Cosa serve nei rifugi per gatti e come aiutarli

Cosa serve nei rifugi per gatti e come aiutarli: tutto il necessario per rendere la vita di Miao confortevole e lunga

Cosa serve nei rifugi per gatti? Partiamo dal presupposto che la vita in gattile non è quella migliore, ma è pur sempre un’alternativa migliore ai pericoli della strada. Prima che avvenga l’impossibile e che questi luoghi rimangano vuoti perché i loro ospiti trovano sistemazioni più confortevoli, vediamo come renderli il più confortevole possibile.

Non è vero che i felini sono indifferenti e opportunisti, che non sono capaci di affezionarsi e provare amore. La solitudine, quindi, non può essere la prima opzione. I gatti nei rifugi soffrono sia fisicamente che emotivamente. Hanno bisogno del contatto umano.

Questa è solo una delle ragioni, anche abbastanza scontata, per cui sarebbe meglio adottare un amico a quattro zampe in rifugio piuttosto che acquistarlo da un allevatore.

Indice

Cosa serve nei rifugi per gatti, l’essenziale

Donazione al gattile: come funziona

Perché il rifugio non è il luogo ideale

Molte persone ci hanno chiesto anche

Cosa serve nei rifugi per gatti, l’essenziale

gatto fa capolino da staccionata

Stabilire cosa serve nei rifugi per gatti è una questione di priorità. Certamente bisogna fare una distinzione fra elementi pratici ed emotivi. Per prima cosa un gattile va messo in sicurezza e gli stalli devono essere abbastanza ampi per garantire uno spazio sufficiente per i movimenti, lettiere sempre pulite, una cuccia morbida e confortevole.

Inoltre non devono mai mancare cibo, acqua fresca e pulita e medicine per gli esemplari che necessitano di ricevere cure più o meno importanti. Riuscire a far quadrare in conti rispetto a questi elementi, per chi gestisce la struttura, spesso non è facile.

Tuttavia, una volta risolti i problemi pratici e di sopravvivenza, quello che conta davvero è l’amore. Ciò di cui necessitano di più dei randagi, che hanno sempre dovuto lottare per stare al mondo, è sapere di essere importanti per qualcuno, di poter contare su una mamma e un papà umani pronti a fare di tutto per il loro benessere.

Donazione al gattile: come funziona

gatto in tattile

Qualsiasi aiuto è benaccetto, che siano donazioni di roba usata o nuova, che siano contributi in denaro o pappe in scatola: tutto serve. Chi si dedica alla cura di queste anime sfortunate ha bisogno di non sentirsi solo. Esistono dei canali ufficiali come i bonifici bancari, la donazione del cinque per mille; ma non solo. Fare una piccola gita in gattile e portare ciò che in casa non serve più è un’altra strada percorribile:

  • Lenzuola e federe;
  • Maglioni e magliette;
  • Coperte e pile;
  • Vecchi cuscini.

Tutto ciò che può trasformarsi in un giaciglio comodo e caldo va benissimo. L’importante è che tutto venga mantenuto in buone condizioni e pulito. L’organizzazione è un elemento fondamentale per la gestione di un luogo dove convivono tanti pet. Ecco allora che anche detergenti e disinfettanti possono tornare utili.

Perché il rifugio non è il luogo ideale

gatto che ha paura

A livello pratico, se ben protetti dalle intemperie, i gatti possono vivere in un gattile. La vera domanda da farsi, invece, è se dovrebbero. Tutti, ma soprattutto alcuni, infatti soffrono tremendamente quando vivono da soli, in un ambiente asettico e angusto.

Se facciamo una visita al rifugio della nostra città, noteremo la maggior parte degli ospiti fare capolino al nostro passaggio, graffiare la grata, miagolare e attirare l’attenzione. Alcuni potrebbero anche rimanere rannicchiati in un angolo del box, cercare di scavare, distruggere tutto quello che hanno sotto tiro.

Questi sono tutti segnali tipici del linguaggio dei gatti che indicano un malessere. I veterinari arrivano anche a parlare di ansia da separazione nel gatto. Lamentarsi, piagnucolare e perfino fare versi strani sono tutti segni di un felino che non è contento di vivere in gattile.

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gattino con collare

Il freddo che spesso si trova in luoghi del genere può portare i poveri amici a quattro zampe ad avere brividi, a soffrire di letargia e ipotermia. Nei casi più gravi rischiano la morte.

Al contrario, d’estate, possono avere un colpo di calore, ansimare, sbavare eccessivamente e avere una temperatura corporea elevata. Sia d’inverno che nei mesi estivi, quando succedono certe cose, bisogna intervenire tempestivamente.

Di cosa ha bisogno un gatto?

La convivenza bipedi-quadrupedi risale a circa 15 mila anni fa. All’inizio, sapevano cacciare e difendersi della vita allo stato brado. In cambio, venivano nutriti e tenuti al caldo del fuoco. Ma negli ultimi decenni, le cose hanno iniziato a cambiare. Ora capiamo quanto siano esseri sociali e quanto sia importante l’interazione umana per il loro benessere.

Abbiamo anche sviluppato legami molto più forti con i nostri amici a quattro zampe: diamo loro da mangiare il cibo migliore, soddisfiamo ogni loro bisogno e li trattiamo quasi fossero bambini.
Addestratori, etologi e veterinari sono tutti d’accordo. I gatti non possono vivere in gattile. Necessitano di ricevere calore, praticamente ed emotivamente; devono giocare, allenarsi, avere degli stimoli frequenti.

Quali sono gli effetti di un abbandono?

Cosa serve nei rifugi per gatti? Persone disposte ad adottare. Quando vengono lasciati, gli amici a quattro zampe da soli soffrono terribilmente, alcune razze più di altre. Si annoiano e assumono comportamenti distruttivi.

Se non siamo pronti a dare loro tutto quello di cui hanno bisogno, forse conviene ripensare all’adozione. Micio non è un peluche, è per la vita (e un eventuale abbandono lo segnerebbe per il resto dei suoi giorni).

I gatti randagi sono educati?

Se vogliamo adottare un amico a quattro zampe che ha abitato in un rifugio, non è difficile abituarlo alla vita in un ambiente domestico. Basta solo un po’ di attenzione e di pazienza. Scegliamo innanzitutto una razza che risponda alle nostre esigenze, di gestione ed economiche, e non solo.

Stabiliamo regole chiare sugli accessi a determinate parti della casa, in una prima fase potremmo creare una zona di sicurezza da allargare con il tempo. L’utilizzo del kennel come rifugio è un’ottima soluzione. A tal proposito, ecco come abituare il gatto al trasportino.

Se ancora non sa fare i bisogni nella lettiera, possiamo usare delle pratiche traverse assorbenti per evitare che sporchi o rovini il pavimento. Una volta cresciuto poi, possiamo insegnare al cucciolo a usare gli appositi spazi con poche e semplici mosse. Non dimentichiamo che ha bisogno di esplorare, stare all’aperto e fare una corretta attività fisica.

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