American Shorthair

American Shorthair
American Shorthair

Esemplare di American Shorthair

Dati generali
Etimologia Nome che ne indica l’area d’origine e la caratteristica del manto
Genitori Razza originaria dell’America
Presente in natura No
Longevità 13-15 anni
Impieghi Animale da compagnia
Riproduzione
Fecondità Incroci permessi sono tra esemplari della stessa specie e con l’American Wirehair
Caratteristiche
Pelo Corto
Colori  Solid, Shaded, Smoke, Particolor, Bicolor, Tortoiseshell, Cameo, Van, Tabby, Bianco.
Peso Tra i 5 kg e gli 8 kg per i maschi. Tra 2,5 kg ed i 5 kg per le femmine
Informazioni
Prezzo Tra i 1000€ ed i 1500€
Origine Si presume sia comparso per la prima volta in America con le navi dei coloni Europei

American Shorthair o gatto americano a pelo corto è una razza di gatto originaria del Nord America, diffusa soprattutto negli Stati Uniti (USA).

Alla maggior parte di noi è capitato di vivere o di incontrare un gatto appartenente alla categoria degli Shorthair domestici (per intenderci il classico gatto domestico), categoria che somiglia molto alla razza detentrice di pedigree American Shorthair.

La differenza principale che contraddistingue le due razze è che al contrario degli Shorthair domestici, il cui aspetto può variare molto da esemplare ad esemplare, l’American Shorthair genera gattini che posseggono lo stesso aspetto ben definito.

L’American Shorthair è un gatto affabile e tollerante che prende la vita come viene, preferibilmente mentre è appollaiato su un davanzale soleggiato dove può dedicarsi al suo hobby preferito, osservare gli uccelli.

Se ben abituato fin da piccolo, l’American Shorthair è in grado di interagire allegramente sia con gli ospiti che con cani amichevoli.

Scheda informativa dell’American Shorthair
Taglia Media
Per bambini Calmo e dolce, si adatta perfettamente al rapporto con i bambini
Con altri gatti Ottimo il rapporto anche con i suoi simili
Con cani Sa instaurare un tranquillo rapporto anche con loro, l’importante che possa avere il tempo di abituarsi a vivere con loro
Anallergico No
Tendenza al sovrappeso Molto alta, la sua alimentazione va controllata con attenzione
Tendenza a fuggire Razza dalla spiccata curiosità, potrebbe sentire il frequente impulso ad esplorazioni all’esterno, ma molti esemplari si rivelano molto più attaccati ad uno stile di vita più sedentario

Origini storiche della razza

Non è ben chiaro quando i gatti domestici comparirono in America per la prima volta, tuttavia è palese che i gatti arrivarono grazie ai coloni Europei poiché l’America non possiede specie indigene da cui i gatti si siano potuti sviluppare.

I gatti venivano spesso tenuti a bordo delle navi per proteggere il grano ed altri alimenti dai roditori, non è quindi una sorpresa che i gatti apparirono in Nord America quando vi arrivarono gli Europei. Si presume che i gatti domestici gironzolino per il Nuovo mondo sin dal 1500.

Essi divennero membri attivi della società Americana grazie alla loro abilità di cacciatori di topi. Per il popolo la funzione da loro svolta era molto più importante del loro aspetto, per questo motivo la gente prestava poca attenzione al colore e allo stile del loro corpo.

Attraverso il processo di selezione naturale questi felini svilupparono muscoli possenti, mascelle prominenti e costituzioni corporee sane e robuste. Col tempo i gatti divennero più che semplici cacciatori di topi e la gente cominciò ad interessarsi alla loro bellezza.

Gli American Shorthair vennero accolti nella appena nata American Cat Fancy verso la fine del 1800. A quei tempi la razza veniva chiamata soltanto Shorthair, più in avanti il suo nome venne cambiato in Domestic Shorthair.

Il primo American Shorthair ad essere registrato in America fu un gatto maschio orange tabby chiamato Belle, che ironicamente fu importato dall’Inghilterra nei primi del ‘900.

Il primo esemplare di American Shorthair nativo Americano, chiamato Buster Brown, fu registrato nel 1904 sotto la dicitura di Shorthair.

Con l’importazione di razze straniere gli appassionati cominciarono ad essere più interessati a razze come il Persiano e l’Angora piuttosto che a quella familiare dell’American Shorthair. Le razze straniere importate cominciarono ad incrociarsi con quella nativa Americana, e così facendo la pura stirpe dell’American Shorthair si diluì.

Nei primi del ‘900, un gruppo di appassionati, amanti dell’aspetto robusto e fiero degli esemplari puramente Americani, cominciarono un programma di sviluppo selettivo per preservare la bellezza naturale, il temperamento gentile e la resistenza dell’American Shorthair.

Nonostante questo, la completa accettazione da parte del mondo degli show e delle associazioni era ancora piuttosto lontana. Attorno al 1960, infatti, gli American Shortahair venivano ancora trattati come i randagi della Cat Fancy.

Per via della somiglianza con i comuni gatti domestici, gli allevatori combattevano per far si che l’attentamente selezionata razza dell’American Shorthair non fosse confusa con essi.

Alla fine degli anni ’50 alcuni allevatori, nel tentativo di migliorare la razza cominciarono ad introdurre nuovi colori incrociando la razza con esemplari Persiani.

Di conseguenza lo stile, il corpo e conformazione della testa degli American shorthair cominciò a cambiare assumendo uno stile più Persiano. Il viso divenne più ampio e piatto, gli occhi più rotondi e le orecchie più corte.

Tuttavia molti allevatori di American Shorthair che si erano impegnati per decenni per promuovere la bellezza naturale della razza, furono costernati da questi cambiamenti.

Lo standard di razza dell’American Shorthair venne successivamente modificato escludendo qualsiasi esemplare che mostrasse segni di ibridazione.

Nel settembre 1965, gli allevatori votarono per cambiare il nome della razza in American Shorthair, insieme al nuovo nome nacque una nuova immagine e la razza ricevette finalmente la stima meritata.

Nello stesso anno la CFA nominò un esemplare maschio, di colore silver tabby, miglior gatto e la razza cominciò finalmente a ricevere il rispetto all’interno delle associazioni. Al giorno d’oggi l’American Shorthair è uno dei più popolari shorthair.

Prezzo

Un esemplare di gatto American Shorthair da esposizione provvisto di Pedigree e certificati può avere un prezzo compreso tra i 1000 e i 1500€. Il prezzo scende attorno ai 600€ se si parla di un esemplare da compagnia.

Carattere

un cucciolo di gatto american shortair

Nel descrivere il carattere del gatto American Shorthair può venire in mente l’espressione “mediamente felici”. Questa razza possiede infatti medie dimensioni, corporatura e temperamento.

Non è troppo grande né troppo piccola, non è molto desiderosa di coccole ma non è distante, non è pigra ma nemmeno iperattiva.

L’American Shorthair è la razza perfetta per quelle persone alle quali piace avere un gatto che si accuccia sulle gambe ma che non è estremamente appiccicoso e bisognoso di attenzioni continue.

La razza American Shorthair è famosa per il suo carattere malleabile e per il suo essere silenziosa. È un gatto socievole, facilmente addestrabile e che si adatta bene alla presenza di altri animali e bambini. Non gradisce particolarmente essere preso in braccio e ama essere indipendente.

L’American Shorthair si diverte in compagnia dei propri umani ma è bravo anche ad intrattenersi da solo o con l’aiuto di alcuni giochi interattivi.

Per via del suo passato speso a catturare topi, questa razza possiede un forte istinto da cacciatore e ama catturare prede reali e non per poi lasciarle in dono al proprio umano preferito in attesa delle meritate carezze.

Caratteristiche fisiche

Vediamo le caratteristiche fisiche dell’American Shortair o gatto americano, a una a una:

Zampe

Le zampe sono medie in lunghezza ed ossatura, molto muscolose. Viste da dietro le zampe sono tutte dritte e parallele con la punta delle zampe rivolta in avanti. La punta delle zampe è ferma e pienamente arrotodanta, cuscinetti ben sviluppati.

Corpo

Il corpo è solido, possente e muscoloso. Spalle, petto e posteriore ben sviluppati. Il dorso è ampio, dritto e livellato.

Peso ed altezza

L’American Shorthair è un gatto di taglia variabile da media a grande che da adulto può raggiungere un peso compreso tra i 5 e gli 8 chilogrammi per gli esemplari maschi e tra i 2,5 e i 5 chilogrammi per gli esemplari femmine.

Testa

La testa dell’American Shortair è grande, le guance piene danno l’impressione di una forma oblunga di poco più lunga che larga. Espressione dolce e aperta.

La fronte forma una curva continua liscia, moderatamente convessa che scorre dalla sommità della testa al collo.

Il naso è di media lunghezza e presenta la stessa larghezza per tutta la sua lunghezza. Una curva leggera si alza dal ponte del naso alla fronte.

Le orecchie sono di media grandezza, leggermente arrotondate in punta, non eccessivamente aperte alla base. La distanza delle orecchie tra angoli interni è il doppio di quella tra gli occhi.

Gli occhi sono grandi e ampi, la palpebra superiore ha la forma di mezza mandorla tagliata in lunghezza, quella inferiore possiede la forma di una curva ben arrotondata. La distanza tra gli occhi è uguale alla dimensione di un occhio. Gli angoli esterni degli occhi sono leggermente più alti di quelli interni.

Coda

La coda è di media lunghezza, larga alla base e affusolata in punta.

Pelo

L’American Shortair è un gatto a pelo corto, spesso, ben distribuito e dalla consistenza dura. Abbastanza denso da proteggere dall’umidità, dal freddo e dalle ferite superficiali. Può subire variazioni in spessore a seconda delle stagioni.

Colori

Il pelo dell’American Shortair può presentarsi in molti colori e schemi, inclusi: solid, shaded, smoke, particolor, bicolor, tortoiseshell, cameo, van, tabby (classic, mackerel e patched), tabby e bianco.

Cuccioli

Quando decidiamo di adottare un American Shorthair, così come qualsiasi altro gatto, è fondamentale capire che accogliere in casa un piccolo felino è prima di tutto una grossa responsabilità. Dobbiamo essere pronti a dargli tanto amore ma soprattutto tutte le cure e attenzioni di cui ha bisogno per crescere sano e forte.

Prima ancora di portare in casa il nostro gattino, dobbiamo scegliere di rivolgerci ad allevamenti certificati, quindi riconosciuti e certificati dall’ANFI, assicurandoci in questo modo che il micio provenga da una buona linea ereditaria, priva di difetti genetici o altre patologie gravi.

Il cucciolo non può mai abbandonare il “tetto materno” troppo presto, in genere è buona norma portarlo in casa non prima del terzo mese di vita, già sverminato e provvisto di libretto che ne attesti la vaccinazione trivalente.

Ai gatti, inoltre, può essere inserito su richiesta il microchip, riportandone il numero di serie sul libretto del gattino. Questo deve essere accompagnato dal certificato che ne attesti il buono stato di salute insieme a quello dei genitori.

Salute

L’American Shorthair gode genericamente di buona salute, ma una patologia alla quale può essere soggetto più comunemente è la Cardiomiopatia Ipertrofica.

La cardiomiopatia ipertrofica è la forma più comune di malattie vascolari nei gatti e causa l’ispessimento del muscolo cardiaco.

Indicazioni sull’alimentazione

L’American Shorthair non necessita di un regime alimentare particolare, l’unica cosa a cui dobbiamo prestare attenzione è la sua incredibile voracità. Perciò è importante non lasciargli mai una ciotola traboccante di cibo per tutta la giornata, ma limitare i pasti ad un massimo di due tre al giorno e con porzioni giuste e non troppo abbondanti.

La dieta dell’American Shortair deve essere sana ed equilibrata, ricca dei nutrienti necessari al corretto sviluppo e mantenimento dell’animale e ciò vale sia quando scegliamo cibi confezionati, come croccantini o scatolette di umido, che quando ci occupiamo personalmente della preparazione dei pasti.

L’ideale per questo gatto sarebbe un’alimentazione ricca di proteine, quindi a base di carni, ma non dobbiamo dimenticare di introdurvi anche riso e verdure per i carboidrati e le vitamine. Se prepariamo i pasti in casa prestiamo sempre attenzione agli alimenti fortemente sconsigliati o addirittura pericolosi per i gatti, assolutamente da evitare, e seguiamo sempre i consigli del veterinario specialmente nel caso in cui il nostro micio soffra di particolari intolleranze o allergie.

Toelettatura

L’American Shorthair è un gatto “rustico” che non ha bisogno di una particolare manutenzione. Ma non lasciatevi ingannare dal mantello corto che, avendo un pelo abbastanza folto e spesso (che si infoltisce ancor di più durante la stagione invernale) richiede una spazzolatura regolare, almeno una volta alla settimana. Un consiglio per mantenere il mantello lucido, inoltre, è di passarvi su un panno di camoscio. In inverno, quando tende a perdere più pelo, si consiglia una spazzolatura ancora più frequente.

Naturalmente la toelettatura non deve limitarsi alla cura del pelo ma concentrarsi anche su altre parti del corpo soggette a polvere e detriti, soprattutto le orecchie per le quali si consiglia un’igiene regolare (con un batuffolo di cotone imbevuto di camomilla o acqua tiepide) specialmente se il gatto è abituato a trascorrere molto tempo in giardino o comunque fuori da casa.

Allevamenti

In Italia attualmente non sono attivi allevamenti di American Shorthair certificati e riconosciuti dall’ANFI.

Prendersi cura dell’American Shorthair

L’American Shorthair è un gatto dalla personalità amichevole e accattivante, dotato di una capacità di adattamento propria a pochi felini. Che viva in appartamento o in una casa con giardino poco importa, questo morbido gatto adora giocare sia con i bambini che con gli adulti e non ha la minima difficoltà a socializzare.

Non pensiate però che l’American Shorthair si lasci trattare come un “peluche”: è lui a decidere quando, come e con chi giocare o fare le coccole e per farlo deve essere dell’umore giusto.

È un gatto che si affeziona alla famiglia ma resta comunque molto indipendente, perciò non ci darà mai problemi tra ansia da separazione o atteggiamenti di tipo distruttivo. Non soffre la solitudine può restare da solo in casa per ore restando tranquillo, tuttavia non dimentichiamo che si tratta di un felino attivo che ha bisogno di stare in movimento perciò è fondamentale posizionare strategicamente in giro per casa giochi e tiragraffi con cui potersi sbizzarrire, soprattutto quando non ha una compagnia.

E se vogliamo renderlo ancor più felice, forniamogli un compagno di giochi con cui trascorrere il suo tempo tra coccole e divertimento: l’American Shorthair non socializza solo con le persone ma anche con gli altri gatti, con i quali ha un atteggiamento benevolo e molto amichevole.

Essendo un naturale predatore, l’ideale per un American Shorthair sarebbe una casa dotata di un giardino o un terrazzo in cui poter esprimere appieno i suoi istinti. Natualmente nel caso in cui abbia accesso a queste aree della casa è necessario che siano messe in sicurezza con apposite recinzioni che evitano al gatto di farsi male.

Curiosità

Razza particolarmente amata negli Stati Uniti, anche se non è stata, sino ad ora, capace di sfondare in mostre e competizioni per via del suo aspetto molto comune, rimane un gatto apprezzatissimo tanto da aver vinto il premio come miglior gatto a pelo corto dell’anno nel 1971.

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