Gattino e pappagallo, come farli convivere? Trucchi e dritte per una coesistenza felice

Può sembrare un'accoppiata un po' strana, ma gattino e pappagallino possono convivere in modo sereno se si conoscono trucchi come questi.

È possibile avere in casa un gattino e un pappagallo e farli convivere in armonia senza che possano nascere problemi per l’uno o per l’altro? Del resto i felini tendono a essere naturalmente attratti dagli uccelli, e di solito non è per fare amicizia! Ma la risposta è sì: una convivenza pacifica è possibile se si è al corrente di alcuni trucchi necessari per metterli in atto. Vi spiegheremo in questo articolo di quali si tratta esattamente.

Un istinto difficile da domare

gattino grigio che dorme

Chiunque abbia mai avuto a che fare con un gatto, adulto o cucciolo, sa bene che questi felini hanno ereditato dai loro ben più temibili antenati un istinto predatorio non da poco. Date le dimensioni di un gatto, tale istinto tende ad attivarsi e manifestarsi principalmente sugli animali più piccoli di lui, che spesso vengono automaticamente visti come una potenziale preda.

E quale animale risponde a una descrizione di questo tipo meglio di un uccellino? Con il loro svolazzare leggiadro, questi volatili tendono ad attirare l’attenzione di un predatore come il gatto, che è già molto curioso per natura, e a rendergli ulteriormente intrigante l’idea di agguantare quella povera bestiolina anche solo per gioco o per tenersi in esercizio, per poi magari portarla in casa come simpatico “omaggio” al proprio umano.

Gli uccelli, dal canto loro, sono istintivamente abituati a essere considerati delle prede e tendono a volar via al primo rumore o alla vista di un potenziale predatore. Nei confronti di qualunque felino hanno sviluppato una naturale diffidenza che li porta a tenersi a distanza da loro quanto più possibile; e fanno bene, dato che anche la loro saliva è tossica per un uccello! Se non hanno la possibilità di allontanarsi proveranno comunque a difendersi come possono a prescindere dalle reali intenzioni dell’altro animale, pur non disponendo di molte risorse da questo punto di vista.

E se gli uccelli selvatici sono così esposti a rischi di questo tipo non è difficile immaginare quanto più pericolosa possa essere la convivenza in casa tra un gatto e un uccello come un pappagallo: entrambi si ritroverebbero a stare insieme sotto lo stesso tetto per lungo tempo, in uno spazio chiuso e relativamente ristretto nel quale il volatile ha senza dubbio meno libertà di movimento che all’aperto, soprattutto se viene tenuto nella sua gabbietta per la maggior parte del tempo, e ha quindi minor possibilità di fuggire se i felini di casa lo attaccano.

E se tra i due animali è il pappagallo quello che rischia di avere la peggio in caso di scontro, non è detto che un gatto riesca a uscirne del tutto illeso, soprattutto se è ancora un cucciolo: il volatile è infatti dotato di artigli molto affilati e di un becco arrotondato ma robusto, il cui morso sa fare molto male.

Non deve quindi stupire il fatto che molte persone che hanno già un gattino in casa siano titubanti all’idea di prendere un pappagallo con sé, temendo che prima o poi capiti proprio qualcosa di brutto; oppure sono convinti che avere tutti e due questi animali significhi vivere tenendoli costantemente sotto controllo per evitare che accada il peggio, e non possiamo certo biasimarle per questo. Si tratta infatti di una paura del tutto legittima, per le ragioni che abbiamo appena illustrato.

Eppure una convivenza pacifica, durante la quale non dobbiate vigilare sul comportamento dei vostri animali domestici, non è un sogno: è assolutamente possibile, seppur non facile, anche per pappagallo e gattino convivere serenamente se si porta pazienza nelle prime fasi del loro rapporto e si segue il giusto procedimento per farli conoscere e interagire.

Vicini o separati, qual è la soluzione?

gatto tigrato e pappagallo rosso

Molte persone sono convinte che l’unica soluzione per poter tenere in casa un gattino e un pappagallo senza rischiare che si verifichino spiacevoli incidenti sia quella di tenerli costantemente separati: evitare che il gatto abbia accesso alla stanza in cui sta il pappagallo o persino che abbia modo di vederlo possono sembrare dei compromessi accettabili; e può anche essere ritenuto sufficiente che il pappagallo se ne stia al sicuro dentro la sua gabbietta quando il micio è in circolazione.

Ma con il passare del tempo accorgimenti come questi possono facilitare eventi spiacevoli invece di prevenirli, perché è impossibile che abbiate sempre e comunque il controllo assoluto su ciò che avviene in casa. È sufficiente che qualcuno che entra in casa vostra dimentichi una porta aperta o non sappia che deve stare chiusa perché il micio, animale estremamente curioso, ci si intrufoli dentro e la sua attenzione venga immediatamente attirata dallo splendido animale variopinto che si ritrova davanti. Non sapendo di cosa si tratti né tantomeno come relazionarsi con lui, reagirà d’istinto e a quel punto… siamo davvero sicuri che la gabbietta del pappagallo sia a prova di zampate?

Onde evitare questo tipo di conseguenze, è bene che questi animali vengano abituati l’uno alla presenza dell’altro, in modo tale che sia chiaro a entrambi che nessuno dei due va visto come una preda o una minaccia, ma che è possibile coesistere senza problemi. Stiamo parlando fondamentalmente di una forma di socializzazione del gattino, che lo aiuterà a considerare l’esistenza del nuovo arrivato come parte integrante della sua quotidianità.

La sicurezza innanzitutto

gatto guarda pappagallo

I gattini sono sicuramente più facili da abituare ai pappagalli rispetto a dei gatti adulti, poiché sono naturalmente meno aggressivi: è una delle ragioni per cui la socializzazione va avviata proprio in questa fase della loro vita.

È però importante tener conto anche della razza a cui appartengono, per capire quanto sia effettivamente possibile mantenere pacifica questa convivenza anche al termine della crescita. Ci teniamo sempre a sottolineare come ogni micio sia dotato di una personalità tutta sua che può aver poco in comune con le statistiche; ma alla genetica è difficile sfuggire e quindi sarà più difficile prevedere le reazioni e contenere il comportamento di un cucciolo di Savannah o di altre razze considerate ancora piuttosto “selvatiche”.

Partiamo dunque dalla sicurezza per il nostro pappagallo: assicuratevi che la gabbia in cui starà sia grande, robusta e dotata di una serratura che il micio non sia in grado di aprire e dotata di un supporto di qualche tipo per evitare che venga rovesciata facilmente; preferite quindi il metallo ad altri materiali più leggeri e meno resistenti. Accertatevi anche che le sbarre non siano troppo distanziate, in modo che il gatto non riesca a raggiungere l’uccello se tentasse di infilare una zampa nella gabbia.

Cercate poi di posizionare degli oggetti all’interno della gabbia che fungano da barriera dietro cui il pappagallo possa nascondersi se si sente minacciato; un nido a cassetta può rivelarsi una opzione utile e manterrà anche l’animale al caldo in caso di bisogno.

È estremamente importante che il gattino non venga lasciato da solo nella stanza in cui tenete il pappagallo finché non sarete sicuri che quest’ultimo non corra alcun rischio, e possono volerci anche parecchi mesi per raggiungere questo tipo di certezza. Va detto anche che degli incidenti possono comunque capitare nel più felice degli scenari, ma i rischi verranno fortemente ridotti se ai due animali è stato permesso di familiarizzare nel modo giusto.

Una corretta condivisione degli spazi

Il primo passo nella giusta direzione consiste nell’ammettere il micino nella stanza del pappagallo e tenere d’occhio le sue reazioni: è normale che mostri curiosità verso il nuovo arrivato ma qualunque reazione aggressiva va corretta immediatamente.

Per tranquillizzare Miao e scoraggiare qualunque cattiva intenzione potete dargli da mangiare nella stessa stanza, in modo tale che tenda a vedere l’uccellino meno come una possibile preda e più come un nuovo membro della famiglia.

Lasciate inoltre che vi veda mentre avete a che fare con lui, e fate la stessa cosa con il pappagallo. Entrambi sanno essere animali molto gelosi e territoriali, e saper dividere equamente la vostra attenzione e la vostra presenza insegnerà a ognuno di loro che l’altro non lo deruberà del vostro affetto.

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