Quali sono i primi controlli che deve fare un gatto adottato?

Ecco tutto quello che c'è da sapere sui primi controlli del gatto adottato. Tanti consigli utili e informazioni

In famiglia è arrivato un nuovo membro, avete adottato un gatto e la casa è in festa. Dopo i momenti di gioia, tornate seri per un attimo e fate mente locale su ciò che dovete fare per mantenere il vostro micio in salute.

Gli animali domestici hanno bisogno di cure e attenzioni, ecco perché prima di prenderne uno un casa dovreste sapere cosa gli serve, compreso un buon veterinario. In questo articolo vedremo quali sono i primi controlli del gatto adottato. Vi forniremo una piccola guida ma sarà il medico a darvi tutte le indicazioni utili, anche perché ogni caso è diverso dall’altro e un esperto è in grado di capire cosa serve veramente al vostro amico a quattro zampe.

Gatto adottato, i primi controlli dal veterinario

La prima cosa da fare quando si prende un gatto in casa è una visita dal veterinario. Sia che si tratti di un cucciolo che di un adulto, sono necessari dei primi controlli del gatto adottato.

Se siete alla vostra prima esperienza e quindi non avete altri animali domestici in casa, vi consigliamo di aspettare qualche giorno dall’arrivo del vostro nuovo amico a quattro zampe, in modo che si abitui alla vostra presenza e impari a conoscervi. In caso contrario, cioè se avete già altri animali in casa, allora fareste bene a tenere il micio in isolamento finché non viene visitato e portarlo dal veterinario il prima possibile. Il rischio infatti è che abbia delle malattie o dei parassiti che potrebbe contagiare agli altri animali presenti in casa.

In caso abbiate adottato un cucciolo, il primo controllo dal veterinario andrebbe fatto tra la settima e l’ottava settimana. Eseguiti i primi controlli del gatto adottato, al secondo o terzo mese d’età potrete iniziare con i cicli di vaccini.

Generalmente, nei gattili i volontari si occupano di sterminare il gatto e di somministrare i primi vaccini. Se questo non è stato fatto oppure avete adottato un gattino ancora molto piccolo, ricordate che dopo vaccini e sverminamento dovreste fare controllare il vostro amico a quattro zampe ogni sei o dodici mesi. Naturalmente è bene chiamare il veterinario tutte le volte che il micio palesa dei sintomi strani o che non comprendete, per capire se si tratta di una malattia e intervenire nel modo corretto.

Cosa fa il veterinario alla prima visita del gatto

Tra i primi controlli del gatto adottato rientrano anche delle procedure diverse dalla visite vere e proprie. Quanto portate il gatto dal veterinario per la prima volta, infatti, il medico procederà alla registrazione del micio. Gli servirà segnare il nome dell’animale, l’età – anche in modo approssimativo se non sapete esattamente quando è nato il micio -, da dove viene, la dieta che segue ed eventuali patologia ereditaria dei genitori. Generalmente il gattile o il rifugio o ancora l’allevatore sapranno darvi queste informazioni quando adottate il gatto per la prima volta.

A questo punto, una volta prese le “generalità”, il veterinario procede con una visita generale del gatto. Controllerà tutto il possibile, dagli occhi alle orecchie, dal mantello ai denti per verificare la presenza di parassiti o ferite esterni.  Poi il controllo proseguirà con gli organi interni auscultato il cuore e i polmoni prima di passare al peso e alla misurazione.

Di solito durante la prima visita il veterinario somministra al gatto un antiparassitario e un vermifugo, soprattutto se si tratta di un gatto trovato per strada o adottato da un rifugio. Stabilisce inoltre il calendario dei vaccini. Non è detto che comincerà dal primo controllo, potrebbe essere necessario aspettare ancora qualche settimana in base all’età e alle esigenze del micio.

I primi vaccini del gatto

Tra i primi controlli del gatto adottato rientrano i vaccini. Il veterinario potrebbe cominciare a somministrarli dalla prima visita oppure più in là in base al calendario stabilito. Ma vediamo adesso quali sono i vaccini più importanti per il gatto.

Quello che non deve assolutamente mancare è il trivalente. Questo vaccino protegge il micio dalla panleucopenia felina (gastroenteritie virale), dalla rinotracheite e dala calcivirosi. La prima somministrazione viene fatta quanto il gatto ha un’età compresa tra i due e i tre mesi. Il primo richiamo viene fatto dopo due o quattro settimane e poi ogni anno.

In base alla prima visita, il veterinario sarà in grado di stabilire eventuali rischi per il micio. Se necessario, infatti, potrebbe suggerire anche il vaccino contro la rabbia o quello contro la leucemia felina, soprattutto se in casa avete altri animali a cui il micio potrebbe contagiare queste malattie. Ma, ripetiamo, sarà il medico a stabilirlo.

Al termine della visita verrà rilasciato un libretto delle vaccinazioni con tutte le informazioni mediche del vostro gatto. Il libretto vi servirà per controllare il calendario delle vaccinazioni.

Quando bisogna portare il gatto dal veterinario

Stabilito quali sono i primi controlli del gatto adottato, ricordate che il vostro nuovo amico a quattro zampe potrebbe avere altre esigenze, al di là delle visite e dei vaccini citati. Il veterinario diventerà il vostro migliore amico, così come per il vostro gatto, perché sarà lui ad occuparsi della salute del micio.

Naturalmente il gatto vive in casa con voi e non con il veterinario, quindi dovete essere voi a prestare attenzioni ai suoi comportamenti e ad eventuali sintomi di malattie che richiedano l’intervento del medico.

È bene infatti portare il gatto dal veterinario ogni volta che l’animale manifesta sintomi anomali. Vediamo quali potrebbero essere.

La cosa più evidente sono pulci e zecche. Questi parassiti si attaccano al mantello, quindi sono facili da vedere se vi prendete cura del vostro gatto osservandolo e spazzolandolo. I parassiti come le larve invece potrebbero essere presenti nelle feci. Sempre nelle feci o nelle urine potreste rintracciare tracce di sangue.

Se il gatto ha una ferita esterna o un ematoma, è bene consultare il veterinario per accelerare il processo di guarigione ed evitare infezioni indesiderate.

A volte inoltre il gatto mostra inappetenza. Se vi rendete conto che non si tratta di capricci, ma avete, per esempio, cambiato la marca del cibo e il gatto non vuole mangiare cibo umido o non vuole mangiare le crocchette, allora fareste bene a consultare il medico. Se a questo si aggiungono anche vomito e diarrea, allora è possibile che il micio sia intossicato o avvelenato, forse mangiando qualche pianta velenosa per il gatto.

In tutti questi casi, o altri cambiamenti strani del comportamento del gatto, è sempre consigliabile consultare un veterinario e non agire di testa propria. Articoli trovati su internet, come questo, sono soltanto informativi e servono a dare dei consigli ma non troverete mai in rete diagnosi e cure che potete applicare ad occhi chiusi al vostro animale domestico.

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