Gatti che allattano, come prendersene cura: tutto quello che bisogna sapere

Prendersi cura dei gatti che allattano è importante per la salute di mamma gatta ma anche dei gattini: vediamo come fare

Abbiamo visto la pancia crescere e i gattini nascere, adesso dobbiamo capire come prendersi cura dei gatti che allattano e accompagnarli in questo delicato momento.

Ciascun gatto deve avere in casa ogni comfort possibile e ne dobbiamo curare attentamente l’alimentazione per garantirgli una vita sana e felice.

Ma questo vale ancor di più per i gatti che hanno appena partorito e devono allattare i propri cuccioli assicurandoci che abbia pasti adeguati e un giaciglio sicuro in cui occuparsi dei piccoli.

È fondamentale, inoltre, monitorare attentamente la loro salute e prendere tutte le precauzioni del caso seguendo i consigli del nostro veterinario di fiducia.

Prendersi cura dei gatti che allattano: alimentazione

gatta bianca con i cuccioli

Prendersi cura dei gatti che allattano vuol dire prima di tutto gestire la loro alimentazione nel modo più adeguato.

Come diciamo sempre – e non smetteremo mai di ripeterlo – una corretta alimentazione è alla base della buona salute di qualsiasi animale, non solo del gatto, e occorre che tenga conto delle sue condizioni.

Perciò è naturale che i gatti che allattano abbiano bisogno di cibo ricco di nutrienti che li aiutino non solo a riprendere le forze dopo il parto ma anche a garantire ai piccoli il giusto nutrimento.

In genere la mamma gatta durante l’allattamento tende a perdere peso e sappiamo che questo potrebbe comportare dei rischi per la sua salute.

Dobbiamo assicurarci che mantenga il suo peso forma e che non dimagrisca troppo ma allo stesso tempo evitare che ingrassi e vada in sovrappeso.

È necessario trovare il giusto equilibrio per assicurarci che non prenda peso ma allo stesso tempo che riesca a fornire energie ai gattini che sta allattando.

Teniamo a mente che comunque deve mangiare pasti più abbondanti rispetto al solito e per fare un rapido calcolo dobbiamo tenere conto delle dimensioni della cucciolata.

Se una gatta ha partorito più di due cuccioli in genere ha bisogno di almeno il doppio delle calorie che assume abitualmente.

Mamma gatta che allatta: quale cibo scegliere

gatto che mangia la pappa umida

I gatti che allattano non devono soltanto mangiare più cibo e per prendersi cura di loro è necessario soprattutto scegliere quello giusto.

Per prima cosa dobbiamo assicurarci che la mamma gatta abbia la ciotola sempre piena di pappa.

Non dobbiamo comportarci come facciamo di solito, quando cioè facciamo mangiare il gatto a determinati orari.

La ciotola deve restare a sua completa disposizione per tutto il giorno in modo tale che possa recuperare energie quando ne ha bisogno.

Ma soprattutto dobbiamo posizionarla in un punto della casa facilmente raggiungibile e vicino al “nido” dei gattini, così che non debba sforzarsi e camminare troppo.

Sarebbe opportuno darle le scatolette di umido ma se è abituata a mangiare croccantini mettiamole a disposizione anche quelli.

E soprattutto assicuriamoci di acquistare prodotti fatti apposta per prendersi cura dei gatti che allattano, ormai facilmente reperibili in commercio.

Non tutti gli alimenti per gatti sono uguali e a noi occorre una pappa che sia al contempo appetibile e ricco di nutrienti.

Il cibo per mamma gatta deve avere molte proteine e in genere i prodotti in commercio ne sono ricchi.

Tuttavia capita di vedere che i gattini si lamentino troppo ed è un segno che probabilmente la mamma non gli fornisce le giuste proteine giornaliere.

Per questo è meglio affidarsi a prodotti studiati apposta per i gatti che allattano o al limite darle del cibo per gattini che ha un maggiore contenuto di proteine e calorie.

Sostituti del latte materno: quando servono

dare il biberon al gattino

La mamma gatta dovrebbe allattare i suoi piccoli tra le 7 e le 9 settimane ma non di rado lei stessa inizia a spingerli verso la pappa solida già alla quarta settimana.

Possiamo aiutarla in questo processo e iniziare a far assaporare un po’ di cibo solido ai gattini di 4 settimane.

Naturalmente non aspettatevi che lo mangino subito, all’inizio ne saranno incuriositi e perfino a giocarci.

Ma con il tempo state certi che cominceranno ad assaporarlo e ad apprezzarne il gusto e allora lo mangeranno senza problemi.

Ci sono dei casi in cui però il latte della mamma non basta e dobbiamo affidarci a un sostituto che nutra i gattini fino alle 8 settimane.

Se i gattini non crescono e sono troppo magri oppure si lamentano e miagolano continuamente è evidente che qualcosa non va.

È un segno che la mamma gatta non produce abbastanza latte e non riesce a nutrirli come dovrebbe.

Consultando il veterinario possiamo scegliere un sostituto del latte materno (latte artificiale) da dare ai micetti con un biberon o un contagocce.

Tutti i comfort necessari per i gatti che allattano

gatti dentro una scatola di cartone

Già durante la gestazione dobbiamo preparare un giaciglio in cui la mamma gatta possa allestire il suo “nido” dopo il parto.

Occorre un posto tranquillo e lontano da fonti di rumore in cui la tenera famigliola si senta al sicuro.

È importante allestirlo prima del parto perché soprattutto nelle ultime settimane la gatta incinta cerca un posto confortevole in cui rannicchiarsi.

L’ideale sarebbe una stanza libera in cui non entri mai nessuno oppure un armadio inutilizzato in cui possa entrare facilmente.

Se non abbiamo a disposizione questi spazi possiamo affidarci al classico trasportino oppure a una scatola di cartone.

Il giaciglio deve essere caldo e accogliente ma soprattutto sempre pulito. Prendersi cura dei gatti che allattano significa soprattutto curarne l’igiene.

È naturale che la coperta si sporcherà ogni giorno (anche più volte al dì) perciò assicuriamoci di sostituirla sempre con una coperta pulita.

Possiamo utilizzare degli asciugamani per via del loro maggiore potere assorbente, a patto però che siano caldi e morbidi.

Prendersi cura dei gatti che allattano e dei gattini

gattini appena nati

Quante volte abbiamo sentito dire che la mamma gatta è iperprotettiva con i propri gattini e che non fa avvicinare nessuno anche diventando aggressiva?

In mezzo a tante leggende metropolitane dobbiamo confermare che si tratta di una cosa assolutamente vera.

E specialmente in fase di allattamento la gatta diventa da una parte molto sensibile e dall’altra vigile e attenta ai suoi cuccioli.

Inizialmente la vedrete spostare i piccoli da una parte all’altra mettendoli nei nascondigli più improbabili in giro per casa.

È un comportamento assolutamente normale perché mamma gatta per istinto cerca di proteggerli da potenziali predatori.

La cosa fondamentale è non toccarli né spostarli con le mani per rimetterli nel nido, sarebbe davvero un grande errore.

Prima di avvicinarci o toccare i piccoli dobbiamo aspettare che la mamma sia d’accordo, solo allora a poco a poco potremo iniziare a maneggiarli delicatamente e sempre in sua presenza.

Cure per la mamma gatta

mamma che allatta i gattini

Prendersi cura dei gatti che allattano è importante soprattutto dal punto di vista della salute.

Dobbiamo cercare di prendere tutte le precauzioni possibili affinché mamma e cuccioli vivano in un ambiente sano e pulito.

Ma può sempre capitare che qualcosa vada storto e a quel punto l’unico modo per affrontare qualsiasi situazione, come sempre, è rivolgersi al veterinario.

Capita ad esempio che mamma e gattini prendano le pulci e dobbiamo stare molto attenti perché nei piccoli possono provocare anemia da pulci (emobartonellosi).

I trattamenti antipulci dovrebbero essere somministrati soltanto ai gatti che allattano e non ai cuccioli ma per qualsiasi consiglio in merito rivolgiamoci al veterinario senza mai prendere iniziativa con soluzioni fai da te.

È importante inoltre fare i test alla mamma per vedere se ha il virus della leucemia felina (FeLV) o quello dell’immunodeficienza felina (FIV) perché le può trasmettere ai gattini attraverso il latte materno.

Se non abbiamo fatto i controlli prima del parto è opportuno portare i cuccioli dal veterinario per un controllo e procedere eventualmente con i trattamenti.

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