Gattino con le zampe a rana: possibili cause e come aiutarlo

Parlare di gattino con le zampe a rana, cosa significa? È un problema considerato grave? È possibile curarlo o no? Di seguito tutte le risposte che servono per gestire questo problema.

Portare un nuovo gattino a casa implica prendersi un impegno per la vita. Durante i primi controlli dal veterinario, potrebbe capitare che si scoprano delle patologie particolari che colpiscono il piccolo felino. Una condizione di salute rara, ma possibile, è che il gattino nasca con le zampe a rana. Ma cosa significa? Come poterlo aiutare?

Gattino con le zampe a rana, cosa significa

Dire che un gattino sia nato con le zampe a rana, significa riferirsi ad una particolare condizione degli arti del piccolo felino. Generalmente, questa patologia, colpisce le zampette posteriori. Perché vengono chiamate proprio “rana” queste zampette?

Perché il cucciolo, fin dalla nascita presenta una sorta di malformazione agli arti, che risultano sin da subito più deboli e storti. Spesso piegati verso l’esterno, nei casi più gravi, causano difficoltà motorie.

gattino dove adottarlo

Le soluzioni al problema esistono, dalle più soft alle più invasive. Tutto ovviamente dipende dalla gravità della malformazione, dalla struttura fisica del gatto e dalla possibilità di poter affrontare il post-operatorio nel caso in cui sia necessario un intervento chirurgico.

È un problema che si manifesta sin dalla nascita?

Nella maggior parte dei casi un gattino con le zampe a rana manifesta il problema già dalla nascita. Ma possiamo esserne sicuri soltanto se siamo certi del luogo da cui provenga il gattino. In che senso?

Nel caso in cui il gattino che abbiamo in casa sia stato adottato, per esempio, da un rifugio, potrebbe anche essere che il gattino non sia nato così, ma che abbia subito un trauma.

gattini da adottare

Quando i gattini vivono per strada, sono soggetti a davvero tanti pericoli. La malformazione delle zampe potrebbe non essere genetica, ma causata da un incidente che non è stato seguito da cure adeguate.

A prescindere dalla natura della patologia, però, è sempre bene intervenire il prima possibile che per evitare che insorgano complicazioni.

Vi sono delle razze predisposte?

La risposta a questa domanda è negativa. Non è stato trovato nessun fattore genetico che sia da ricollegare alla razza del gatto. Gatti di razza, come gattini meticci, sono soggetti allo stesso modo.

Tra tutti i casi registrati e curati di gattini con le zampe a rana, non vi è mai stata una prevalenza di una razza su un’altra o di una struttura fisica su altre.

gattino con le zampe a rana

La fisicità non influisce sull’insorgenza della patologia, ma sul suo trattamento. In che senso? Gattini più forti, con una struttura ossea resistente ed un apparato muscolare abbastanza sviluppato, potrebbero accelerare, anche se di poco, i tempi di guarigione.

Ovviamente, le tempistiche e le caratteristiche fisiche sono del tutto soggettive. Ogni gattino è un caso a sé e saranno il veterinario e l’ortopedico ad approfondire le varie dinamiche legate alla patologie.

La vita del gattino è in pericolo?

Assolutamente no. La malformazione degli arti del gattino non implica un pericolo per la sua vita. Certamente però, vi sono degli accorgimenti da tenere in considerazione e bisogna capire quanto questo “difetto genetico” possa influire sulla sua vita.

Il fatto che gli arti siano più deboli e poco coordinati sicuramente significa che, soprattutto all’inizio, il gattino potrebbe manifestare qualche difficoltà del movimento.

gattino abbandonato dalla madre

Questo si verifica soprattutto quando inizia a muoversi in maniera del tutto autonoma. Potrebbe avere un passo molto lento o cadere frequentemente.

La cosa importante, però, è non cadere subito nel panico. Infondere coraggio e serenità nel cucciolo, lo aiuterà ad affrontare il problema con più forza.

Consulto del veterinario

Certamente, prima di cadere nel panico, è molto utile e consigliato recarsi dal proprio veterinario di fiducia. Sarà proprio lui ad approfondire attraverso visite specialistiche ed esami, le reali condizioni delle zampe del felino.

Una volta diagnosticata la patologia, opterà per la cura più adeguata per alleviare la sofferenza del gattino, ammesso che si manifesti.

zampe del gattino

I gattini più “fortunati” potrebbero inizialmente non riscontrare dolore fisico.

Per questo motivo è utile prendere in mano la situazione sin da subito. Trattare in tempo la patologia aiuta a tardare i sintomi e a poterli gestire al meglio.

Sintomi

I problemi motori sono sicuramente il primo indice che segnala la presenza di gattino con le zampe a rana. Attenzione però, non bisogna mai confondere il tipico passo scoordinato delle prime settimane del gatto, con questa patologia. Senza dubbio è bene interpellare il veterinario se si nota qualcosa di strano, ma è altrettanto necessario non saltare a conclusioni affrettate.

È quindi possibile riconoscere le zampe a rana del gattino? Sì, è possibile, ma serve molta attenzione. Sicuramente tra i sintomi principali troviamo una difficoltà nel movimento, che non sempre è accentuata ed evidente.

gattino zoppica

Nei casi meno gravi, infatti, il gattino riesce comunque a muoversi senza grossi problemi e il “difetto” più che colpire la salute, riguarda l’estetica.

Quando si tratta di questo, non è neanche necessario intervenire chirurgicamente. Basta un po’ di esercizio fisico per mantenere tonici i muscoli del gattino che riescono a compensare questa deformazione ossea.

Nei casi più gravi, i sintomi sono più evidenti. Il gattino potrebbe lamentarsi per i dolori, mostrare un’andatura incerta e discontinua o cadere quando prova a muoversi più velocemente.

Cause

Come accennato prima, un gattino con le zampe a rana potrebbe nascere già così o presentare il problema dopo la nascita.

Le cause principali sono due: genetica ed incedenti. Essere a conoscenza di eventuali incidenti di cui è stato vittima il piccolo felino, potrebbe aiutare ad accelerare la diagnosi.

gattino tra le mani si sente al sicuro

Per questo motivo, nel caso in cui il gattino provenga da un rifugio, è il caso di informarsi circa i suoi trascorsi, se i volontari ne sono a conoscenza. Purtroppo, quando i felini vivono per strada, sono spesso vittime di abusi o di incidenti.

E, soprattutto, se nascono per strada, nessuno può accorgersi e preoccuparsi di determinate patologie, genetiche e non, che necessitano di interventi tempestivi per evitare che le condizioni fisiche peggiorino giorno dopo giorno.

Diagnosi

Per la diagnosi di questa patologia, una semplice visita dal veterinario potrebbe non essere abbastanza. Sicuramente, il primo consulto è necessario. Ma se il problema è grave, sicuramente è il caso di ascoltare il parere di qualcuno che si occupa di ortopedia.

Essendo la patologia evidentemente ossea, sarà l’ortopedico a poter stabilire la gravità della malformazione e gli eventuali trattamenti più adatti.

visita dal veterinario

Il primo mezzo che permette la diagnosi è la radiografia. Attraverso le immagini è possibili stabilire quanto sia grave la malformazione e quale sia il trattamento più adatto.

Come anticipato, infatti, nei casi meno gravi, non è necessario intervenire.

Trattamento

Nei casi più gravi e complicati, l’unica soluzione potrebbe essere l’intervento chirurgico. I veterinari e gli ortopedici non lo consigliano mai subito e provano ad evitarlo. Perché?

Perché l’intervento è molto invasivo, doloroso e prevede un post-operatorio lungo e complicato.

Se si rendono conto che la malformazione ha effetti negativi eccessivi sulla vita del felino, allora procedono.

Gli effetti negativi principali sono identificati nell’incapacità di muoversi liberamente, nel dolore che diventa sempre più insopportabile e nella possibilità che le zampette continuino a subire dei danni.

gatto e veterinario

Nei casi meno gravi, invece, viene consigliato di mantenere il gattino in movimento. La sedentarietà non fa certo bene e potrebbe peggiorare il problema.

L’attività fisica, invece, permette la tonificazione dei muscoli che aiutano le articolazioni a reggere il peso del felino e a muoversi senza grosse difficoltà. Un allenamento costante, può garantire al gattino una vita normale e tranquilla.

Evitare movimenti bruschi nel post operatorio

Ovviamente, quando si parla di riabilitazione attraverso il movimento, è bene specificare che la ripresa deve essere del tutto graduale. Il felino ha bisogno dei suoi tempi e sarà lui stesso a capire quando potrà muoversi di nuovo liberamente.

gattino con le zampe a rana

Non appena saranno visti dei progressi, dopo l’operazione, bisognerà iniziare dai piccoli passi, dalle passeggiate brevi. Man mano che i giorni passano, si può incrementare la quantità di movimento e la sua intensità.

L’unica cosa vietata, almeno all’inizio, sono i salti. Per poter far saltare il gattino, serve un po’ più di tempo. Pazienza, attenzioni e costanza stanno alla base di una graduale ed efficiente ripresa.

Controllare il peso

Ogni qual volta i felini presentano delle malformazioni alle zampe o alle articolazioni, il controllo del peso è sempre consigliato. Soprattutto per i gattini che vivono in casa tutto il giorno e svolgono una vita sedentaria, l’obesità è un grosso pericolo. Loro provano sempre, con la loro dolcezza e col loro musino tenero ad ottenere snack extra, ma bisogna essere forti.

Bruschi aumenti di peso, infatti, non fanno altro che dare ulteriore carico alle articolazioni. Questo è già un pericolo per i gattini sani che non manifestano alcuna patologia.

gattino con zampe a rana

Lo è quindi a maggior ragione per quelli che hanno già difficoltà motorie. Sforzare ulteriormente le articolazioni può provocare ulteriori danni.

Mantenere il gatto in movimento costante, ma non esagerato, invece, aiuta ad assicurargli la graduale capacità di movimento e il controllo del peso che gli evita complicazioni per la sua salute.

Se non si è certi circa il piano alimentare da seguire, è sempre possibile contattare il veterinario che saprà fornire la giusta dieta tenendo conto delle peculiarità del gattino quali, per esempio, razza, taglia, struttura ossea ed apporto calorico quotidiano necessario.

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