Come svezzare un gatto, guida completa: latte, comportamento dei gattini e primi cibi

Lo svezzamento è una fase importantissima nella vita di ciascun gatto e conoscerne tempi e modalità è essenziale per chi se ne prende cura

Lo svezzamento è una fase importantissima della vita di ogni gattino e rappresenta il passaggio dal latte alimentare al consumo di cibo solido. Per svezzare un gatto, però, dobbiamo conoscere i giusti passaggi.

Questo processo avviene gradualmente, nell’arco di diverse settimane, quando i cuccioli iniziano a mostrare interesse per il cibo (a partire dalla quarta settimana di vita).

Scopriamo come svezzare un gatto, quanto dura questo importante “rito di passaggio” e cosa occorre sapere affinché avvenga nel migliore dei modi. Tutto per il bene del piccolo Micio!

Indice

Cos’è esattamente lo svezzamento del gattino

gattini piccoli

Come anticipato, svezzare un gatto significa attuare il processo di transizione dal latte materno al cibo solido. Durante questa fase di vita i gattini si sviluppano rapidamente, passando da uno stato di completa dipendenza dalla loro mamma fino alla completa indipendenza sociale nel giro di poche settimane.

In uno scenario ideale, la mamma gatta si occupa dell’intero processo di svezzamento. Tuttavia, potrebbe essere necessario intervenire quando vi prendete cura di un gattino che è stato separato dalla madre troppo presto, come nel caso dei gattini orfani o di quelli che allevate in casa. In assenza della mamma è ovvio che facciano affidamento interamente su di noi per il calore, l’alimentazione e la socializzazione. Lo svezzamento è un passo importante per qualsiasi gatto ed è fondamentale conoscere come avviene.

Quando si devono svezzare i gatti

mamma gatta che allatta i suoi cuccioli

A meno che non sia necessario, è importante non affrettare l’inizio del processo di svezzamento. I gattini dovrebbero rimanere con la loro mamma almeno fino alle dieci settimane di vita e in questo periodo continuare a nutrirsi direttamente dalle sue mammelle. Come i neonati, anche i gattini hanno bisogno di cure particolari e dormono di frequente (molto più dei gatti adulti), ma con il tempo la mamma gatta inizia a scoraggiare questo legame di dipendenza, cercando fonti di cibo alternative.

Raggiunte le tre o quattro settimane di età circa, i micini mostrano ancora interesse a mangiare il latte fornito dalla mamma, però lei potrebbe respingerli. Per questo è una buona idea lasciare che mangi da sola, ricavando una zona separata per nutrire i gattini. Entro le sette o le otto settimane di vita, i gattini a quel punto dovrebbero essere in grado di mangiare cibo solido e bere acqua autonomamente, senza più essere allattati dalla madre.

In definitiva, il gatto è pronto per lo svezzamento intorno alle quattro settimane di vita. Quando, cioè, non è più “neonato” in senso stretto, inizia a esplorare il mondo che lo circonda e diventa più attivo. Se il gattino non è in grado di stare in piedi, giocare o mettere a fuoco gli oggetti è troppo presto per iniziare lo svezzamento.

Quanto dura questa fase

gattini che si abbracciano

La maggior parte dei gattini impiega dalle quattro alle sei settimane per essere svezzati dalla madre o dal biberon (se sono orfani e gli diamo il latte artificiale). Il processo di svezzamento è relativamente breve, quindi, e in genere il gattino sarà completamente svezzato quando avrà tra le otto e le dieci settimane. 

Ricordiamo però una cosa importante. Solo perché un gattino è stato svezzato dalla mamma, non significa che sia pronto a lasciare lei o i fratellini e le sorelline, in quanto ha ancora molto da imparare dalla sua famiglia. I cuccioli che vengono portati via troppo presto dalla madre possono sviluppare problemi comportamentali piuttosto seri, soprattutto ansia e aggressività. I gattini dovrebbero stare con la loro mamma almeno fino alle dieci settimane di vita (preferibilmente anche dodici).

Come si inizia lo svezzamento

biberon per gattino

Come iniziare a svezzare un gatto? Innanzitutto separate la mamma e il gattino per alcune ore alla volta. Questo ridurrà gradualmente la dipendenza del piccolo dalla madre (e dal suo latte) e per facilitare questo processo vi consigliamo di far sì che la gatta adulta e il cucciolo (o i cuccioli) abbiano delle zone separate in casa con tutto ciò che gli occorre (lettiera, pappa e acqua).

Man mano che il gattino diventa più socializzato e indipendente, arriverà il momento in cui sarà in grado di trascorrere periodi di tempo più lunghi senza la sua mamma, finché non sarà completamente svezzato appunto. Una delle cose che, però, dovete tenere a mente è che va assolutamente evitata l’alimentazione mediante biberon. 

Caso diverso per il gattino orfano, che la mamma purtroppo non ce l’ha. In quel caso il piccolo dipende completamente da noi e ben prima che entri nell’età giusta per lo svezzamento. Dapprima dobbiamo allattarlo col biberon e il latte artificiale, in sostituzione di quello materno, poi raggiunte le quattro settimane di vita possiamo procedere a piccoli passi per abituarlo al cibo solido. Basta ad esempio iniziare intingendo un dito nella ciotola con la pappa e fargliela leccare da lì. Con pazienza e tempo il micino si abituerà a mangiare direttamente dalla ciotola.

Come abituare il gattino al cibo solido

gattino che si nasconde

Nello svezzamento dei gattini dovrebbero essere offerte di frequente piccole quantità di cibo, in modo da avere dai tre ai quattro piccoli pasti al giorno. Probabilmente 3/4 cucchiai di cibo per gattini per pasto sarebbero l’ideale ma, se questo viene consumato rapidamente e alla fine del pranzetto sembrano ancora affamati, allora aggiungetene un altro pochino. Se, al contrario, i gattini non mangiano tutta la pappa dovete metterne di meno al pasto successivo.

Man mano che i piccoli crescono e si nutrono sempre meno dalla mamma, aumentate la quantità di pappa, badando bene di rimuovere eventuali residui al massimo dopo 20 minuti. Altra cosa importante, la scelta della ciotola: per i primi tempi (e viste le quantità piccolissime di pappa) potete usare un piccolo piattino da caffè o comunque un piatto che sia poco profondo.

Non dimentichiamo, inoltre, che è assolutamente normale per i gattini creare un po’ di trambusto quando mangiano, specialmente se provano il cibo solido per le prime volte. Ecco perché è consigliabile farli mangiare su superfici facilmente lavabili, da detergere rigorosamente con prodotti non aggressivi e sicuri per la loro salute. In ultimo, ricordate sempre di mettere a disposizione dei micetti una ciotola di acqua sempre fresca e pulita e mai (ripetiamo, MAI) latte vaccino.

Prodotti per svezzare i gattini

gattino che mangia la sua pappa

Come abbiamo visto svezzare un gatto è un processo delicato, che richiede tempo e pazienza. Dobbiamo esser certi che sia il momento giusto per iniziare, capire quanta pappa dargli per volta e come rendere il distacco dalla mamma il più naturale possibile. Adesso manca soltanto una cosa: che cibo dobbiamo usare?

In generale considerate che la pappa per un gattino in fase di svezzamento deve essere morbida e in piccoli pezzi, nutriente e facilmente digeribile (oltre che saporita). Ormai si trovano in commercio tanti prodotti pensati apposta per svezzare il gatto, alcuni di ottima qualità. Ma per risolvere qualsiasi dubbio o perplessità rivolgetevi senza problemi al vostro veterinario di fiducia, che saprà consigliarvi il prodotto migliore.

C’è chi si affida agli alimenti per bambini, come ad esempio gli omogeneizzati. Diciamo pure che non è la scelta migliore perché sono prodotti pensati per il consumo umano e possono contenere ingredienti tossici per i gatti (come cipolla, aglio). Meglio optare per il cibo in scatola per gattini, più morbido rispetto a quello per adulti e con un più alto apporto calorico (di cui hanno bisogno), oppure per le crocchette per gattini inumidite con un po’ d’acqua, in modo da diventare morbide e facilmente masticabili.

Parola d’ordine: pazienza

gattino con le zampe dentro la ciotola

Svezzare un gatto potrebbe sembrare un’impresa difficilissima, ma come abbiamo visto non è così. Dobbiamo solo stare attenti a scegliere i prodotti giusti, seguire sempre i consigli del nostro veterinario di fiducia e imparare a conoscere il piccolo Micio.

La conoscenza, come sempre, è la chiave che apre le porte del mondo dei nostri amici a quattro zampe e che ci consente di comprenderli fino in fondo. Lo svezzamento può metterci a dura prova perché i gattini sono giovani, pieni di vita e parecchio “monelli”. Ne combinano di tutti i colori, dal rovesciare il piattino fino a mettere le zampe dentro la pappa…Un vero disastro!

Dal canto nostro dobbiamo solo essere (tanto) pazienti, rispettando i tempi dei micini. E state certi che aiutarli a superare questa importante fase della loro vita sarà una grande soddisfazione!

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