Il gatto anziano può avere paura del cucciolo? Come capirlo e che cosa fare

Il gatto anziano può avere paura del cucciolo quando arriva in maniera prepotente a cambiare quelle abitudini tanto care soprattutto in tarda età

Il gatto anziano può avere paura del cucciolo perché, non solo è un animale abitudinario, ma è anche un animale che ha vissuto la maggior parte della sua vita, con degli acciacchi e con il desiderio di tranquillità. Una condizione che spesso cozza con l’esuberanza di un amico a quattro zampe piccolo e curioso del mondo che lo circonda.

La convivenza fra gatti è sempre bene stabilirla in tenera età o fra esemplari che non hanno una differenza anagrafica troppo marcata. Tuttavia, non è impossibile che una situazione del genere non possa normalizzarsi e trovare il suo punto di equilibrio. Vediamo come.

Il mio gatto ha paura del nuovo gatto

gatto su armadio

Il gatto anziano può avere paura del cucciolo. Fondamentale, per aiutarlo, è entrare nel suo modo di ragionare, immedesimarsi e trovare l’antidoto capace di farlo calmare, di farlo rientrare nella sua comfort zone. Risolvere il problema è indispensabile, perché una condizione perenne di paura può nuocere al suo benessere psicofisico e, considerando anche la sua età, non è un dettaglio di poco conto.

Fondamentale, tanto per cominciare, è ristabilire le condizioni che favorivano degli atteggiamenti positivi di distensione. Conoscere il carattere del nostro amico a quattro zampe, in tal senso, può davvero fare la differenza; così come comprendere il linguaggio dei gatti in generale.

I segnali della paura possono essere facilmente individuati. Sono dei meccanismi di difesa che il nostro amico a quattro zampe mette in atto anche involontariamente e che, se riconosciuti, possono dirci tanto sul suo stato d’animo e su come è meglio intervenire. Tra i più comuni troviamo:

  • Una posizione accovacciata e dimessa;
  • Occhi spalancati, aperti e fissi;
  • Pelo rizzato per dare l’impressione di essere più grande e in grado di difendersi;
  • Tendenza a soffiare;
  • Orecchie piatte e verso il basso;
  • Tendenza a nascondersi;
  • Pupille dilatate.

Se notiamo uno o più di questi segnali e non sappiamo come intervenire, rivolgiamoci a un etologo esperto in comportamento felino. In questo modo avremo degli strumenti validi per intervenire. A tal proposito, il gatto può sbuffare, o siamo noi che tendiamo ad antropomorfizzare troppo i suoi atteggiamenti?

Gatto improvvisamente irrequieto

gatto con occhi spalancati

Capire le ragioni che scaturiscono una tale paura verso ciò che non si conosce, il gattino, e che ha un comportamento così diverso dal proprio, è indispensabile se si vuole trovare una soluzione definitiva e duratura. Per quanto Miao sia curioso per natura, lo diventa di meno quando invecchia: preferisce la tranquillità tipica di chi si è sudato la pensione e adesso ha tutto il diritto di godersela.

Inoltre, a prescindere dall’età, siamo di fronte a un esemplare anche molto abitudinario e territoriale. Le novità e gli imprevisti non vengono gestiti bene e non sono tra le situazioni più amate. A tal proposito, ecco come il gatto anziano vive il trasloco. Rispetto a questa condizione specifica, può tornare utile sapere come abituare il gatto al trasportino affinché non lo veda solo come un nemico, un mero mezzo di trasporto, ma come un alleato e un rifugio: a casa come in viaggio.

La presentazione tra due felini che non si conoscono deve avvenire per gradi, prima in forma indiretta, con una porta che li divide, poi più da vicino. Anche in questo caso il kennel può risultare utile e un metodo per proteggere il gattino in gioco dall’aggressività possessiva del gatto anziano. Non dimentichiamo, poi, che a incidere non poco è l’indole di entrambi gli attori in gioco, le loro esperienze pregresse e la razza. Adottare un gatto traumatizzato, per esempio, richiede senz’altro una dose di pazienza maggiore.

Comportamento del gatto traumatizzato

gattino che gioca

Il gatto anziano può avere paura del cucciolo perché reduce da una vita che lo ha messo di fronte, perlopiù, di fronte a esperienze negative, durante le quali ha imparato che c’è sempre qualcosa o qualcuno da cui doversi difendere. A tal proposito, ecco come curare l’ansia del gatto che ne ha dovute passare tante.

Più sappiamo del suo passato, più elementi abbiamo per comprenderlo e aiutarlo a superarlo. Anche in un’ottica di nuove presentazioni questo può essere uno strumento molto importante. Non dimentichiamo, comunque, che con l’età la sensibilità aumenta. Se non è indispensabile, infatti, valutiamo anche se è il caso di sottoporre Miao a un simile stress, anche parlandone con il proprio veterinario di fiducia che lo conosce a fondo e sa quali possono essere le conseguenze a breve e a lungo termine.

Come tranquillizzare un gatto che ha paura

come coccolare il gatto

Se si sa per filo e per segno quali sono i lati del carattere del nostro amico a quattro zampe, aiutarlo è certamente meno complicato. Perché possa accettare l’arrivo di un altro felino in casa, prima di tutto, dobbiamo fargli sapere (con i fatti) che nulla cambierà nel rapporto fra lui e noi. La casa deve essere a misura di quadrupedi, entrambi devono avere i propri spazi e i propri accessori. Soprattutto il gatto anziano non deve pensare che il suo territorio sia a rischio. Ecco perché in una prima fase è bene dividere la casa in due e non privare Miao I dei suoi luoghi preferiti.

Tra due amici a quattro zampe che non vanno troppo d’accordo e che ancora devono conoscersi creare un clima distensivo può aiutare e i feromoni per gatti possono fare al caso nostro. Rilasciano delle sostanze naturali che Micio rilascia naturalmente e che sono rilassanti. Prima di procedere, però, accertiamoci che lo specialista non abbia nulla da ridire.

Il più delle volte, se noi facciamo di tutto per favorire l’inserimento, si tratta di avere pazienza e aspettare che la natura faccia il suo corso senza interferire più del necessario. L’olfatto, che nelle nostre palle di pelo è molto sviluppato, farà il resto. Infatti, è un importante mezzo di conoscenza. Con esso il gatto reperisce informazioni indispensabile sul mondo che lo circonda e su chi lo abita. E quale migliore occasione, se non quando arriva un nuovo ospite a scombinare gli equilibri? Una volta capito che non ci sono pericoli reali e che, anzi, Miao II può rappresentare una simpatica compagnia, il clima apparirà immediatamente più sereno. È solo questione di tempo.

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