Fortekor per gatti: cos’è e a cosa serve questo farmaco per Micio

Fortekor è un farmaco per gatti che il veterinario può prescrivere in caso di malattia renale cronica. Ecco cosa dobbiamo sapere

Fortekor per gatti è un farmaco a base del principio attivo benazepril cloridrato. Appartiene ai cosiddetti inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE – Angiotensin Converting Enzyme) e si usa per ridurre della proteinuria associata a malattia renale cronica nei gatti. Fortekor si può usare anche per i cani e si acquista sotto forma di compresse da somministrare per via orale. Il farmaco richiede la prescrizione del veterinario.

Fortekor per gatti: composizione e posologia

veterinario dà la pillola al gatto

Fortekor per gatti si acquista in farmacia in confezioni da 28 compresse aromatizzate. Ogni compressa contiene 2,5 mg dl principio attivo benazepril cloridrato. Naturalmente si somministra per via orale, una volta al giorno sia a stomaco pieno che a stomaco vuoto. Il fatto che le compresse siano aromatizzate dovrebbe renderle più appetibili per i nostri piccoli felini. Perciò non dovrebbe essere un problema darle al micio!

La dose minima consigliata di Fortekor per gatti è di 0,5 mg per ogni kg di peso corporeo. In particolare si consiglia una compressa di Fortekor per gatti che pesano da 2,5 a 5 kg e 2 compresse di Fortekor per gatti che pesano da 5 a 10 kg.

Benazepril: tutto sul principio attivo di Fortekor

Fortekor per gatti è a base del principio attivo benazepril, un farmaco che appartiene alla famiglia degli ACE-inibitori. Si tratta di farmaci che si usano soprattutto nelle terapie contro l’ipertensione arteriosa, il post-infarto e l’insufficienza cardiaca cronica. Agiscono inibendo l’enzima di conversione dell’angiotesina, che regola la pressione artesiosa. Oltre al benazepril tra questi troviamo anche il ramipril, il perindopril e il lisinopril.

Avvertenze, controindicazioni ed effetti collaterali

Come tutti i farmaci, anche il Fortekor per gatti ha delle avvertenze speciali di cui il veterinario deve tener conto prima della somministrazione. Innanzi tutto l’efficacia del farmaco è testata per gatti che pesino almeno 2,5 kg. Significa, quindi, che non deve mai essere somministrato a gatti di peso inferiore per i quali non si conoscono gli effetti.

Come abbiamo visto, Fortekor si usa per i gatti che soffrono di insufficienza renale cronica, perciò il veterinario dovrà valutare bene se sia il caso o meno di usare questo o un altro farmaco. La cosa importante, come in tutti i casi di malattia renale cronica, è che il micio sia monitorato continuamente con esami e test specifici.

Fortekor non si deve usare, naturalmente, per gatti che siano allergici o ipersensibili al principio attivo benazepril. Non sono stati riscontrati particolari effetti collaterali o comunque sono molto rari. Gli studi sul farmaco lo sconsigliano per gatti che abbiano ipotensione (pressione sanguigna bassa), ipovolemia (volume del sangue ridotto) o insufficienza renale acuta. Non si deve usare neanche nei gatti con insufficienza cardiaca conseguente a stenosi aortica o polmonare. Infine, non è indicato per le gatte in gravidanza o allattamento.

Proteinuria e malattia renale cronica: cosa sapere

gatto disteso sul pavimento

Fortekor è un farmaco che si usa per curare i gatti con proteinuria associata a malattia renale cronica. Significa quindi che il veterinario lo prescrive, quando lo ritenga opportuno, al micio i cui reni non funzionano come dovrebbero. La proteinuria, in particolare, è una condizione per cui nell’urina del micio sono presenti proteine. Questa condizione diventa grave quando la quantità di proteine diventa eccessiva, specialmente se non viene diagnosticata in tempo. È chiaro che la proteinuria è la conseguenza di un malfunzionamento dei reni, in particolare dell’insufficienza renale cronica che è molto frequente soprattutto nei gatti anziani.

Un micio con insufficienza renale cronica hanno dei reni che non riescono a svolgere la loro normale funzione. In parole povere liberarsi delle sostanze di scarto dell’organismo, che perciò restano in circolo e si accumulano. Ecco perché nel micio aumentano le tossine nel sangue, si manifesta ipertensione (aumento della pressione sanguigna) e in molti casi anche anemia. L’insufficienza renale cronica può avere diverse cause come infiammazioni e danni ai reni, calcoli renali o infiammazione delle vie urinarie, scompenso cardiaco e tumori.

I sintomi sono facilmente riconoscibili e colpiscono il micio sotto diversi aspetti. Innanzi tutto possiamo notare che beve molta più acqua del solito, quindi fa più pipì. Poi mostra anche altri sintomi come perdita d’appetito con conseguente magrezza, ma anche vomito e costipazione. Il micio diventa sempre meno attivo perché è debole e non riesce a muoversi. Il suo pelo diventa secco e opaco, non più vigoroso come un tempo, e in alcuni casi il gatto potrebbe persino diventare cieco.

L’insufficienza renale cronica è una malattia piuttosto seria che può provocare la morte del micio. Per questo è fondamentale che il veterinario intervenga subito, per diagnosticare la malattia e procedere con il trattamento adeguato. Con le cure giuste anche un micio anziano con insufficienza renale cronica può sopravvivere. Servono le medicine ovviamente, ma anche una dieta mirata a basso contenuto di proteine e ricca di acidi grassi Omega 3.

Dare le compresse al gatto: qualche consiglio utile

veterinario che dà una pillola al gatto

Le compresse di Fortekor per gatti sono aromatizzate, proprio per facilitarne l’ingestione da parte dei nostri piccoli felini. Sappiamo bene quanto i gatti possano essere “schizzinosi” e talvolta dargli le medicine sembra un’impresa impossibile. Del resto sono animali dal palato esigente e non è semplice che accettino spontaneamente qualcosa che sia estraneo alla loro solita pappa. Le medicine spesso hanno un sapore sgradevole ed è per questo che non le vogliono ingerire, ma con Fortekor dovrebbe risultare tutto più semplice.

In teoria il gatto dovrebbe accettare la compressa anche dalla nostra mano, mangiandola come se si trattasse di uno snack o un biscottino. Ma se proprio non ne vuole sapere di ingerirla possiamo adottare la tecnica più classica, cioè mettergliela direttamente nella bocca. Farlo non è difficile, basta che il micio sia tranquillo e rilassato e che i nostri movimenti siano rapidi e non lo stressino. Quando un gatto si arrabbia inizia ad agitarsi e a quel punto è impossibile non solo dargli i farmaci ma proprio avvicinarlo!

L’operazione richiede pochi e semplici passaggi. Innanzi tutto poniamo il micio su una superficie piana, basta anche il tavolo. Mettiamolo con la schiena rivolta verso di noi, poi con una mano solleviamo la testa e con l’altra teniamo la compressa. A questo punto dobbiamo introdurla direttamente in bocca da un angolo delle labbra. Attenzione a essere rapidi e non aggressivi per non spaventare il micio. Se tutto va nel verso giusto, il gatto dovrebbe automaticamente aprire la bocca e far scivolare la compressa in gola. Quando non accade possiamo “aiutarlo” spingendola delicatamente in fondo alla bocca.

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