Effluvio telogenico del gatto: cos’è, cause, sintomi e possibili cure

Micio perde tanto pelo all'improvviso? Potrebbe trattarsi di effluvio telogenico del gatto. Ecco cosa sapere su questa particolare condizione

Stress, disagio emotivo e temperamento ansioso possono sfociare in veri e propri problemi fisici nel nostro amico felino. Uno di questi è l’effluvio telogenico del gatto, una condizione non molto comune che provoca una perdita di pelo superiore alla norma. Tecnicamente il termine corretto per definire questa condizione è telogen effluvium, che deriva dal latino. Ma scopriamo nel dettaglio di che si tratta e se dobbiamo preoccuparci effettivamente per la salute del nostro micio.

Effluvio telogenico o telogen effluvium: significato

mamma gatta con i cuccioli

Qualsiasi anomalia o cambiamento nel corpo di Micio può farci preoccupare. Del resto è normale,  i nostri amici felini sono parte della nostra vita e non vorremmo mai che gli accadesse qualcosa di brutto. Ma, proprio come noi esseri umani, anche i quattrozampe possono soffrire di problemi di salute di varia natura, da quelli lievi a quelli più gravi e preoccupanti. È il caso dell’effluvio telogenico del gatto?

L’effluvio telogenico del gatto è una condizione transitoria, significa cioè che è possibile che si manifesti in Micio ma soltanto per un breve periodo. Non è permanente perciò se il gatto inizia a perdere grandi quantità di pelo è molto probabile, se si tratta proprio di effluvio telogenico, che nel giro di pochissimo tempo gli ricresca, sostituendo completamente quello mancante.

Anagen, catagen, telogen: il ciclo vitale dei peli

gatto con gli occhi socchiusi

Tecnicamente il quando parliamo di telogen ci riferiamo a una normalissima fase del ciclo vitale del pelo (ma anche del capello umano). Per l’esattezza questo ciclo è suddiviso in quattro fasi che si riferiscono alla nascita, alla crescita e alla caduta dei peli: anagen, catagen, telogen e kenogen.

L’anagen è il momento in cui il pelo di Micio cresce, cioè quella fase iniziale in cui si formano tutte le strutture come il bulbo pilifero e il follicolo del pelo. La seconda fase, catagen, è di durata variabile ed è quella in cui il pelo è già formato e via via “esce” verso la superficie dell’epidermide. Di fatto in questa fase il pelo smette di crescere. La terza fase è proprio il telogen, quellaa che ci interessa. A questo punto il pelo è praticamente morto e quindi cade. Infine con l’ultima fase, kenogen, indichiamo il periodo di “riposo” del follicolo, che rimane vuoto per qualche tempo in attesa di un nuovo anagen. E così il ciclo vitale del pelo si ripete e ricomincia da capo.

Dunque perché parliamo di effluvio telogenico o effluvium telogen del cane? Semplicemente perché un elevato numero di follicoli piliferi passa contemporaneamente dall’anagen al telogen. E quindi cadono moltissimi peli!

Cause di effluvio telogenico nel gatto

gatto stressato

Adesso che sappiamo cos’è l’effluvio telogenico del gatto non ci resta che capire da cosa è scatenata questa condizione così particolare. A una rapida occhiata potrebbe essere facile confonderla con patologie come l’alopecia, che provoca pure perdita di pelo nel gatto. Ma nel caso dell’alopecia i peli non sono pronti a ricrescere nel giro di breve tempo, cadono a chiazze e non ricrescono. Nell’effluvium telogen, invece, dopo qualche tempo possiamo già osservare che i nuovi peletti stanno emergendo dalla pelle.

L’effluvio telogenico del gatto è causato essenzialmente dallo stress. Con questo termine si indica sì una condizione “mentale”, ma non dimentichiamo che materialmente implica un cambiamento anche a livello fisico nel micio. Proprio come accade a noi esseri umani, un gatto che vive una circostanza particolarmente stressante risente del cosiddetto stress metabolico. L’alterazione del metabolismo influisce sulla crescita normale dei peli (tra le varie cose), perciò in caso di effluvio telogenico del gatto lo stress provoca l’interruzione della crescita pilifera e una massiccia fase telogen. Quindi di caduta.

Parlare di stress è generico e non dobbiamo immaginare semplicemente a qualcosa che abbia a che vedere con la sfera psicologica del gatto. Il corpo e l’organismo risentono di un fortissimo stress ad esempio durante la gravidanza, che per le gatte è un periodo molto particolare e talvolta doloroso. Non a caso l’effluvio telogenico è comune nel gatto durante la gestazione, l’allattamento e in generale quando c’è un’alterazione a livello ormonale (estrogeni).

Tra le cause principali dell’effluvio telogenico del gatto possiamo menzionare anche ipertermia, ovvero l’aumento improvviso della temperatura corporea, o la somministrazione di anestetici. Rientrano tra le cause anche shock di varia natura, comunemente lo shock ipovolemico oppure quello cardiogeno, che porta alla diminuzione dell’apporto di ossigeno. Infine tra le cause di effluvio telogenico del gatto vi sono anche i disordini alimentari (principalmente carenze nutrizionali) e malattie di vario genere, come diabete mellito o disordini della tiroide.

Diagnosi del veterinario

gatta con i cuccioli

Un gatto stressato e che sta attraversando un momento o una condizione di forte trauma, sia dal punto di vista fisico che mentale, può manifestare l’effluvio telogenico. Ma, come abbiamo visto, l’unico sintomo visibile di questa condizione è la caduta di moltissimo pelo, che di fatto può essere riconducibile a diverse cause. Tecnicamente quando Micio perde molto pelo potrebbe soffrire di un’ampia serie di patologie che nulla hanno a che vedere con l’effluvio telogenico in sé. Come capire allora se il gatto sta manifestando proprio questa condizione? La risposta, come sempre, è il veterinario. Soltanto un esperto dopo un’accurata visita può arrivare alla giusta diagnosi.

Effluvio telogenico del gatto: esiste un trattamento?

Osservare che il micio perde pelo è un fenomeno generalmente normale. Pensiamo ad esempio alla muta, cioè quel periodo in cui i gatti eliminano il pelo in eccesso. Avviene generalmente con il cambio della stagione, quando cambiano le condizioni di luce e temperatura, e di conseguenza il mantello reagisce in un certo modo. Vivendo in appartamento, però, talvolta questo processo trova delle interferenze e non avviene in modo naturale come dovrebbe. Perciò può capitare che un gatto domestico durante l’anno subisca delle alterazioni nel pelo, sia per quanto riguarda la caduta che la crescita. Quando questa caduta si fa repentina e preoccupante, quello è esattamente il momento in cui dobbiamo portarlo dal veterinario per capire se vi sia un problema dermatologico sottostante.

L’effluvio telogenico non ha un trattamento vero e proprio. Il veterinario può prescrivere delle terapie con farmaci che aiutino a regolare la crescita del pelo o a rafforzarlo ma, di fatto, deve risalire alle cause scatenanti per risolvere il problema. Generalmente l’effluvio telogenico del gatto passa da solo e in breve tempo i peli ricrescono ripristinando il mantello. Nel caso in cui, però, la causa sia una malattia sistemica oppure un’infezione è ovvio che si debba procedere con delle cure specifiche. Se, ad esempio, il gatto soffre di disturbi della tiroide, il veterinario dovrà trattare la malattia e modificare il regime alimentare. L’effluvio telogenico del gatto spesso è provocato proprio da carenze alimentari, quindi è necessario ripristinare i normali valori e garantire a Micio il giusto apporto di vitamine, ferro e oligoelementi.

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