Quanto crescono le unghie dei gatti?

Anche se si tende a dimenticarlo, si tratta di un organo fondamentale nella vita della nostra piccola palla di pelo. Conoscere quanto crescono le unghie dei gatti e come curarle è importante anche per rispettare la natura di chi abbiamo deciso di adottare, amare e proteggere.

Sono elementi annessi all’apparato tegumentario che si trovano dopo le falangi, in cima alla punta delle dita. Tutti i felini li posseggono e rappresentano uno strumento molto importante nell’agire di tutti i giorni. Le unghie sono sia un’arma di difesa che di attacco e sono complementari ai denti.

Artigli e dintorni

unghie del gatto

Tuttavia, molti possessori e amanti dei felini non le tengono nella giusta considerazione, figuriamoci se conoscono quanto crescono le unghie dei gatti. Non bisogna pensare solo agli effetti che queste hanno sull’arredamento di casa, ma anche al benessere fisico e psicologico dell’animale.

Una toelettatura improvvisata e incondizionata, addirittura l’esportazione, può avere delle conseguenze di una certa entità sulla salute del nostro adorato Miao. Importante è anche avere un veterinario di fiducia che non accontenti il desiderio dei padroni senza se e senza ma. Inoltre, la sua presenza sarà molto utile nel caso di malattie pregresse e caratteristiche di razza che possono incidere su eventuali altri quadri clinici.

Come sono fatte le unghie del gatto?

gatto che graffia la porta

Prima di sapere quanto crescono le unghie dei gatti, va approfondita la loro composizione e la struttura. Si tratta di organi che non sono poi così differenti dai nostri. Ecco allora che analizzandoli avremo un’idea abbastanza precisa della struttura di quelli felini. Differiscono quasi ed esclusivamente per la forma.

Prima di tutto, bisogna sapere che l’unghia non è osso, e non è in alcun modo attaccata alle ossa. Si tratta di una considerazione abbastanza ovvia e che viene confermata se pensiamo ai modellini o alle fotografie che ritraggono gli scheletri. Le unghie non ci sono più.

La sostanza di cui sono fatte è la cheratina, la stessa presente nei nostri capelli e nei peli di cane e gatto. La durezza dell’unghia dipende dalla sua concentrazione. Basti pensare al corno di un rinoceronte e allo zoccolo del cavallo: molto diversi dalle unghie di felini e bipedi.

La composizione dell’unghia

dito umano e zampa gatto

Miao presenta uno strato germinativo, che si trova sotto l’unghia, ed è quello dove si concentrano le sostanze nutritive necessarie a formare la nuova unghia.

Poi c’è il vallo ungueale, che è praticamente quella che noi profani individuiamo come la parte rosa. Nelle nostre unghie è quella che si trova esattamente sopra il dito (non quella libera). Il colore dipende dalla presenza del sangue e dei nervi (che possono essere compromessi se la manicure viene fatta in modo errato).

Infine c’è la lamina ungueale, che è l’unghia vera e propria, come la pensiamo noi bipedi: la parte che graffia e che tanto ci infastidice. Inoltre, quella del felino è pressoché identica alla nostra: con un solco sotto.

Le unghie del gatto si deteriorano?

Le unghie di un gatto

Quanto crescono le unghie del gatto? Si consumano? La risposta è affermativa e vale per tutti gli animali, bipedi compresi. Va detto però che l’utilizzo delle zampe da parte di Fido e Miao permette il controllo della crescita, cosa che negli esseri umani cambia, visti l’utilizzo che facciamo delle mani e l’abitudine di far crescere le unghie per una questione puramente estetica. Insomma, gli unici esseri viventi che necessitano per forza del tagliaunghie siamo noi.

Non è raro, però, che la nostra influenza ricada gli animali domestici, magari anche perché assecondati dai veterinari. Quando si parla di felini, il primo pensiero è la fine che fanno i mobili e i divani quando c’è una piccola palla di pelo che gira per casa. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere perché il gattino si fa le unghie ovunque e quale possa essere il ruolo del tiragraffi.

I bisogni del gatto

gatto e tronco d'albero

Il problema è che per il nostro adorato Miao ha bisogni di farsi le unghie. Non si tratta certo di un capriccio e noi non possiamo ignorare le sue esigenze. È, però, un nostro sacrosanto diritto preservare l’arredamento, ecco allora che esistono dei rimedi che tengano conto di tutti gli attori in gioco e che abitano la casa.

Si tratta di una pratica per segnare il territorio, in primis. I felini, infatti, posseggono alcune ghiandole sebacee sotto i cuscinetti che producono i feromoni (che noi uomini non percepiamo, ma loro sì, e anche molto bene). A tal proposito, ecco perché sono così importanti e a cosa servono.

Questa è una delle ragioni per le quali, quando i gatti vivono in giardino o per strada tutti i tronchi sono di loro proprietà. In questo modo, oltretutto, non hanno bisogno di fissare l’appuntamento dall’estetista per la manicure.

Tagliare le unghie, sì o no?

Quanto crescono le unghie dei gatti e a quale velocità? Molto dipende dallo stile di vita della nostra piccola palla di pelo. Importante, però, è sapere che nessuno dovrebbe tagliarle.

Miao ci pensa da sé e non ha bisogno di un’invasione dei propri spazi di tale entità. Inoltre l’usura naturale rispetta molto di più l’anatomia dell’unghia rispetto al migliore tagliaunghie in circolazione.

Il rispetto degli ambienti domestici

tagliare le unghie del gatto

Quando un amico a quattro zampe vive in casa, però, dobbiamo insegnargli che l’arredamento va lasciato in pace. Questo deve avvenire nel rispetto della sua natura. Ecco allora che entrano in gioco gli utilissimi tiragraffi.

In tutti i casi, comunque, le unghie non vanno asportate: si tratta di un estremo atto di violenza nei confronti del nostro peloso, al quale togliamo la possibilità di difendersi e di assecondare la sua indole da predatore.

Manicure, ma con parsimonia

zampa e unghie del gatto

Quanto crescono le unghie dei gatti e a quale velocità? Se proprio non riusciamo a gestirle e il nostro veterinario di fiducia ci dà il suo benestare, per tagliare le unghie dobbiamo seguire alcune semplici regole.

È necessario evitare assolutamente l’area rosa (anche perché se tagliamo lì inizierà a sanguinare): ci si deve concentrare solo su quella solo quella bianca. Il tutto si complica quando il nostro amico a quattro zampe ha le unghie scure. Ma il principio non è difficile e funziona un po’ come le nostre unghie.

Anche la direzione del taglio è importante, altrimenti priveremo il gatto di un punto d’appoggio non secondario. Non dimentichiamo mai che Miao, istintivamente, fa affidamento su di esse e quando si accorge di non averle le conseguenze possono essere anche gravi. Può anche arrivare a cadere malamente e a farsi molto male, se non peggio.

Dobbiamo quindi rispettare l’anatomia dell’unghia e l’indole del gatto, che comunque cercherà sempre di usarla per graffiare e marcare il territorio. Insomma, è consentita solo una piccola spuntatina. Come per tutte le cose, non si deve esagerare.

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