A quanti mesi si può toelettare il gattino?

Quando toelettare il gattino? Ecco quando lavare il piccolo per la prima volta.

Avete adottato da poco un nuovo amico a quattro zampe e vi state domandando quando toelettare il gattino per la prima volta? Non siate frettolosi, anzitutto. Considerate che i cuccioli hanno bisogno di tempo prima di essere sottoposti al primo bagnetto della loro vita. E non tanto perché detestino l’acqua, ma soprattutto perché sono molto deboli a livello del sistema immunitario (e non solo). Cerchiamo allora di capire insieme quando lavare il gattino nei primi mesi di vita. E come.

Quando toelettare il gattino per la prima volta

La prima volta non si scorda mai, e questo vale anche per la toelettatura del vostro gattino. È importante quindi che il primo lavaggio del micio avvenga nel migliore dei modi, rispettando anche le sue esigenze – fisiche e non -. Chiarito questo, resta da definire quando toelettare il gattino per la prima volta. In linea di massima, si consiglia di non lavare mai il cucciolo prima dei 6 mesi, soprattutto se c’è la mamma in casa. Se provaste a lavare il piccolo, infatti, mamma gatta finirebbe con l’allontanarlo perché non riuscirebbe più a distinguere il suo odore. E questo è già un indizio importante per capire quando fare il primo bagno.

Dall’altro lato, dovete anche tenere in considerazione le condizioni di salute del piccolo. Nei primi mesi di vita i felini sono molto fragili e non hanno un’ottima capacità di termoregolazione, per cui è importante che tutte queste condizioni ottengano una stabilità prima di procedere con il primo lavaggio. Anzi, sarebbe bene lavare il gattino dopo che le vaccinazioni sono concluse, così da non andare ad inficiare in alcun modo il suo sistema immunitario. Questo significa che, a grandi linee, dopo i 6 mesi non dovreste avere problemi di alcun tipo per lavare il piccolo. Qualche tempo prima, volendo, potete cominciare ad abituarlo alla spazzola, in modo che poi non abbia reazioni negative in futuro. Anzi, prima il felino si abitua e più facile sarà toelettarlo in futuro.

gattino si fa il bagno

L’importanza della toelettatura

Se siete appassionati di gatti, sapete bene che la pulizia è fondamentale per questi animali. In linea di massima i felini si puliscono da sé, leccandosi dove possibile ed aiutandosi con le zampe laddove non arrivano. Ma spesso questo non basta a garantire una buona igiene all’animale. Soprattutto considerando che un gatto non può prendersi cura di occhi, orecchie e denti, che richiedono quindi il vostro intervento. Anche il pelo, nonostante i tentativi dell’animale, avrà bisogno che ve ne occupiate. E questo spiega perché è importante abituare il micio sin da cucciolo ad essere sottoposto ad intense sessioni di pulizia.

Anzi, al di là delle esigenze di igiene, è importante che consideriate anche che la toelettatura può rivelarsi un modo ottimale per creare un legame molto forte tra cucciolo e padrone. Il piccolo dovrà abituarsi ad essere manipolato, spazzolato e poi persino bagnato, insaponato e risciacquato. E il fatto che voi siate lì accanto a lui vi aiuterà a guadagnare un’intimità che sarà molto utile in futuro. Soprattutto quando dovrete lavare il micio, pulirgli le orecchie o tagliargli le unghie. A questo punto, chiarito il perché sia tanto importante abituare il cucciolo al bagnetto, vediamo come comportarsi nell’atto vero e proprio.

gattino avvolto in un asciugamano

Come lavare il gattino

Chiarito che dai 6 mesi in poi avete la possibilità di toelettare il gattino, cerchiamo di capire come comportarsi per fare in modo che il primo bagnetto sia un’esperienza il più possibile positiva. Anzitutto, ricordatevi che l’acqua deve necessariamente essere tiepida, considerando che il micio ha una temperatura corporea che oscilla tra i  38.5° C e i 39° C. Riempite quindi una bacinella con l’acqua e poi cominciate lentamente a bagnare il piccolo, utilizzando una spugna e cercando di partire sempre dal dorso. Il nostro consiglio è quello di evitare di immergere completamente il gattino nell’acqua, così da evitargli un’esperienza traumatica.

Una volta bagnato, il piccolo può essere delicatamente insaponato e poi risciacquato, evitando il più possibile di bagnargli testa e muso. Concluso il bagnetto, è molto importante che il micio venga subito avvolto in un asciugamano caldo e pulito. Anzi, ricordate che l’asciugatura è molto importante, perché se il cucciolo dovesse rimanere bagnato potrebbe ammalarsi, sviluppare funghi o avere problematiche di altro tipo. L’uso del phon, nel caso di un gattino molto piccolo, è sconsigliato, per cui dovrete cercare di tamponarlo quanto più possibile con l’asciugamano.

Terminati tutti questi passaggi, il primo bagnetto del vostro cucciolo può dirsi concluso. Chiaramente, non è necessario ripetere questa operazione troppo spesso, soprattutto considerando che i felini amano pulirsi in totale autonomia. Pertanto, anche se abbiamo chiarito quando toelettare il gattino, ricordatevi di farlo proprio quando notate che il cucciolo è davvero sporco. In caso contrario, potete comunque utilizzare la spazzola per eliminare il pelo morto e lo sporco in eccesso. Poi, quando il gatto comincia a crescere potete pensare di intensificarne i lavaggi.

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