Kohona, salute e benessere: indicazioni utili per curarlo al meglio

Cosa sappiamo del Kohona e della sua salute? Quali sono le principali informazioni che bisogna assolutamente sapere riguardo il suo stile di vita e il benessere generale del Micio?

Quali sono le principali informazioni che dobbiamo assolutamente sapere riguardo il Kohona e la sua salute? Di cosa dobbiamo preoccuparci quando decidiamo di adottare un cucciolo di questa razza? Quali accortezze sono necessarie per rendere la sua vita migliore? Ecco quello che c’è da conoscere.

Kohona: qualche informazione sulla sua salute

gatto occhi spalancati

Chi è il Kohona e da dove viene questo splendido esemplare hawaiiano dalle origini ancora incerte? Anche detto “gatto nudo hawaiiano“, il Kohona è originario, appunto, delle isole Hawaii.

È un gatto di taglia medio-grande, la cui storia è ancora molto controversa: gli studiosi, infatti, non riescono ad arrivare a una conclusione univoca.

La sua aspettativa di vita si aggira intorno ai 13-15 anni; il suo prezzo è altissimo poiché tutt’oggi, al mondo, esistono pochissimi esemplari. Il costo può arrivare a sfiorare addirittura i 5000-6000€.

Ciò che sappiamo del Kohona con certezza assoluta è questo: la caratteristica che più inquadra questo esemplare è la pelle completamente nuda.

Per parlare dello stato di salute del Kohona, dunque, dobbiamo prima di tutto descrivere le peculiarità principali della razza. Come dicevamo, il primo elemento essenziale che individua questo felino è il suo pelo, o meglio: l’assenza di pelo.

I cuccioli di Kohona nascono con un sottilissimo accenno di peluria, che tende a sparire entro il primo anno di vita. Dunque, la pelle di questi eleganti esemplari rimane nuda e completamente esposta a fattori esterni.

Questo è un elemento da non sottovalutare assolutamente. Il Kohona, infatti, deve essere per forza curato, in quanto molto delicato e super sensibile.

Cura della pelle nuda

gatto senza pelo

Quello di cui dovremmo preoccuparci, allora, per fare in modo che il nostro Kohona sia sempre in salute, è dargli tutte le accortezze necessarie. Quali sono i punti importanti di cui tenere conto? Innanzitutto, la delicatezza della sua pelle nuda. Come si può provvedere alla sua cura?

Sicuramente, la prima cosa da fare è cercare di tenerla sempre protetta, coperta e pulita. Dal momento che è esposta perennemente ai fattori esterni, deve essere tenuta sotto controllo costantemente.

Primo rischio che va assolutamente gestito è l’esposizione ai raggi solari. La pelle, esattamente come succede anche a noi umani, è molto più soggetta a possibili scottature. Ecco perché, allora, il Kohona deve essere necessariamente tenuto lontano dal sole.

Potremmo anche sentire il veterinario e chiedere a lui qualche consiglio su come prenderci cura al meglio della situazione. È probabile che esistano dei prodotti appositi, come creme, pomate o simili, che possano proteggere quanto possibile la pelle del nostro animale.

Un altro elemento da considerare assolutamente, sempre in riferimento alla pelle nuda del Kohona, sono le basse temperature. Non essendo coperto dal pelo che lo riscalda, il corpo di questo felino è esposto in modo assai rischioso al vento, al freddo, alla neve.

È bene, allora, tenere il Kohona in ambienti sempre molto caldi, lontani da fonti di freddo, spifferi d’aria o simili. Soltanto così, lui sarà al sicuro: questo è l’unico modo per evitare che si prenda raffreddore, febbre, tosse o sia soggetto a qualche problema ancora peggiore.

Il contatto con climi rigidi, insomma, non fa per il Kohona. L’ambiente domestico in cui vive, quindi, deve essere sempre riscaldato a dovere: posizionare cuccetta in angoli caldi, magari vicino a fonti di calore, è proprio quello che ci vuole per lui! Inoltre, potrebbe tornarci utile anche regalare al piccolo felino delle coperte morbide e calde con cui coprirsi e ripararsi.

Insomma, l’assenza di pelo è una bella palla al piede! Gli esemplari di gatti senza manto sono ancora più delicati del normale. Il nostro contributo, quindi, è fondamentale: il suo benessere fisico e psichico può anche dipendere dal nostro aiuto.

Inoltre, come si può anche curare la sua pelle? Essendo spesso paragonata alla stessa cera, proprio perché è lucida, liscia, scivolosa e brillante, va tenuta sempre pulita.

Il bagno deve essere fatto molto spesso: la pelle nuda, inoltre, va igienizzata e sistemata quotidianamente. Lo sporco deve essere rimosso per evitare che crei infezioni o infiammazioni alla cute del piccolo.

Altri problemi di salute

kohona pelle nuda

Cos’altro può mettere a repentaglio lo stato di salute generale del nostro Kohona? Di cosa dobbiamo preoccuparci oltre che della cura della sua pelle e del suo corpo nudo ed esposto a mille rischi esterni?

Sempre legato alla pelle nuda, c’è anche l’assenza di ciglia o sopracciglia. Questo fattore può comportare dei disturbi legati agli occhi, come la congiuntive: il Kohona, infatti, è risaputo, ne è molto soggetto.

Tenere sotto controllo il nostro cucciolo, osservarlo costantemente e cercare di capire qualunque minimo movimento o cambiamento è proprio quello che ci vuole. Al primo accenno di qualcosa di “strano”, è importante contattare il veterinario e spiegare la situazione passo dopo passo. Solo così, lo stato di salute del Kohona potrà migliorare.

Capita molto spesso, inoltre, che il Kohona soffra di particolari disagi legati alle gengive o in generale alla bocca. I problemi ai denti sono all’ordine del giorno per questi esemplari hawaiiani dalla pelle di cera.

Ci sono svariate problematiche legate ai denti e in generale alla bocca dei gatti. Dal momento che il Kohona ne soffre davvero molto, cerchiamo di capire quali possono essere gli impicci da tenere sotto controllo e da poter risolvere al meglio.

Ecco i più comuni:

  • alitosi: può derivare da diabete o malattie renali. Per scoprire la causa, comunque, è sempre bene contattare il veterinario
  • stomatite: consiste nell’infiammazione del cavo orale e provoca un grandissimo fastidio, se non vero e proprio dolore, alle gengive, alla lingua, alla guancia
  • malattia parodontale: presenza eccessiva di tartaro sui denti o placche. Se non curata fin da subito, può portare a infiammazioni ben più gravi che provocano infezioni serie e perdita dei denti
  • infezioni di vario genere: queste possono essere dovute alla presenza di corpi estranei nella bocca. L’infezione delle gengive comporta, oltre che fastidio e dolore, anche gonfiore e arrossamento: pus e ascessi possono verificarsi qualora il problema non sia preso in tempo
  • nei casi più gravi: presenza di cancro orale. I sintomi possono essere: masse nella bocca e musetto gonfio, in concomitanza con perdita di peso, perdita dei denti, alitosi o apatia generale.

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