American Shorthair, cosa mangia? La dieta ideale

Per i gatti è importante seguire una dieta appropriata e commisurata alle loro esigenze specifiche, incluso l'American Shorthair

Essere a conoscenza dei bisogni nutrizionali del proprio gatto e fargli seguire una dieta adeguata è molto importante per chi se ne prende cura. E se è vero che tutti i gatti hanno più o meno le stesse necessità in fatto di alimentazione, ogni razza presenta caratteristiche diverse e necessità particolari. Cosa mangia, ad esempio, un American Shorthair?

Gli esemplari di questa razza felina sono a dir poco meravigliosi. Sono dei gatti molto energici, dotati di una corporatura robusta e di muscoli ben sviluppati, frutto della loro natura ma anche della tanta attività fisica che sono portati a compiere giornalmente.

In linea generale l’American Shorthair è un gatto che gode di ottima salute e sono rari malattie o disturbi, ma capire cosa mangia (e in che quantità) è il primo passo per assicurargli una vita sana e felice. Scopriamo di più!

Indice

American Shorthair, dieta ideale

gatto grigio tigrato

Tra le malattie tipiche dei gatti American Shorthair ce n’è una che si rivela particolarmente insidiosa, ovvero l’obesità. Pur avendo uno spiccato istinto da cacciatori e una già citata muscolatura adatta allo scopo, rispetto ai loro simili sono più inclini a mettere su peso e – non dimentichiamolo – con l’obesità non si scherza. Non si tratta di certo di una mera questione estetica, ma di un grande fattore di rischio per la salute di Micio che, aumentando esponenzialmente di peso, si espone al rischio di sviluppare malattie come il diabete.

Vivendo in casa, come succede a molti gatti domestici, non hanno la possibilità di tenersi in forma cacciando prede come un tempo facevano i loro antenati e come fanno tuttora i loro “cugini” selvatici. Perciò è una conseguenza piuttosto comune che i gatti di questa razza mostrino una spiccata tendenza a prendere peso, soprattutto con l’avanzare dell’età.

Alla luce di tutto ciò, dovremmo sempre prediligere le proteine animali nell’alimentazione del nostro gatto, poiché gli forniscono le energie di cui ha bisogno per mantenersi in salute. I carboidrati, al contrario, non svolgono alcuna funzione primaria nella sua dieta e andrebbero quindi ridotti drasticamente. Anzi, contribuirebbero soltanto ad aumentare il rischio sovrappeso!

È poi molto importante assicurare al proprio animale un adeguato livello di idratazione mettendogli sempre a disposizione acqua fresca e pulita, soprattutto se si preferisce il cibo secco a quello umido. Una dieta variegata che unisca le due tipologie potrebbe rappresentare una soluzione, in particolare per quegli animali che tendono a bere poco. Le fontanelle per gatti possono poi invogliarli ad abbeverarsi più spesso.

Crocchette, umido o alimentazione naturale?

gatti che si fanno le coccole

Ma quindi cosa dobbiamo dare da mangiare all’American Shorthair? Non sentitevi in difetto se non avete tempo o possibilità di preparare i pasti cucinando ingredienti freschi. Sappiamo bene che gli impegni spesso ci possono portare lontano da casa, impedendoci di metterci ai fornelli!

Un mix di crocchette e scatolette di umido può andare più che bene, a patto che siano cibi di ottima qualità e non la prima busta che ci capita sotto al naso. Scegliere non dipende tanto dal marchio in sé (famoso non vuol dire necessariamente nutriente), piuttosto dalla formulazione che dovrebbe essere a prevalenza di proteine animali e con aggiunta di verdure, riso (poco) e persino frutta (come i mirtilli che fanno bene alle vie urinare, tanto per citare un esempio).

Evitate i cibi gonfiati di additivi chimici o cereali che, oltre ad avere un effetto negativo sul peso del gatto, possono anche inficiare la sua salute. Non dimenticate che certi ingredienti saziano e aggiungono sapidità al pasto, ma al contempo possono essere sostanze allergizzanti e provocare reazioni indesiderate, oltre che una cattiva digestione.

Dosi consigliate

gatto disteso sul letto

Parlavamo poc’anzi della tendenza dell’American Shorthair a mettere su peso e di quanto sia importante, quindi, scegliere con cura cosa mangia ogni giorno. Ma oltre al tipo di cibo dobbiamo badare anche alle quantità! A partire dalla maturità (tra i 5 e i 10 anni di età) in genere i gatti iniziano a irrobustirsi un po’, accumulando grasso in eccesso senza smaltirlo con sufficiente attività fisica. Situazione che diventa ancor più delicata nei gatti castrati o nelle gatte sterilizzate.

Dare a un gatto troppo cibo o lasciarglielo tutto il giorno a disposizione nella ciotola può portarlo ad abituarsi a mangiare più di quanto ne abbia effettivamente bisogno. E, senza troppi giri di parole, aggiungendo questo ad altre scelte sbagliate nella gestione della dieta non possiamo far altro che ottenere un disastro! Non è difficile creare abitudini per un gatto, anzi probabilmente è l’animale più abitudinario che esista (anche più di noi umani!).

Per un American Shorthair adulto normopeso vanno bene 150-170 gr di crocchette al giorno, aggiungendo un 10% di umido in proporzione. Se il gatto è obeso o anche solo sovrappeso, le quantità ovviamente devono diminuire e vi si deve accostare un’attività fisica più intensa (aumentate tiragraffi o altri tipi di giochi).

American Shorthair cosa mangia, molte persone ci hanno chiesto anche:

gatto che guarda all'insù

Quanto costa un American Shorthair?

Tra le razze feline che conosciamo, l’American Shorthair è certamente piuttosto costoso. Prima di tutto perché in Italia e in generale in Europa è raro trovare allevamenti di questa razza (sono per lo più negli Stati Uniti, essendo il “cugino” a stelle e strisce del British Shorthair). In media un gatto American Shorthair può costare tra i 1.000 e i 1.500 euro, valore che scende (intorno ai 600 euro circa) se non si tratta di un esemplare destinato alle esposizioni o alle mostre di settore.

Cosa fa male al gatto?

Ci sono alimenti che un gatto non dovrebbe mai e poi mai mangiare come aglio e cipolla, uva, carni crude (tutte, anche il pesce e le uova). Dovremmo assolutamente evitare anche gli scarti animali, comprese le ossa che possono causare ostruzione respiratoria o intestinale. E se vi venisse in mente di dargli della cioccolata, fermatevi: la teobromina contenuta in essa, così come la caffeina, sono sostante altamente nocive per la salute dei piccoli felini domestici al punto da poter causare una vera e propria forma di avvelenamento.

Articoli correlati