Gattino, quando diventa adulto? Piccola guida alla sua maturità

Cosa significa prendere un cucciolo di gatto in casa? Come ci si può prendersene cura? E soprattutto: il gattino quando diventa adulto? Vediamo qualche informazione su come gestire i primi mesi di un piccolo felino e le tempistiche che gli danno l’autonomia per sentirsi “grande” abbastanza da gestirsi la vita da solo.

Prendere un gatto in casa: a cosa si deve provvedere?

gattino molto curioso

Molto spesso, quando si sceglie di prendere un animale in casa, si preferisce sceglierlo cucciolo, in tenerissima età. Questa in realtà non è soltanto una decisione presa in base al gusto personale della padroncino, bensì un importante punto di partenza per instaurare un bellissimo rapporto d’amicizia, e non solo.

L’educazione del cucciolo, se impartita già da piccolissimo, è essenziale e molto più funzionale di quella data da grande, da adulto. Il contatto e la collaborazione che si creeranno con il nostro piccolo amico sono fondamentali per instaurare fiducia e rispetto reciproci. Solo così noi e lui potremmo trovarci davvero bene ed essere felici di vivere per tutta la vita l’uno al fianco dell’altro.

Prima di scegliere se prendere o meno un cucciolo, è necessario fare un check-up di alcuni fattori imprescindibili. Innanzitutto, metterci in testa una cosa: prendere un animale in casa non è una passeggiata! Anzi, è un impegno enorme che ci comporterà sacrifici e fatica: siamo disposti a farlo? La risposta, ad occhi chiusi, dovrebbe sempre essere sì.

E come mai? Perché avere un animale come compagno di vita è una delle emozioni più belle che si possano provare. Il rapporto che si instaurerà sarà così bello e pieno d’amore che, a posteriori, saremo sicuri ne sia valsa la pena.

Cosa controllare prima di mettere il cucciolo nell’appartamento? Capire se vogliamo fare stare in tutta casa liberamente, o solo in una stanza, o semplicemente lasciarlo libero di scorrazzare in giardino senza impedimenti. Primo requisito essenziale, questo, da decidere a priori, cosicché si potrà spiegare fin da subito al piccoletto cosa può fare e dove può andare.

Altro punto importante: fargli trovare da subito una o due lettiere (anche in base alla grandezza della casa e agli spazi che decidiamo di concedergli). Oltre a questo, prendere due ciotole, una per l’acqua e una per il cibo e posizionarle sicuramente lontano dalla toilette: il gatto è molto attento alla pulizia e igiene personali. Soprattutto quando deve fare i bisogni, dunque, preferisce andare in un posto lontano da quello dove mangia.

Non dimentichiamoci mai di prendere una o due cuccette, morbide e confortevoli, dove lui possa godersi i pisolini e i momenti di relax in totale tranquillità.

Consiglio utile, ma non meno importante: come imparerà a socializzare con noi? Gli staremo simpatici di primo acchito oppure dovremo sudare la sua amicizia? Questo dipende da tanti fattori: non solo da come ci poniamo noi e dai confort che gli offriamo, ma anche, ovviamente, dal suo carattere e della sua razza.

La cosa più consigliata, sempre, è sicuramente quella di dedicargli il giusto tempo, quello assolutamente necessario a qualunque piccolo amico che decidiamo di prendere in casa. Giocarci, fargli le coccole, renderlo sicuro, farlo sentire a suo agio sono tutti elementi che lo sproneranno a fidarsi di noi e non considerarci né prede né pericoli.

Ricordiamoci inoltre che oltre alla socializzazione, è essenziale anche il gioco individuale: provvediamo allora a comprare dei giochini fatti appositamente per i gatti, fra cui anche il famoso tiragraffi. Su di esso, il piccolo fin dalla tenera età potrà farsi le unghie senza distruggerci ogni mobile (o almeno, si spera!).

Gattino che arriva in casa: cosa fare?

gattino prova a nascondersi

Il gattino quando diventa adulto e autonomo e indipendente da provvedere da solo ad ogni sua esigenza? Molto presto, ma andiamo per gradi. Come possiamo aiutare un cucciolo di felino a gestire i suoi primi mesi di vita? Qual è il nostro migliore compito da svolgere? Educare un felino e fare in modo che rispetti alcune semplici regole è un modo più che corretto per collaborare con noi e sviluppare un rapporto che ci permetta di vivere civilmente nella stessa casa.

Il felino, però, per la sua propria indole, non è sicuramente un buon ascoltatore: anzi, è sempre molto testardo e vuole fare solo di testa sua. Ci sono alcune piccole cose cui possiamo far fronte per insegnargli delle regolette fin da piccolo. Così facendo, il gattino che diventa adulto sarà in grado di gestire meglio non solo la sua vita, ma anche la convivenza nella casa.

Prima cosa: fargli capire che non siamo dei pericoli. Il gatto, anche se all’inizio è molto diffidente, ha bisogno dei suoi spazi e dei suoi tempi per fidarsi. Dopo averlo fatto, però, la sua fiducia e il suo rispetto saranno per la vita.

Come aiutare un gattino piccolissimo a credere in noi? Potremmo iniziare dal cibo e dell’acqua: vedendo che siamo coloro che provvedono quotidianamente e più volte al giorno al sostentamento alimentare, il piccolo sarà portato a considerarci pian piano degli amici su cui fare affidamento.

Con molta pazienza, lasciamo che sia lui ad avvicinarsi a noi, passo dopo passo. Fare in modo che parta dal piccolo la decisione di sceglierci è un ottimo passo verso la conquista del suo affetto.

Ma questo avverrà molto presto, anche perché inizialmente, quando il cucciolo entra nella casa, sarà spaesato completamente. Avrà bisogno della nostra presenza in modo imprescindibile! Sarà quindi lui, molto spesso, a cercarci per aiutarlo a capire come funziona il mondo.

Oltre a fornirgli le giuste dosi di acqua e cibo, dovremmo provvedere a spazzolarlo, fargli fare il giusto esercizio, stimolarlo a esplorare la casa e il giardino, giocare con lui. Insomma: noi saremo le sue guide, i suoi modelli, i suoi punti di riferimento da cui non potrà prescindere.

Le piccole cose che dovrà imparare, ma a cui provvederà da solo molto in fretta sono: dove fare i bisogni, dove potersi riposare, a quali spazi della casa può accedere, esplorare il giardino ma non allontanarsi troppo, non mettersi nei guai.

Per alcune di queste cose potremmo essere noi ad aiutarlo, per altre sarà l’esperienza a fargli capire cosa è meglio fare, oppure no.

La fase della crescita: quando diventa adulto un gattino?

gattino che scorrazza nel prato

Quand’è che un gattino diventa adulto? I primi mesi di vita sono importantissimi per la crescita di un cucciolo, come per ogni essere vivente. La presenza della mamma e poi quella di noi padroncini sono dunque fondamentali. Questo solo per dargli la possibilità di avere uno stile di vita sano, equilibrato e rilassato, ma anche per essere felice e vivere nel modo migliore possibile.

Arriverà però un momento in cui il gattino dovrà crescere e sentirà l’esigenza di rendersi autonomo e indipendente? Quando un gattino diventa adulto?

Le prime settimane di vita saranno dedite al cibo e al relax: il cucciolo dorme la maggior parte del tempo. Quando non lo fa, mangia. Pian piano si attiverà sempre di più, riuscirà a stare più sveglio e prender più consapevolezza non solo del suo corpo, ma anche del mondo circostante.

Ad una settimana di vita, i suoi occhi saranno belli aperti ma la sua unica ragione di vita sarà quella di prendere il latte. A due settimane, invece, inizieranno i dolori: spuntano i denti da latte. Intanto, anche i muscoli si rinforzano e le zampette reggeranno il peso del corpicino fino a riuscire ad alzarsi e fare i primi passi in autonomia.

Ad un mese di vita il gattino già è nel pieno della sua attività di gioco: ormai quasi autonomo nel camminare, sarà anche in grado di alternare momenti di divertimento con mamma, amici, padroncini a momenti di relax. Mano a mano sarà sempre più attivo e si renderà conto di quanto gli piaccia stare al centro dell’attenzione e ricevere coccole.

Punto cruciale: alla terza-quarta settimana circa può cominciare lo svezzamento. Questo segna il passaggio da quella che noi definiamo “infanzia” ad un’altra fase della vita, poco più consapevole e matura: il gattino ora sta provando a mangiare anche cibi solidi. Grande passo in avanti per il suo corpo e il suo fisico.

Sentendosi anche molto più in forze, si rende conto di aver appreso dalla mamma come si mastica, ma anche come si usa la lettiera dopo i pasti. Inizia anche a capire, più o meno, di chi potersi fidare e con chi poter avere un rapporto: si spiana la strada per la fase adulta. Ma ancora i gradini sono tanti!

All’età di circa due mesi completi, infatti, il gattino capirà che può del tutto distaccarsi dal cibo della mamma e adattarsi a mangiare anche cibo che non sia sempre alternato con il latte. Qui subentriamo noi: ecco che svolgiamo un ruolo molto importante perché rendiamo felice il nostro piccolo amico nutrendolo con un cibo succulento e adatto al suo sostentamento e sviluppo. Un’alimentazione sempre adeguata e di ottima qualità, scelta appositamente per lui è quello che ci vuole. Ricordiamoci che ancora tale cibo dovrà essere pur sempre morbido e leggero, ma ricco di sostanze nutritive atte alla buona crescita del piccoletto.

Fra i tre e i sei mesi il piccolo cucciolo di gatto perfeziona tutto quello che ha imparato nel periodo precedente. Finalmente, può dire di aver capito come funziona il mondo. Vorrà cibo energetico per poter sfogare tutte le sue energie durante la giornata e soprattutto nella sua attività preferita: la caccia!

Ora, infatti, i muscoli sono ormai ben solidi e resistenti, cosicché il gattino possa fare dei grandi balzi in avanti e acciuffare tutte le prede che vuole. Per farlo, ovviamente, serve la giusta dose di energia. Oltre a questo, però, bisogna considerare che fino ai sei mesi i suoi denti sono ancora quelli da latte. Teniamo a mente, ancora, di non dargli cibo troppo duro o solido perché non riuscirà a mangiarlo.

Starà sveglio ormai più ore durante la giornata, arrivando a gestire la sua quotidianità in dormiveglia come un vero adulto.

Si può concludere che questo lungo percorso di crescita termina ad un anno di vita: ora il gattino è diventato un vero e proprio adulto! Nel pieno delle sue forze, il piccolo sarà pieno di vita, super attivo e sempre pronto a giocare, mangiare, cacciare, dormire e cercare coccole.

Se siamo stati dei buoni amici (insieme alla mamma) nei primi mesi di vita, arrivato all’età di giovane adulto il felino saprà apprezzarci a dovere. Ormai si fiderà di noi, vorrà giocare con noi, ci cercherà in continuazione: la sua vita dipenderà anche da noi. Sarà un bellissimo rapporto di fiducia e amore reciproci.

 

 

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