Mantello febbrile del gatto, che cos’è e perché dovresti saperlo riconoscere

Nei gattini esiste un particolare fenomeno chiamato mantello febbrile: di cosa si tratta e perché si può manifestare

C’è un particolarissimo fenomeno che possiamo osservare nei gatti domestici chiamato mantello febbrile. In sostanza può capitare che i gattini nascano con un mantello di colore argentato o comunque più chiaro rispetto a quello che dovrebbero avere.

Probabilmente non ne avete mai sentito parlare ma in effetti non è così raro che i gattini nascano con la cosiddetta “febbre del mantello”.

Di solito il mantello febbrile si manifesta nei cuccioli che sono nati da una mamma gatta che durante la gestazione ha sofferto di una qualche malattia o ha subito un forte stress.

Mantello febbrile: caratteristiche di questo tipo di pelo

gattino con la febbre del mantello

Il mantello febbrile nei gatti non è un fenomeno legato alla genetica, cosa da cui in genere dipende la colorazione del pelo dei nostri piccoli felini domestici.

Piuttosto è la conseguenza di una gravidanza problematica che la mamma gatta non vive serenamente come il resto delle gatte.

Può capitare che sia già ammalata al momento del concepimento o che contragga una qualche malattia durante la gestazione. Allo stesso modo potrebbe trattarsi di un fattore di stress che influisce sulla salute stessa dei piccoli.

Il mantello febbrile si manifesta sempre in un modo specifico e riconoscerlo non è affatto difficile.

Basta osservare attentamente i gattini della cucciolata per notare che hanno un colorito anomalo, quasi sbiadito, generalmente color argento ma che può avere anche sfumature tendenti al crema e al rossastro.

Questi gattini non hanno solo il pelo più chiaro, cosa che non rappresenta affatto un problema di per sé, ma le estremità come orecchie, muso, zampe e coda più scure.

Ecco perché quando si osserva il mantello febbrile nei piccoli questi appaiono come scoloriti, proprio perché emerge questa differenza di tonalità tra le estremità e il resto del corpo.

Temperatura corporea e colore del pelo: cosa sapere

gattino nato con il mantello febbrile

Il mantello febbrile, come abbiamo detto in precedenza, è un fenomeno molto particolare che viene anche chiamato febbre del mantello.

Vien da chiedersi dunque quale sia il nesso tra la temperatura corporea dei gattini e la colorazione del loro pelo. Ci avevate mai pensato?

Ebbene il colore del mantello di un gatto non dipende esclusivamente dal corredo genetico che eredita dal papà e dalla mamma gatta ma anche dalla temperatura e dal modo in cui questa influenza il suo corpo.

Per spiegarlo con parole semplici, un micio che ha la febbre da mantello risulta più chiaro e scolorito rispetto a quanto dovrebbe (il suo colore originale) perché ha una temperatura corporea più alta del normale.

Ecco allora che il pelo cambia letteralmente colore dando l’impressione che sia argentato o di un lieve colore crema o rossastro!

Possiamo anche fare altri due esempi molto semplici per capire il nesso tra temperatura e colore del mantello.

I gatti che vivono in luoghi molto freddi o anche semplicemente durante la stagione invernale sono più chiari rispetto a quando arriva l’estate e il mantello diventa più scuro e corposo.

La stessa differenza è visibile nei gatti che vivono in casa e in quelli che vivono all’aperto. I primi hanno un mantello leggermente più chiaro rispetto agli altri. Dipende dalla temperatura e dal contatto con la luce solare!

Cause di mantello febbrile nei gattini

cucciolata di gattini

Il mantello febbrile, come abbiamo visto, è visibile principalmente nei gattini molto piccoli, frutto di gravidanze che non sono filate proprio lisce.

La febbre del mantello, insomma, è la conseguenza di una sofferenza della mamma gatta che durante la gestazione subisce il peso di malattie, disturbi o anche di problemi legati allo stress.

La gravidanza di una gatta dura in media 65 giorni, ma può durare fino a 70 giorni. Naturalmente dipende dal singolo esemplare, proprio come per le persone!

La futura mamma gatta in genere non ha troppi problemi, specialmente se si tratta di una bella micia domestica alla quale sono riservate tutte le attenzioni possibili.

Prima fra tutte l’alimentazione che deve essere molto proteica e più calorica rispetto allo standard a cui è abituata, proprio perché deve nutrire non solo se stessa ma anche i suoi piccolini.

Poi anche l’ambiente caldo e accogliente, in cui dobbiamo sistemare dei giacigli morbidi in cui la mamma gatta possa riposare e, infine, accucciarsi per partorire i gattini quando sarà arrivato il momento.

Non tutte le gatte, però, hanno la fortuna di vivere in un ambiente sano e amorevole ed è per questo che possono nascere diversi problemi nelle randagie che vivono in strada.

Queste sono più soggette alle malattie, non sono seguite da un veterinario e di conseguenza possono trasmettere ai gattini non solo il mantello febbrile ma spesso anche altri disturbi più gravi.

Gatta incinta e stress: gli errori da evitare

gattino che lecca il padrone

Oltre alle possibili malattie che qualsiasi gatta randagia (e non) può contrarre durante la gravidanza, una delle cause principali di mantello febbrile nei gattini è lo stress.

Poveri piccoli, nascono stressati ancor prima di aprire gli occhietti! Ma non dipende assolutamente da loro e, anzi, state sicuri che non si tratta di un problema che avrà effetti a lungo termine.

Una gatta incinta ha bisogno di cure e attenzioni particolari ma queste non si limitano a un cambio di alimentazione o a posti comodi in cui rannicchiarsi.

Come per tutti i gatti, il comportamento delle future mamme feline è piuttosto imprevedibile e per questo dobbiamo essere bravi osservatori saper cogliere i segnali che ci inviano.

Potremmo avere una gatta da sempre coccolona e affettuosa che, anche in gravidanza, resta molto tenera e cerca continuamente il contatto con noi tra coccole, carezze e fusa.

Ma potrebbe capitare che anche la gatta più amorevole durante la gestazione diventi un po’ più solitaria, preferendo stare per i fatti propri e non averci tra i piedi.

Succede soprattutto quando abbiamo in casa più di un gatto e la futura mamma, in questo momento tanto delicato, perde completamente interesse per i propri simili (più che per noi).

Essere circondata da altri gatti le potrebbe causare un fortissimo stress perché è chiaro che non ha la solita voglia di giocare e preferisce la tranquillità.

Mantello febbrile: conclusioni e consigli utili

Adesso appare molto più chiaro cosa sia il mantello febbrile e perché certi gattini nascono con questo colorito così insolitamente chiaro!

Si tratta di un fenomeno più comune di quel che si pensa e la cosa che dobbiamo tenere a mente è che i gattini che nascono in questo modo non hanno nessuno strano problema di salute.

Se i piccoli hanno la febbre del mantello non vuol dire che la mamma gatta gli abbia trasmesso qualcosa, vuol dire solo che hanno una temperatura più alta del dovuto.

Nel giro di poco tempo il pelo diventerà più scuro, esattamente del colore giusto in base al patrimonio genetico ereditato dalla mamma e dal papà!

Un caso diverso è quello dei gatti più grandi che cambiano colorazione del mantello, ma qui parliamo del processo inverso, quindi del pelo che da scuro diventa chiaro.

Nei gatti anziani è assolutamente normale che il mantello si ingrigisca, proprio come succede ai nostri vecchietti che diventano brizzolati.

Ad esempio nei gatti neri o in quelli molto scuri può capitare che ci sia una carenza dell’enzima tirosina, responsabile proprio del pigmento nero. Questi mici, nel tempo, possono cambiare colore e diventare di un particolare color rossastro, proprio come se si fossero scoloriti!

Articoli correlati