Ragdoll e Sacro di Birmania: le differenze

Le somiglianze tra Ragdoll e Sacro di Birmania si limitano a qualche dettaglio estetico. Le differenze sono invece molte di più.

È facile immaginare come mai siano in tanti a confondere un gatto Ragdoll con un Sacro di Birmania: sono soprattutto le combinazioni di colori in cui si presentano a ingannare un osservatore non troppo esperto. Vi sono però delle sostanziali differenze che possono permetterci di distinguerli: scopriamo qui quali sono.

gatto sacro di birmania su sfondo nero

Aspetto fisico

I Ragdoll sono piuttosto grandi, con esemplari maschi che arrivano a pesare fino a 9 kg e femmine fino a 7 kg. Nonostante la loro taglia possa mettere un po’ soggezione sono considerati dei “giganti buoni”. Robusti, con un pelo medio-lungo, possono essere di 6 colori diversi in 4 possibili combinazioni.

I Sacri di Birmania sono invece molto più piccoli, fermandosi ai 5,5 kg di peso nei maschi e ancora meno nelle femmine. Si presentano in una varietà di colori inclusi il rosso, crema e marrone. Tutti gli esemplari di questa razza hanno però le estremità delle zampe bianche e gli occhi azzurri.

Storia

I Sacri di Birmania circolano da più tempo rispetto ai Ragdoll, poiché le loro origini si fanno risalire alla Francia del 1910. L’inizio è stato un po’ difficoltoso, dato che la Seconda Guerra Mondiale li ha decimati tutti a eccezione di una singola coppia: ci sono voluti molti anni perché ci si potesse riprendere da quella perdita. Questi animali sono poi sbarcati negli Stati Uniti negli anni ’60, e la Cat Fanciers Association ne ha ufficialmente riconosciuto la razza nel 1967.

I Ragdoll sono invece nati negli Stati Uniti, e più precisamente in California nel 1963 da una gatta bianca (con qualche tratto del siamese) di nome Josephine, da cui discendono tutti i Ragdoll in circolazione ancora oggi. La razza è stata riconosciuta dalla CFA nel 1993.

gatto sacro di birmania

Personalità

Se desiderate un gatto affettuoso, entrambe le razze faranno al caso vostro. I Ragdoll vengono a volte paragonati ai cani perché sono molto di compagnia e tendono a seguire i propri umani ovunque vadano; sono dotati di un temperamento tranquillo e rilassato e si accontenteranno volentieri di passare il tempo accoccolati ai vostri piedi. Ciò non significa che siano necessariamente sedentari: amano coccole e giochi all’aria aperta come molti altri gatti, ma in generale preferiscono stare coi membri della loro famiglia.

I Sacri di Birmania sono molto più attivi e amano correre e inseguirsi. Amano anche la compagnia di altri gatti e persino i cani non danno loro problemi, quindi si tratta della scelta giusta se avete già un altro animale domestico che gli faccia compagnia. I gatti di questa razza non vi seguiranno ovunque come i Ragdoll, ma state certi che quando vorranno la vostra attenzione non avranno difficoltà a farvelo capire. In generale, comunque, si tratta di due razze amichevoli, versatili e che amano socializzare.

ragdoll per terra

Salute

I ragdoll godono prevalentemente di buona salute, ma sono stati registrati casi di calcoli alla vescica e cardiomiopatia ipertrofica collegati a questa razza. Quest’ultimo disturbo, che consiste in un ispessimento del muscolo cardiaco, è il più diffuso tra i gatti e purtroppo non c’è modo di prevedere se un animale lo svilupperà nel corso della sua vita. I Ragdoll sono anche caratterizzati da una crescita molto rapida e richiedono una discreta quantità di cibo nell’età dello sviluppo, che generalmente termina intorno ai 4 anni: è questo il momento ideale per metterlo a dieta, per evitare che metta su troppo peso.

Nel caso del Sacro di Birmania non si registrano al momento rischi connessi a malattie congenite.

Cura

Nonostante il loro splendido mantello, i gatti di entrambe le razze sono relativamente semplici da curare. I Sacri di Birmania sono sprovvisti di sottopelo, e dunque è difficile che il pelo si annodi se viene spazzolato settimanalmente.

Il pelo medio-lungo del Ragdoll va spazzolato in modo più frequente, anche due volte a settimana, per ridurre il rischio di nodi.

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