Gatto Egeo, quanto vive in media? Aspettative e come prendersene cura

Il Gatto Egeo è una vera forza della natura: scopriamo quanto vive in media e di cosa ha bisogno per vivere una vita sana e felice

Tutto quel che c’è da sapere sul Gatto Egeo, quanto vive e come possiamo prenderci cura al meglio dell’antica razza felina originaria della Grecia.

La storia del Gatto Egeo ha dell’incredibile: risale ad almeno diecimila anni fa e tutt’oggi vive nelle città costiere della Grecia e delle isole dell’Egeo.

Si tratta di un micio di medie dimensioni ma dal fisico asciutto e possente, con un’invidiabile capacità di adattamento che gli ha consentito di sopravvivere fino ai nostri giorni.

Non è una razza ufficialmente riconosciuta dai club internazionali ma chi voglia adottarne uno può rivolgersi agli allevamenti presenti in Grecia.

Vediamo, dunque, quanto vive in media un esemplare di Gatto Egeo e di cosa ha bisogno per vivere una vita sana e felice.

Quanto vive in media un Gatto Egeo

Prima di parlare di quanto vive un Gatto Egeo è importante fare una premessa: si tratta di una razza antica ma trattata come tale solo in tempi recenti.

gatto su un muretto

Ha sempre vissuto nelle isole greche e nelle città costiere della penisola Greca, ma allo stato selvatico e indipendente.

Solo a partire dagli anni Novanta gli abitanti della sua terra natia hanno deciso di prendersene cura come razza vera e propria, creando un club ufficiale ad essa dedicato e iniziando ad allevarla per la vita domestica.

Stando ai dati raccolti finora possiamo stimare quanto vive in media un Gatto Egeo: tra i 9 e i 16 anni di età, un’aspettativa di vita parecchio alta.

I motivi di una così pronunciata longevità sono evidenti, trattandosi di un micio che ha sempre vissuto in maniera indipendente e cercando di sopravvivere solo con le proprie forze.

Il Gatto Egeo ha sviluppato una grande capacità di adattamento sia dal punto di vista fisico che pratico.

Fisicamente è un gatto dalla struttura solida e compatta che non presenta particolari problemi di salute, a eccezione di quelli tipici dei gatti randagi che vivono per strada.

Essendo una razza sviluppatasi in modo naturale e non tramite selezioni “forzate” dall’uomo al momento non ha manifestato particolari disturbi ereditari.

Gatto Egeo e alimentazione: cosa sapere

Il Gatto Egeo non è esattamente come le altre razze feline domestiche e possiamo vederlo già dalla sua alimentazione.

gatto che dorme su una sedia

Tendenzialmente è un gatto incline all’obesità e ha bisogno di un’alimentazione specifica che tenga conto delle sue caratteristiche.

Parliamo di un gatto che ha sempre vissuto da “randagio”, arrangiandosi per trovare cibo e provviste.

In particolare il Gatto Egeo si è sempre sostentato grazie al suo istinto di cacciatore, catturando piccole prede come topi e altri roditori.

Ma nel corso dei secoli ha anche sviluppato una grande abilità nella pesca, tanto da riuscire a nuotare in mare e pescare piccoli pesci.

Insomma, il Gatto Egeo non mangia esattamente come i comuni gatti a cui siamo abituati e ha bisogno di una dieta che sia il più naturale possibile.

Inoltre, anche se viene accudito in casa, ha la necessità di camminare e muoversi all’aria aperta, proprio come farebbe allo stato selvatico.

Deve fare molta attività fisica per tenersi in forma, l’unico modo per scongiurare un eccessivo aumento di peso con tutte le possibili conseguenze negative sulla sua salute.

Cura del pelo e igiene del Gatto Egeo

Abbiamo visto che quanto vive un Gatto Egeo dipende da motivi strettamente legati alle sue origini e al suo stile di vita.

gatto che vive in un posto di mare

Ciò che lo ha reso a tutti gli effetti una delle razze feline domestiche più antiche e longeve del mondo nonché un vero e proprio tesoro nazionale per la Grecia, sua patria.

Nella cura del Gatto Egeo, però, non possiamo dimenticare tutto ciò che ha a che fare con la toelettatura e il suo bel mantello.

Il Gatto Egeo non ha al momento un vero e proprio standard di razza ma sappiamo che in genere ha il pelo semi-lungo.

Il mantello è ben aderente al corpo e non presenta il classico sottopelo tipico della gran parte delle razze feline.

In quanto alla toelettatura, dobbiamo fare una distinzione tra gli esemplari che vivono in casa e quelli che vivono all’aperto.

I primi sono più esposti alla luce artificiale, a cui per loro natura non sono predisposti e abituati.

Ebbene, questi gatti domestici tendono a perdere parecchio pelo durante tutto l’anno, perché è più debole e fragile rispetto al pelo degli esemplari che vivono all’aperto.

Questi hanno un mantello dal ciclo vitale ben strutturato, con una muta stagionale concentrata soprattutto nella stagione primaverile.

Premesso ciò, in entrambi i casi il Gatto Egeo ha bisogno di essere spazzolato regolarmente per eliminare il pelo in eccesso e per evitare la formazione di nodi e grovigli.

Cura e igiene delle orecchie

Un’altra cosa importante ha a che fare con l’igiene delle orecchie che, essendo ricoperte da un folto ciuffo di peli, tendono ad accumulare sporco facilmente.

gatto che vive vicino al mare

In questo caso dobbiamo far attenzione soprattutto agli esemplari che vivono all’aperto o ai gatti domestici che gironzolano tra strade e giardini.

Le orecchie del Gatto Egeo potrebbero facilmente ostruirsi per via di polvere, detriti e sporcizia varia con la conseguente (e pericolosa) formazione di cerume.

Per eliminare lo sporco basta pulirle regolarmente con una garza inumidita di acqua tiepida da passare sul padiglione esterno.

Per il cerume, invece, dobbiamo chiedere al veterinario di prescriverci prodotti specifici che contribuiscono a scioglierlo senza danneggiare la salute delle orecchie.

Non dimentichiamo le vaccinazioni

Il veterinario gioca un ruolo fondamentale anche in fatto di vaccinazioni. Il Gatto Egeo tende sempre ad uscire da casa per andare in esplorazione.

Ciò significa che, entrando a contatto con le colonie di gatti presenti all’esterno, potrebbe contrarre malattie e infezioni di ogni sorta.

Per questo è importante tenere sempre aggiornato il suo libretto di vaccinazioni e farlo controllare periodicamente dal medico per verificare l’eventuale presenza di lesioni, ferite o infestazioni parassitarie.

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