Il sale fa male al gatto? Cosa sapere

Il sale fa male al gatto: cosa c'è di vero in questa affermazione e cosa è, invece, soltanto una leggenda? Facciamo un po' di chiarezza

Il sale fa male al gatto o è soltanto una leggenda metropolitana? Come sempre “la virtù sta nel mezzo”, non possiamo dire che il sale sia a prescinder nocivo per i gatti (e per gli animali in generale). Tutto dipende dalle quantità!

Spesso viene annoverato tra gli alimenti e gli ingredienti che un micio non dovrebbe mai ingerire, ma la verità è che il sale svolge un’importante funzione per l’organismo dei gatti. Non è vero che non devono mangiarlo a priori, semplicemente non si deve mai eccedere con le quantità. Nelle crocchette e nelle scatolette di umido viene inserita la quantità giusta di sale e di fatto l’unico problema si pone quando diamo al gatto pasti preparati in casa.

In quel caso dobbiamo stare attenti a non esagerare con le dosi, lasciandoci consigliare dal veterinario che sicuramente ne sa più di noi. Il sale quindi fa male al gatto oppure no? Scopriamolo insieme.

Il sale fa male al gatto: verità o leggenda?

maine coon

Tutti abbiamo sentito (o letto) almeno una volta nella vita che il sale fa male al gatto o al cane. Che quindi non dobbiamo mai aggiungerlo ai pasti del nostro peloso altrimenti rischiamo addirittura di ucciderlo. Ebbene, il sale fa male al gatto soltanto se eccediamo con le dosi. In quantità giuste non può che fargli bene e anzi contribuisce allo sviluppo cellulare e al buon mantenimento del suo organismo. Considerate che il sale (o meglio, il cloruro di sodio) trattiene i liquidi corporei e regola il funzionamento del sistema nervoso e degli organi del gatto.

Ma allora perché tutti dicono che il sale fa male al gatto? Semplicemente perché è convinzione comune che a prescindere questo ingrediente sia nocivo e dannoso. Proprio come per noi umani, anche per i gatti troppo sale fa male e potenzialmente potrebbe provocare danni ai reni, alzare la pressione e incentivare la comparsa di infezioni delle vie urinarie. Ma di certo tutti questi danni non insorgono con un pizzico di sale nel pasto. Ne servirebbero grandi quantità e consumate regolarmente per un lungo tempo.

Anzi secondo studi recenti non ci sarebbero dei dati certi su questi effetti del sale sui gatti. Quello che si dice a proposito della dannosità del sale farebbe riferimento a ricerche condotte su altre specie (uomo incluso). Perciò ricordiamo questo: il sale non fa male al gatto se assunto nelle giuste quantità.

Avvelenamento da sale nel gatto

gatto arancione tigrato

Se il sale non fa male al gatto perché si parla di avvelenamento da sale? Questo conferma esattamente quello che abbiamo detto pocanzi. Micio non può e non deve consumare quantità eccessive di cloruro di sodio perché se questo composto si accumula nell’organismo nel tempo può provocare danni molto seri.

Non è tanto semplice che si verifichi un avvelenamento da sale nel gatto perché ne servirebbero davvero grandissime quantità. Se il micio è abituato a mangiare crocchette e altri alimenti confezionati, lì il quantitativo di sale è minimo e giusto per la sua salute. Anche chi alimenta i gatti con la dieta BARF, quindi con alimenti a crudo, non aggiunge sale perciò il rischio di avvelenamento è molto lontano.

Questo rischio era molto diffuso fino a qualche tempo fa, quando certi padroncini erano convinti che indurre il vomito nel gatto con il sale fosse una buona idea. E invece è assolutamente sbagliato! Questa pratica è estremamente pericolosa per il gatto e può provocare appunto una brutta intossicazione. I sintomi che ne derivano sono vomito, diarrea, inappetenza, disidratazione e nei casi più gravi anche convulsioni e tremori. Tutti i sintomi tipici della gran parte delle intossicazioni alimentari.

Quanto sale possiamo dare al gatto?

gatto che mangia

Il sale non fa male al gatto se gliene diamo nelle giuste quantità. I mici che seguono una dieta industriale sono fuori pericolo, perché nelle crocchette e nelle scatolette di umido sono contenute le giuste quantità di sodio. Allo stesso modo se il gatto mangia pasti fatti in casa il rischio non si pone, perché il veterinario in questi casi consiglia degli integratori alimentari che contengono sale nelle giuste quantità. E allora dove sta il problema?

L’errore è dei padroncini che, spesso, pensano di fare del bene al micio e in realtà gli fanno involontariamente del male. Non si deve mai aggiungere sale agli alimenti confezionati o ai pasti fatti in casa in cui già inseriamo integratori prescritti dal veterinario. In generale non dobbiamo aggiungerlo se il veterinario non ci ha dato l’ok per farlo. Come nel caso della dieta BARF, quella a crudo, in cui si deve aggiungere quel pizzico di sale ogni giorno alla ciotola del micio. Ma sempre sotto controllo del veterinario!

Mediamente un gatto dovrebbe assumere non meno di 0,5 grammi di sale per ogni 1000kcal e non più di 3,5 grammi di sale per ogni 1000kcal. Quindi, in definitiva, un pizzico.

Cibi vietati ai gatti

gatto bianco e tigrato

Il sale è un ingrediente potenzialmente pericoloso per i gatti, tuttavia sono altri gli alimenti da cui dovremmo tenere alla larga i nostri adorati pelosi. Ad esempio il latte e i latticini, sebbene nell’immaginario comune il gatto ha sempre una ciotola di latte a disposizione. Quando crescono e diventano adulti, i gatti perdono l’enzima che gli consente di elaborare e digerire il latte, perciò dandogliene rischiamo che abbiano problemi di digestione.

Tra i cibi vietati ai gatti ci sono anche il limone e l’aceto. In generale tutti gli alimenti ad alto tasso di acidità non sono proprio l’ideale per la dieta di Micio. Dobbiamo assolutamente evitare anche ingredienti come cipolla e aglio che sono altamente tossici per i gatti e possono provocare perfino anemia.

E poi c’è il “re” dei cibi vietati ai gatti (e agli animali in generale): il cioccolato. Mai e poi mai dare questo alimento a un gatto perché il cioccolato, o meglio il cacao, contiene una sostanza chiamata teobromina, altamente tossica. Inoltre il cioccolato contiene caffeina, un’altra sostanza tossica che può provocare perfino danni al sistema nervoso.

Anche l’avocado fa male ai gatti perché è un frutto ricco di grassi. Un consumo prolungato potrebbe causare pancreatite e un vero e proprio avvelenamento da avocado nel gatto e vale in generale per tutti gli alimenti ricchi di grassi, quelli fritti e anche per dolci. Tra i cibi vietati ai gatti ci sono anche la frutta secca e l’uva (anche l’uvetta), che anche in piccole dosi possono provocare insufficienza renale.

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