Dermatomiosite nel gatto: cos’è, sintomi, cause e cura della malattia

Cos'è la dermatomiosite e come possiamo riconoscerla nel gatto? Ecco cosa sapere su questa particolare e rara malattia

La dermatomiosite nel gatto è una malattia infiammatoria molto grave e dolorosa che colpisce la cute e i muscoli. Per fortuna non è comune nei nostri amati felini ma richiede a maggior ragione delle attenzioni particolari. Nella cura della dermatomiosite la tempestività è tutto, perciò è importante riconoscerne i sintomi e soprattutto fare intervenire il veterinario nel più breve tempo possibile.

Dermatomiosite nel gatto: cos’è esattamente?

gattini fratelli

Con il termine dermatomiosite ci si riferisce a una particolare e rara malattia infiammatoria che colpisce la pelle e i muscoli del gatto. Si tratta di una malattia imprevedibile e molto dolorosa che è importante riconoscere e diagnosticare in tempo per garantire ai nostri amici felini le giuste cure.

La dermatomiosite fa parte di un complesso di malattie riconosciute con il termine generico di miositi. Di queste fanno parte tutte le infiammazioni dei muscoli e rappresentano una patologia in sé ma talvolta possono essere un campanello d’allarme che indica la presenza di altre malattie nel gatto. La miosite può colpire uno, alcuni o tutti i muscoli contemporaneamente ed è proprio in base questa caratteristica che ne possiamo distinguere varie tipologie. A volte la miosite colpisce un gruppo di muscoli, come nel caso della miosite dei muscoli masticatori. In altri casi, invece, colpisce contemporaneamente tutti i muscoli del corpo come nel caso della polimiosite o della dermatomiosite, appunto.

La dermatomiosite può manifestarsi nel gatto ma anche nel cane e nell’uomo. Non è una malattia contagiosa ma ereditaria, o quanto meno così sappiamo per via degli studi effettuati sui cani. La ricerca ha appurato che in questi animali dipende dalla razza canina, per questo è piuttosto rara. Possiamo azzardare l’ipotesi che valga lo stesso anche per i gatti, anche se attualmente non è stato appurato in quali razze feline sia più probabile che si manifesti. In ogni caso sappiamo con certezza che la dermatomiosite nel gatto provoca diversi sintomi, in primis delle brutte e dolorose lesioni della pelle. La malattia è molto più comune nei cuccioli che per via del loro debole sistema immunitario soffrono molto di più rispetto agli esemplari che la manifestano in età adulta.

Quali sono i sintomi tipici della malattia?

gatto che sta male

I sintomi della dermatomiosite nel gatto sono piuttosto evidenti e si sviluppano praticamente sin da subito. L’unico problema è che non è così intuitivo ricondurli a questa malattia in particolare perché sono tipici di numerose patologie della pelle. Per questo motivo è fondamentale l’intervento del veterinario per risalire alle esatte cause ed effettuare una diagnosi accurata.

Il gatto affetto da dermatomiosite presenta delle brutte e dolorose lesioni cutanee che talvolta arrivano persino a sanguinare, cioè si ulcerano. In genere queste lesioni colpiscono dapprima il muso e la testa ma possono diffondersi nel resto del corpo in base alla gravità della malattia. All’inizio sono molto piccole e non danno particolare fastidio al Micio tanto che anche per noi umani è difficile notarle. Nel tempo, però, peggiorano e a quel punto iniziano i veri problemi.

Altri sintomi tipici della malattia

Le lesioni cutanee sono solo la punta dell’iceberg perché la dermatomiosite nel gatto è accompagnata anche da altri sintomi. I cuccioli in particolar modo iniziano a perdere visibilmente tono muscolare, risentendone fino a diventare deboli e letargici. Un altro sintomo della malattia è la difficoltà a mangiare la pappa, specialmente i croccantini che richiedono maggiore masticazione. Ciò accade perché la dermatomiosite nel gatto è associata a una condizione chiamata megaesofago, per cui i piccoli non riescono a deglutire il cibo normalmente. I sintomi diventano più gravi con il trascorrere del tempo fino a provocare paralisi facciale, rigidità muscolare diffusa e difficoltà a camminare.

Tutti questi sintomi che abbiamo appena visti ci fanno ben capire quanto sia terribile una malattia come la dermatomiosite, davvero invalidante per i nostri amati felini. Facciamo molta attenzione e osserviamo sempre con cura Micio, soprattutto quando da cucciolo, e ricordiamo che ogni minimo segno o sintomo anomalo ci consente di anticipare i tempi e riuscire a provvedere alle sue cure.

Cause della dermatomiosite nel gatto: quali sono?

gatto anziano

La dermatomiosite nel gatto è una patologia piuttosto rara e in base agli studi effettuati soprattutto sui cani si deduce che sia ereditaria. Vuol dire quindi che non possiamo definire con esattezza una causa scatenante per la malattia, ma limitarci a considerarla trasmissibile geneticamente. Secondo alcuni studi, però, potrebbero esserci alcuni fattori scatenanti che – uniti alla causa genetica – possono accelerare lo sviluppo della malattia. Tra questi possiamo citare la somministrazione di alcuni vaccini, l’esposizione ai raggi ultravioletti e altri fattori puramente ambientali.

Altre cause di miosite

Come anticipato, la miosite è in generale un’infiammazione dei muscoli. Oltre alla dermatomiosite, che ha cause fondamentalmente genetiche, le altre forme di miosite possono avere cause differenti. Prima di tutto la miosite potrebbe essere la reazione a un agente infettivo, e in questo caso si parla di miosite infettiva. Significa, quindi, che è provocata da alcuni parassiti come il toxoplasma (toxoplasmosi) o da alcuni tipi di batteri.

Altre volte la miosite può essere scatenata da una reazione immunitaria anomala contro i muscoli, ed è per questo che è definita immunomediata. È il caso della miosite dei muscoli masticatori in cui l’organismo produce anticorpi che prendono di mira i muscoli della bocca. Infine la miosite può essere la conseguenza di alcuni tipi di tumore, o meglio talvolta Micio inizia a soffrire di un’infiammazione che via via evolve fino a sviluppare un tumore. Nella maggior parte dei casi si tratta di sindrome paraneoplastica, cioè il sistema immunitario produce anticorpi che colpiscono i muscoli del micio, danneggiandoli.

Cura e trattamento: cosa sapere

veterinario visita un gatto arancione

Non esiste una vera e propria cura per la dermatomiosite nel gatto perché, appunto, si tratta di una malattia ereditaria. Quel che possiamo fare è tenerne sotto controllo i sintomi. Per questo motivo si parla di trattamento sintomatico, cioè di una terapia che il gatto deve seguire per tutta la sua vita in modo tale che i sintomi non peggiorino e che non soffra di atroci dolori. Per gestire la malattia si usano farmaci specifici e vitamine spesso molto costosi, perciò non è un trattamento di facile somministrazione per il padroncino.

Quando il gatto ha la dermatomiosite possiamo adottare qualche strategia per evitare che peggiori. Ad esempio è buona norma ridurre l’esposizione ai raggi UV ed evitare tutte le attività che possano danneggiare la sua pelle già compromessa. Possiamo anche modificare la sua dieta, dandogli cibi facilmente ingeribili, oppure utilizzare shampoo specifici per lenire le lesioni della pelle. Il tutto, ovviamente, sotto l’attento controllo del veterinario del quale dobbiamo sempre seguire le indicazioni con estrema precisione.

Il trattamento varia a seconda della forma di miosite con cui abbiamo a che fare, perciò di volta in volta il veterinario dovrà fare le sue valutazioni. Dopo tutti gli esami e i test del caso, può scoprire la causa scatenante di miosite e agire di conseguenza. Nel caso di miosite infettiva, ad esempio, il veterinario prescrive un trattamento specifico per eliminare l’agente infettivo (parassiti o batteri). Quando Micio ha una sindrome paraneoplastica, invece, si deve procedere con una cura per eliminare il tumore mentre nel caso della miosite immunomediata occorre usare farmaci immunosoppressivi.

Il veterinario deve monitorare nel tempo la situazione di Micio, valutando se sia il caso o meno di ridurre le quantità di farmaci. Purtroppo non si arriva mai alla totale guarigione in caso di dermatomiosite perciò la terapia durerà tutta la vita.

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