Gatto d’Angora, consigli e accessori per una toelettatura perfetta

Gatto d’Angora toelettatura: cosa bisogna sapere a riguardo? Come si gestisce al meglio la cura del corpo e del manto di questo elegante e splendido esemplare di gatto? Vediamo qualche consiglio su accessori, pratiche e suggerimenti per ottenere il risultato migliore.

Prendersi cura del gatto: cosa bisogna sapere?

gatto turco toelettatura

Cosa c’è da considerare quando si parla di cura del gatto? Sono alcuni i fattori che vanno sottolineati, elementi imprescindibili che ci aiutano a salvaguardare il benessere fisico e psichico del nostro amico felino.

Come ci si prende cura del corpo del gatto in termini di igiene e pulizia? Quali sono le parti del corpo che sarebbe meglio tenere sempre sott’occhio? Innanzitutto, da esplicare è un fattore interessante: il gatto, la maggior parte della volte, provvede in completa autonomia alla pulizia giornaliera del suo corpo.

Che significa questo? Il felino tendenzialmente si lecca per gran parte della giornata. Questo lo rende tranquillo, lo rilassa e gli permette di essere indipendente: pulendosi e portandosi via tutta la sporcizia, i corpi estranei e il pelo in eccesso riesce a sentirsi in armonia col suo corpo e col mondo esterno.

Oltre a questo, però, il nostro contributo è pur sempre vitale per aiutare l’amico a 4 zampe a non tralasciare nulla. Per quanto il felino desideri fare tutto da solo, deve anche capire che per alcune cose è assolutamente necessaria una mano esterna.

Quello che noi avremo modo di controllare quotidianamente, o quasi, è: occhi, orecchie, denti, unghie, pelle e pelo. La toelettatura per cui noi provvediamo è rilevante ai fini di un miglior benessere.

Il gatto leccandosi, ad esempio, ingerisce una quantità infinita di peli, il che non fa sicuramente bene al suo stomaco. Dunque, perché è così importante spazzolarlo costantemente?

Così facendo, saremo noi a eliminare tutti quei peli in eccesso che altrimenti andrebbero a finire nella bocca del piccolo. Se possiamo ridurre questo processo, ce ne sarà sicuramente grado, anche se di primo impatto non sembrerà così.

Pian piano, però, capirà che gli serve davvero il nostro aiuto per una pulizia ottimale: arriverà a comprendere che questo è funzionale anche al suo stato d’animo e che non sarà altro che un’ulteriore occasione per incrementare il rapporto di fiducia con noi.

Abituarlo fin da piccolo è quello che ci vuole per mettergli in testa l’idea che non vogliamo né fargli del male né costringerlo con la forza: tutto ciò è per il suo bene.

Un controllo accurato giornaliero o quasi ci darà l’opportunità anche di accorgerci di eventuali problemi legati alla sua salute, di qualche corpo estraneo annidato nel suo pelo, di qualche problema dermatologico ecc.

Insomma: controllare tutto, soprattutto se il nostro piccolo amico è abituato a gironzolare all’esterno è ciò che serve per rendergli la vita migliore e più facile.

Come prendersi cura del pelo del gatto? Quali accortezze bisogna seguire nello specifico? Ecco qualche suggerimento per attivarci al meglio.

Gatto d’Angora toelettatura: informazioni

gatto d'angora cosa sapere sul manto

Ora passiamo a consigli più pratici, legati ad una particolare tipologia di gatto e una specifica razza. Gatto d’Angora e toelettatura: cosa c’è da sapere? Cosa bisogna fare con un esemplare di felino di questo genere?

Il Gatto d’Angora è una razza a pelo semi-lungo: già questo è un punto di partenza rilevante che ci fa capire che dobbiamo agire in un determinato modo.

Come spazzolare il pelo fluente e fitto di questo splendido gatto turco? Oltre a controllare il gatto quotidianamente, soprattutto se è abituato ad uscire molto spesso, per quanto riguarda le spazzolate è bene provvedere almeno due volte alla settimana.

Questa sicuramente basteranno per alcuni motivi legati alla morfologia e al carattere della razza.

Prima di tutto, bisogna considera che, nonostante il Gatto d’Angora sia a pelo semi-lungo, non possiede il sotto-pelo. Ciò è già una gran cosa che ci facilita tutta la pratica: è molto difficile che si formino nodi troppo complicati da districare!

Dunque, la spazzolata sarà semplice, delicata e morbida: probabilmente non ci darà grandi problemi. Solitamente, per un gatto a pelo lungo o semi-lungo, si utilizzano dei particolari tipi di spazzole, fatti appositamente per i nodi e per togliere il pelo morto che altrimenti verrebbe ingerito.

Ecco che l’oggetto migliore e consigliato al fine di un’ottima toelettatura sarà la spazzola cardatrice, vendibile in qualunque negozio apposito per animali. Oltre a questa, che aiuta non solo eliminare eventuali nodi e il pelo in eccesso, ma anche a provvedere a non rovinare il manto, ci si potrà servire di un pettine a denti larghi per lisciare e rendere più morbido il tutto.

Per ulteriori informazioni sulle spazzole per gatti, si rimanda al link per la scelta migliore.

Inoltre, bisogna anche capire qual è l’indole più profonda del gatto che abbiamo di fronte. Come facciamo a stabilire quante volte è necessario spazzolarlo? Oltre ad osservare costantemente il comportamento e i movimenti del nostro piccolo amico, consideriamo il fattore “ambiente esterno”.

Chiaro è che questo è determinante per capire quanto sia sporchi il suo pelo e quante possibilità di ci siano che corpi estranei disturbino il suo benessere.

Il Gatto d’Angora è un gran pantofolaio: ogni tanto si diverte ad uscire e gironzolare qua e là per esplorare l’ambiente, ma tendenzialmente preferisce restare in casa con noi e prendersi tutte le coccole che può. Dunque, controllare fa sempre bene, ma due spazzolate a settimana basteranno. In caso di necessità, comunque, si può provvedere a incrementare la pratica.

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