si prepara all’arrivo del nuovo membro della famiglia. Quando si ha un gattino in casa, innanzitutto la prima cosa da fare è comprare tutto l’occorrente, come il cibo, la lettiera; o ancora il trespolo e il tiragraffi che affila le unghie del gatto. Questi sono indispensabili per fare in modo che il gatto possa sentirsi a proprio agio; l’educazione corretta dipende anche da come decidete di gestire il peloso.

Risulta quindi indispensabile preparare la casa all’arrivo del cucciolo; avere e mantenere un ambiente pulito è indispensabile per fare in modo che tutti possano vivere serenamente. I gatti sono animali molto puliti e non riescono a vivere serenamente in un ambiente sporco; inoltre gli stessi gatti si sentiranno legittimati a contribuire a sporcare l’ambiente. È altrettanto importante cercare di assegnare uno spazio interamente per la privacy del gatto, in modo tale che questo abbia la possibilità di isolarsi, ogni volta che lo reputa necessario. Inoltre, i cuccioli necessitano di vivere in un ambiente ben riscaldato perché i gatti, soprattutto quando sono piccoli soffrono particolarmente il freddo. Se per la prima volta siete alle prese con un cucciolo di gatto, è necessario fare in modo che il gatto si senta a proprio agio.

Gli accessori per il gatto


Gli accessori risultano quindi indispensabili per il gatto e per fare in modo che possa vivere bene; è consigliabile acquistare due ciotole, una per il cibo e una per l’acqua, in modo tale da permettere al gatto di avere sempre la possibilità di bere.
In caso di cucciolo di gatto cosa serve è determinante. Altre cose necessarie, infatti, come già accennato, sono una lettiera abbastanza grande, secondo le dimensioni del gatto con della sabbia di alta qualità che riesce ad essere più igienica; in particolare è preferibile che la sabbia sia di tipo assorbente. L’assorbenza è indispensabile per evitare che possiate trovare urina sui tappeti.

I gatti infatti tendono ad urina e a compiere tutti i bisogni fisiologici su una superficie assorbente come il tappeto. Altre cose che sicuramente risulterebbero utili sono un trasportino per le uscite e una cuccia con coperta.
L’acquisto di giocattoli e pupazzi potrebbe rendere il gatto più felice e lo renderebbero meno incline alla noia. Gli accessori inoltre possono anche aumentare, in base alle esigenze del gatto.

Cosa non si deve fare per non sbagliare?

Quando si prende un gattino è importante comprendere che ci sono cose che non devono essere fatte; ad esempio la prima cosa in assoluto che si deve comprendere è che un gatto non è un cane, quindi i comportamenti non sono uguali.
È inutile quindi aspettarsi che il gatto si comporti come un cane, perché non sarà così. I gatti sono molto più indipendenti dei cani, non richiedono coccole e non fanno il riporto; amano moltissimo stare da soli e gestire la loro giornata esattamente come vogliono.

Inoltre non sono inclini a restare troppo a lungo in braccio o a dormire con il padrone, anzi è solito vedere che a tali atteggiamenti, rispondono manifestando insofferenza.
Tra le cose da non fare, quella che è di fondamentale importanza riguarda il rimprovero; se il gatto si arrampica sul tavolo o sull’armadio, risulta bastevole dire “No” con tono deciso. L’uso della violenza o l’uso delle grida è totalmente sconsigliato e controproducente.

Cosa fare per fare in modo che il gatto utilizzi la lettiera

Per educare il gatto, cose da non fare e da fare sono a volte di difficile comprensione. Tra le cose che il gatto deve necessariamente imparare c’è l’utilizzo della lettiera. Addestrare un gatto alla lettiera può non essere semplice, ma costanza e pazienza possono essere determinanti per la risoluzione del problema. Ecco quindi cosa fare per fare in modo che il gatto impari a fare i propri bisogni nella lettiera e non in giro per casa. Per prima cosa risulta necessario comprare una lettiera piuttosto grande. Tra le prime cause del fatto che il gatto faccia i bisogni per casa rientra la grandezza della lettiera stessa. Inoltre, se il gatto deve ancora fisicamente crescere è normale che la lettiera possa sembrargli piccola. Più spazio hanno a disposizione i gatti per fare i bisogni, più questi si sentiranno a loro agio e non avranno grosse difficoltà.

La privacy inoltre è indispensabile per i gatti per alcuni addirittura è proprio una prerogativa; esistono delle lettiere scoperte e quelle coperte, ma la scelta spetta solo ed esclusivamente al gatto. Alcuni possono provare imbarazzo al pensiero di dover effettuare i propri bisogni mentre lo guardano tutti; altri invece possono sentirsi soffocati e angustiati dal fatto di dover entrare all’interno di uno spazio chiuso. La scelta quindi della lettiera perfetta dipende solo ed esclusivamente dal vostro gatto; se si è sfortunati sarà necessario comprare due lettiere per fare in modo che il gatto possa sentirsi a proprio agio durante l’atto dei bisogni.

Ulteriori consigli da seguire

Ulteriore consiglio ma non meno importante deve essere assolutamente dato per quanto concerne la posizione in cui mettere la lettiera. La posizione della lettiera è una questione davvero delicata. È necessario posizionare la lettiera in una zona abbastanza ampia e lontana dalle ciotole dove ci sono cibo e acqua. La lettiera infatti emana inevitabilmente cattivo odore; questo odore può infastidire il gatto che può decidere di non mangiare e non bere. Se il vostro gatto non fa i bisogni nella lettiera risulta evidente che il felino ha attuato alcuni comportamenti strani; è infatti possibile che qualcosa nel comportamento del gatto non va come dovrebbe.

Possono essere diverse e numerose le motivazioni che motiverebbero la risposta a questa domanda; tuttavia tra queste la prima risposta è che se il gatto piccolo o gatto anziano fa la pipì e defeca fuori dalla lettiera è perché sta cercando di marcare il territorio. Questa volontà di marcatura può coinvolgere sia i gatti maschi che le femmine, indipendentemente dalla razza o dall’età. Se però il gatto si comporta in questo modo è perché c’è l’intenzione di marcare perché si è palesato l’arrivo di un nuovo membro in famiglia. Inoltre la volontà di marcare il territorio può dipendere dal fatto che il gatto vuole mandare un messaggio ben specifico.

Educazione, precetto fondamentale

In caso di cucciolo di gatto cosa serve è l’educazione. Questa è fondamentale soprattutto durante il primo anno di vita proprio perché a questa età insegnare è molto più semplice. È importante che si insegni al gatto a distinguere la zona pranzo dalla zona bisogni; per tale motivo è consigliabile che non mettiate le ciotole vicino alla lettiera.
È anche consigliabile che la lettiera venga messa in una parte della casa poco frequentata, in modo tale da evitare di sentire continuamente il cattivo odore. Questo periodo inoltre è quello più indicato per far comprendere al gatto cosa può e cosa non può fare, dove può e non può saltare.

Ovviamente per educare bene un gatto risulterà necessario avere parecchia pazienza ed è scontato che questo, per ottenere ottimi risultati, dovrà essere rimproverato; tuttavia, come già accennato è necessario che non si diventi violenti e che non si esageri con i rimproveri.

Educazione al cibo?

I gattini durante le prime sei settimane di vita subiscono inevitabilmente dei cambiamenti fisiologici; questo è infatti il periodo in cui si formano le ossa, i muscoli e i denti, il loro peso tende ad assestarsi e i gatti si preparano quindi alla fase adulta.
Ed è proprio in questa fase che la somministrazione corretta del cibo risulta fondamentale; il cibo perfetto in questo periodo è senza ombra di dubbio il latte materno perché non solo ricco di energie, ma anche perché i gatti sono ancora troppo piccoli per mangiare cibo solido.

Sarà soltanto più avanti, intorno alla quarta settimana di vita che il gatto tenderà ad addentare. Anche in questo caso sarà necessario fare comprendere al gatto quanta forza questo deve mettere quando morde. Inoltre, sarebbe da non sottovalutare la possibilità di creare un programma alimentare in grado di stabilire una sorta di quotidianità alimentare. In ogni caso sarà necessario il supporto del veterinario, il quale potrà stilare una dieta specifica prendendo in considerazione una serie di fattori, quali età, peso e stato di salute.

Conclusione

In definitiva, ecco come educare il gatto; cose da non fare e cose da fare sono quindi indispensabili per riuscire a gestire e a controllare il comportamento del vostro gatto. Alcuni atteggiamenti possono seriamente compromettere la qualità di vita del gatto e la convivenza stessa; per questo è necessario riuscire a trovare una soluzione. Bisogna tener presente che è necessario comunque chiedere il parere del veterinario, per escludere eventuali patologie; il gatto potrebbe anche assumere atteggiamenti che in realtà nascondono il manifestarsi di una malattia. Addestrare un gatto può non essere semplice ma non è impossibile; tuttavia è necessario trovare i metodi corretti per evitare che il felino possa comportarsi in maniera errata.

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