10 cose da sapere se vuoi adottare un gatto randagio

Se avete deciso di adottare un gatto randagio, dovete prima conosce alcuni aspetti importanti. Vediamo insieme quali sono

Può capitare che durante una passeggiata o rientrando a casa ci si imbatta in un gatto randagio. A volte spuntano all’improvviso, bisognosi di aiuto e trascurati. Il cuore si scalda e il primo pensiero è quello di portarli a casa per accudirli. Prima di prendere un gatto, però, è importante sapere alcune cose.

Adottare un gatto randagio è un atto di amore ma richiede anche delle responsabilità. Vengono in mente tante domande a partire dalla sicurezza o meno di avere in casa un gatto di cui non si sa assolutamente nulla e soprattutto un gatto che è abituato a vivere in strada. In questo articolo vi diremo quali sono le dieci cose che dovete sapere se volete adottare un gatto randagio.

Gatto randagio e gatto selvatico: differenze

Per prima cosa dobbiamo precisare che esistono gatti randagi e gatti selvatici. Apparentemente sono la stessa cosa, ma non è così. Vediamo allora quali sono le differenze.

Quello che contraddistingue un gatto randagio da uno selvatico è principalmente il modo di interazione con gli esseri umani. I gatti randagi sono abituati alla presenza degli umani. Probabilmente un tempo vivevano in casa ma sono poi stati abbandonati e quindi costretti a sopravvivere per strada.

Un gatto selvatico, invece, non ha mai avuto alcun contatto con gli esseri umani. Per questo motivo sono più schivi e tendono a stare alla larga. Sono abituati a vivere all’aperto e ad essere indipendenti. Un gattino nato da gatti selvatici può essere addomesticato, ma è difficile adottare un gatto selvatico adulto che ha sempre vissuto lontano dall’uomo.

Tuttavia un gatto randagio che vive a lungo per strada può perdere il ricordo della sua interazione con gli umani e imparare a vivere come un selvatico. Con le dovute accortezze però può tornare ad essere un animale da compagnia.

Per capire se siete di fronte ad un gatto selvatico o ad un gatto randagio, dovete fare attenzione al suo linguaggio del corpo. Se tende a scappare e vi vede con diffidenza, allora probabilmente è un animale selvatico abituato a vivere per strada, generalmente in colonie e lontano dagli esseri umani.

Se invece si fa avvicinare o non scappa, allora potrebbe trattarsi di un gatto randagio, soprattutto le lo incontrate di giorno. I gatti selvatici infatti sono animali notturni e tendono ad uscire nelle ore serali. Adottare un gatto randagio è più semplice che adottarne uno selvatico, perché quasi sicuramente ha già vissuto con esseri umani.

Come sono i gatti randagi?

Se volete adottare un gatto randagio dovete sapere che sono animali timidi e timorosi, a volte quasi esageratamente. Tuttavia, con pazienza e gentilezza, si faranno avvicinare o saranno loro stessi ad avvicinarsi. Una volta portati a casa potrebbero sembrare spaventati e incuriositi al tempo stesso. Molto probabilmente si nasconderanno e, dal momento che il gatto è un animale territoriale, inizieranno ad annusare ed esplorare il loro nuovo ambiente.

Per fortuna, con il tempo capiranno che sono al sicuro in questo nuovo posto. Inizieranno anche ad adattarsi alla loro nuova casa e al loro nuovo caregiver. Poiché i gatti randagi sono semplicemente gatti domestici che hanno perso la loro casa per un po’, saranno in grado di adattarsi completamente e saranno di nuovo gatti domestici felici.

È sicuro adottare un gatto randagio?

Vi state chiedendo se è sicuro adottare un gatto randagio che ha vissuto per strada? Sappiate che non correte alcun rischio, purché agiate correttamente.

Una volta che siete riusciti a farlo entrare in una gabbia o in un trasportino, dovete prendervi cura della sua salute e del suo benessere. Dovete pulirlo e portarlo dal veterinario. È vero che i gatti non hanno bisogno di fare spesso il bagno perché si leccano per mantenere pulito il loro pelo, ma vivendo per strada potrebbe essere necessaria un poco di pulizia extra.

Se hanno un problema di salute, il veterinario sarà in grado di selezionare il trattamento corretto per il loro recupero.

I gatti randagi scappano?

Un gatto randagio è abituato a vivere per strada, quindi vi potrebbe venire il dubbio che una volta portato a casa tenderà a scappare. In realtà si adatterà presto al suo nuovo stato e al suo nuovo ambiente, soprattutto perché è migliore della strada.

Inoltre vi ricordiamo che in passato ha già vissuto come animale domestico quindi sa già a cosa va incontro. Dategli solo il tempo di ambientarsi nella sua nuova casa e con la sua nuova famiglia.

Come prendere in sicurezza il gatto randagio

I gatti randagi sono generalmente sporchi e malnutriti. Per questo motivo è importante per prima cosa toglierli dalla strada e portarli dal veterinario. Non si sa se il gatto trovato in giro ha qualche malattia, quindi meglio non toccarlo direttamente ma attirarlo nel trasportino. Un modo molto efficace è posizionare il trasportino vicino a loro con il cibo all’interno.

Allontanatevi e aspettate che entri da solo, probabilmente ci vorrà del tempo prima che si senta al sicuro. Quando il micio inizia a mangiare, potete avvicinarvi lentamente e senza movimenti bruschi, chiudere il trasportino e portarlo dal veterinario.

Dal momento che sarà molto spaventato, potrebbe miagolare per chiedere aiuto. È un momento straziante ma cercate di tenere duro per il suo bene.

Portare il gatto dal veterinario

Il gatto randagio ha adesso bisogno di essere pulito con shampoo per gatti e acqua. Se avete in casa altri animali, ad esempio un cane, meglio non utilizzare lo shampoo per cani sul gatto. In casi estremi, meglio usare solamente l’acqua.

A questo punto è il momento della visita dal veterinario, che dovrà assicurarsi che il micio non abbia malattie trasmissibili all’uomo o altri problemi di salute. Il veterinario dovrà anche sterilizzare o castrare il gatto. Si avvierà un programma di sverminazione e vaccinazione. Il veterinario saprà cosa fare nel modo giusto.

Preparare la casa ad accogliere il gatto

Se avete deciso di adottare un gatto randagio e non avete altri pelosetti in casa, allora dovete preparargli l’ambiente giusto. Vediamo come.

Dovete eliminare tutti gli oggetti che possono essere pericolosi per il gatto o che lui possa rompere. Meglio predisporre una stanza in cui accogliere il gatto, dove mettere tutti gli oggetti di cui ha bisogno: la lettiera, la cuccia, i giocattoli e l’acqua.

Offrendogli una stanza, il micio imparerà presto a sentirsi al sicuro. Quando si rilassa e si mostra più amichevole, provate gradualmente ad aprire la porta e farlo andare nel resto della casa. Ricordate però di fornire al gatto dei nascondigli. La prima volta che arriverà a casa vostra potrebbe essere molto spaventato.

Prodotti per gatti che servono in casa

Adottare un gatto randagio significa prendersi cura di lui. Dovrete organizzare la zona pappa e la zona notte. Vediamo allora cosa serve in casa.

Al gatto serve una cuccia o un posto confortevole dove dormire. Cibo per gatti, tra cibo umido e secco. Giochi per mantenerlo impegnato. Una lettiera in cui fare i bisogni. E poi anche spazzole e pettini per spazzolare il gatto sia a pelo lungo che a pelo corto.

Presentare il gatto randagio ad altri animali domestici

Adottare un gatto randagio è un gesto d’amore e responsabilità, ma se avete in casa altri amici a quatto zampe, questo già lo sapete. A tal proposito vi precisiamo che è bene stabilire un’area per il gatto randagio per i primi tempi. I gatti sono animali territoriali, quindi è una buona idea dare loro prima un’area in cui possano sentirsi al sicuro.

Poi dovete abituare il gatto all’odore dell’altro animale, cominciate con un oggetto. Fateli incontrare gradualmente, per brevi periodi e inizialmente a distanza. Lasciate ai vostri amici a quattro zampe il tempo di conoscersi.

Guadagnare la fiducia del gatto randagio

Quando si tratta di adottare un gatto randagio, avrete bisogno di molta pazienza per ottenere la sua fiducia in quanto è piuttosto timoroso. Per conquistare la fiducia di un gatto è necessario parlargli con gentilezza, evitare movimenti improvvisi, provvedere ai suoi bisogni, dargli affetto quando lo accetta e giocare con lui ogni giorno usando i suoi giocattoli.

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