American Wirehair, colori e varianti: tutto quello che c’è da sapere

Tutti i colori dell'American Wirehair, il bellissimo gattone americano dal pelo ispido e ricurvo che piace tanto agli appassionati

Negli anni Sessanta ha fatto capolino una nuova razza di gatti davvero unica nel suo genere e in modo del tutto spontaneo. Si tratta dell’American Wirehair, un gattone a stelle e strisce disponibile in tanti colori diversi, ma con un unico comune denominatore: il pelo riccio!

Una caratteristica che si deve a una mutazione genetica che ritroviamo in altri gatti come il Devon Rex, il Selkirk Rex, il LaPerm. Tutti accomunati dal particolare mantello con peli che, anziché essere morbidi e lisci, sono ricurvi e ispidi al tatto.

L’American Wirehair può avere tanti colori bellissimi, a eccezione di alcuni che non sono ammessi dallo standard di razza. Scopriamo di più a proposito di questo particolarissimo gattone tanto dolce quanto meraviglioso!

Indice

American Wirehair, il gatto dal pelo ricurvo

american wirehair tigrato

L’American Wirehair è una razza felina originaria degli USA, in particolare si tratta della versione “ruvida” dell’American Shorthair, il classico gattone americano a pelo corto. Non è diffuso come quest’ultimo perché ne esistono allevamenti soltanto nel Nord America, ma comunque riesce ad attirare la curiosità di tanti appassionati anche oltreoceano.

Come anticipato, la sua peculiarità – il pelo ruvido e ricurvo – si deve a una mutazione genetica dominante (e spontanea) che è apparsa in modo del tutto casuale nel 1966, quando Joan O’Shea si accorse che nella sua cucciolata di American Shorthair c’era uno strano gattino dal mantello ispido. E proprio lui, il piccolo Adam, è diventato il capostipite di una razza felina nuova di zecca, le cui caratteristiche sono state stabilizzate grazie a un certosino lavoro di incroci mirati che hanno reso la mutazione “re” (quella dei gatti Rex) ereditaria.

Riconosciuto dalla Cat Fanciers Association nel 1978, l’American Wirehair è un gattone davvero affascinante che al suo aspetto tipicamente rustico associa un carattere a dir poco splendido. È buono, docile e molto affettuoso ma al contempo mantiene una tempra “selvatica” che lo porta a essere un ottimo cacciatore e ad avere tanto bisogno di attività fisica e movimento. L’ideale per chi desidera adottare un Micio che ben si adatti alla vita in appartamento, ma che al contempo sia attivo ed energico. Un delizioso compagno di vita!

Tutti i colori dell’American Wirehair

american wirehair bicolore

Ma torniamo a noi: quali sono i colori tipici dell’American Wirehair? Come abbiamo detto poc’anzi, questa razza felina è il frutto di diversi incroci a partire da un esemplare di American Shorthair con il pelo ruvido. Per selezionarla, l’allevatrice Joan O’Shea si è servita di esemplari diversi a partire dal primo, Adam, che era ai tempi l’unico American Wirehair esistente con il mantello bicolore rosso e bianco.

Le prime cucciolate derivavano da Adam, da femmine American Shorthair e da gatti comuni e, dopo appena una decina d’anni, la mutazione spontanea si stabilizzò dando vita di fatto alla nuovissima razza felina. Da quel momento nacquero gattini dal mantello ispido, con peli ricurvi e arricciati (lo sono a volte persino le vibrisse e i peli delle orecchie!) e in una grande varietà di colori diversi, quelli che tutt’oggi sono ammessi nello standard dell’American Wirehair.

Come riporta la Cat Fanciers Association, l’American Wirehair è ammesso in tutti i colori naturali dell’American Shorthair. Ne troviamo esemplari dal pelo nero, blu, rosso, crema, bianco, argento o oro con pattern che variano dal colore solido al tigrato, inclusi bicolore e tricolore. Non sono ammessi colori come lilla, cioccolato, fulvo e cannella né la varietà colorpoint (quella tipica del Siamese, per intenderci).

Ma vediamo adesso nel dettaglio le varianti di colore dell’American Wirehair più diffuse (e apprezzate).

American Wirehair “grigio”

american wirehair silver tabby

Quello che comunemente viene chiamato “grigio”, in verità non è altro che la variante argento dell’American Wirehair. Lo troverete anche sotto il nome “Silver” ma poco cambia, perché l’effetto del pelo è il medesimo: un colore ricco di sfumature e brillante, con i peli chiari alla base e sulle lunghezze e le punte bordate di nero su dorso, fianchi, testa e coda. È proprio questo che gli conferisce il caratteristico aspetto argentato scintillante!

Anche occhi e bocca sono bordati di nero, con il naso color mattone e i cuscinetti delle zampe scuri. Un gattone davvero meraviglioso che, ovviamente, possiamo trovare sia nella variante a unica tinta che nella versione tigrata (Tabby).

American Wirehair bianco

american wirehair unica tinta

Nell’American Wirehair il bianco è uno dei colori più ricercati dagli appassionati. Basta guardarlo per capirne il motivo: questo mantello è a unica tinta e scintillante come neve al sole, uniforme e privo di qualsiasi sfumatura. Potremmo azzardare che si tratti proprio di un bianco puro. Gli esemplari di questo colore hanno sempre naso e cuscinetti delle zampe rosa, mai in altre tonalità, mentre gli occhi possono variare ma sono molto apprezzati quelli gialli o color ambra.

American Wirehair tigrato

american wirehair con due colori

L’American Wirehair tigrato è probabilmente il più comune, proprio come accade per gli esemplari American Shorthair. Del resto si tratta del pattern naturale per eccellenza, quello più antico e presente negli esemplari selvatici che in origine (prima dell’addomesticamento) tornava utile per mimetizzarsi e portare a buon termine la caccia. Il pattern Tabby “originale” si distingue dagli altri “tigrati” per via della “M” scura sulla fronte del gatto. Per il resto possiamo trovarlo in tutti i colori disponibili e ammessi dallo standard.

Come pettinare il pelo dell’American Wirehair

american wirehair nel bosco

I colori dell’American Wirehair sono uno più bello dell’altro, su questo non ci sono dubbi. Ma viene spontaneo pensare: come si pettina un pelo così ispido e strano? Vi stupirà sapere che questo gattone ha pelo e pelle piuttosto delicati, nonostante l’apparenza rude e massiccia. Perciò armatevi di una spazzola con setole morbide, in modo da evitare che i peli si spezzino e che la pelle si laceri, e ricordate sempre di fare movimenti molto delicati. Basta spazzolare il gatto una volta alla settimana, dal momento che non perde molto pelo, e per i bagnetti basta una volta al mese per togliere gli eventuali residui di sporcizia che possono infiltrarsi tra i peli ispidi.

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